Leo #4

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Immagina per Sara_Heda e rose_jackson05
Spero vi piaccia!
(Ho deciso di farlo leggermente diverso dal solito, quindi sarà raccontato in terza persona.
T/cu=nome di tua cugina, o di una qualsiasi ragazza che non sopportate
T/z=nome di tua zia o, ancora, di un'altra persona che non sopportate)

Nessuno avrebbe mai detto che quella ragazza era una figlia di Ade: aveva sempre un sorriso dolce stampato in faccia e lo sguardo disponibile.
Ma in realtà, nessuno conosceva i suoi mostri interiori.
In estate stava al Campo Mezzosangue, in inverno viveva con sua zia.
Odiava sua zia, non riusciva a capacitarsi del fatto che una donna spregevole come lei fosse sorella di una persona dolce e disponibile come lo era sua madre.
Già, sua madre... Era morta tempo prima, quando ancora T/n non era a conoscenza delle sue origini divine. Le aveva però lasciato un ultimo regalo, che indossava sempre: si trattava di un paio di orecchini pendenti che rappresentavano un acchiappasogni con una perlina rossa al centro del cerchio.
Tutti pensavano fosse legata a quegli orecchini semplicemente perché erano l'ultimo dono di sua madre, ma dietro ad essi c'era di più, molto di più, così come c'era di più dietro al suo sorriso e al suo sguardo sempre rilassato e sereno.
T/n era una ragazza abile nel costruire maschere che nessuno riusciva a rimuovere dal suo volto.
Non una persona l'aveva vista piangere, non una era riuscita a vedere un'emozione diversa dalla calma negli occhi profondi della figlia di Ade. Nessuno al di fuori di lui.
Lo aveva conosciuto per caso il primo giorno in cui era arrivato al Campo.
Annabeth era disperata per non aver trovato Percy, Will era impegnato a medicare un ragazzo rimasto coinvolto nello schianto del carro e Chirone si era concentrato su Jason, lasciando frettolosamente Piper in mano a Drew e dimenticandosi completamente di quell'ultimo ragazzo appena stato riconosciuto da Efesto, così T/n si era avvicinata a lui e si era gentilmente proposta di fargli da guida per il Campo.
Non appena si erano guardati negli occhi avevano capito di essere simili, due anime affini destinate a incontrarsi.
In poco tempo tra di loro si era creato un legame solido che non si fermava all'amicizia, ma entrambi avevano paura: nonostante avessero ormai preso coscienza di possedere un passato crudele, non conoscevano i particolari della storia dell'altro e ciò li bloccava.
Però Leo era stufo, amava quella ragazza e aveva intenzione di aprirsi completamente a lei, voleva togliere anche l'ultima maschera e mostrare il suo vero volto, quello che nessuno conosceva.
T/n, da parte sua, era ancora piuttosto insicura sull'abbatere l'unico muro che rimaneva a separare lei e il figlio di Efesto.
Ma quel giorno... Quel giorno una profonda crepa si formò nel muro a causa della zia e della cugina della figlia di Ade e, per la prima volta, Leo riuscì a portare la luce all'interno del vero essere di lei.
Era il 10 giugno, la scuola era finalmente terminata e T/n sarebbe potuta tornare al Campo Mezzosangue per passare l'estate lontana da quella donna.
Preparò in poco tempo la sua piccola valigia e uscì dalla sua ancor più piccola camera, comparabile allo sguabuzzino della sua scuola, ma quando arrivò all'ingresso e aprì la porta la voce acuta di sua cugina la fece ghiacciate sul posto, così come la scena che le si presentò davanti agli occhi: t/cu stava facendo la gatta morta con Leo, che sembrava parecchio infastidito. Infatti, non appena la vide, il suo volto si illuminò e, dopo aver evitato e ignorato accuratamente la cugina della ragazza, le corse incontro e la strinse tra le sue braccia.
L: "T/n, non sai quanto mi sei mancata!"
La figlia di Ade sorrise e ricambiò l'abbraccio.
T/n: "Mi sei mancato anche tu"
T/cu osservò la scena fulminando con lo sguardo i due ragazzi. Com'era possibile che un ragazzo bello come il riccio volesse stare con una sfigata come sua cugina? T/cu non sapeva proprio spiegarselo, così decise di separarli. In fondo, era stata cresciuta così da sua madre: se voleva una cosa, se la poteva tranquillamente prendere.
T/n e Leo intanto avevano sciolto il loro abbraccio e stavano parlando di ciò che avrebbero fatto al Campo, ma una voce alla ragazza famigliare la fece irrigidire.
T/z: "T/n, mia cara, non vuoi presentarci il tuo amico?"
"Mia cara?" pensò stupita la figlia di Ade. Poi si fece sospettosa, ma finse un sorriso e annuì.
T/n: "Scusami zia, hai ragione... Lui è Leo. Leo, loro sono mia zia, T/z e mia cugina, T/cu. Ora dobbiamo proprio andare, ciao!"
T/n si girò e, una volta afferrato il braccio dell'altro, fece per partire in direzione della fermata dell'autobus che i due semidei avrebbero preso per andare al Campo.
T/z: "Non così in fretta, ragazzina."
Il tono della donna si era fatto freddo e cattivo, completamente diverso da quello falso e smielato che aveva usato precedentemente, e li immobilizzò sul posto.
T/z: "Hai dimenticato questi"
La ragazza si girò e, con grande orrore, notò i suoi orecchini penzolare dalla mano della zia. La sera prima li doveva aver tolti, come sempre, e quella mattina, presa dell'eccitazione di tornare al Campo, li doveva aver dimenticati sul suo comodino.
T/cu: "Oh, quegli stupidi orecchini da vecchia che ti ostini sempre a portare... Già sei brutta, con quei così sembri ancora più cessa."
Con passo rapido si avvicinò alla zia per prendere ciò che le apparteneva, ma lei chiuse la mano e se la portò dietro alla schiena.
T/z:" Eh no, non così in fretta, tanto cosa te ne importa del regalo di quella puttana di tua madre?"
L'erba attorno ai piedi di T/n iniziò a seccare, perdendo ogni piccolo frammento di vita a mano a mano che la rabbia della giovane aumentava, ma le due femmine di fronte a lei non se ne accorsero, anche perché nessuna delle due conosceva la verità.
T/n: "Non insultare mia madre."
La voce era ridotta a poco più di un sussurro sputato tra i denti, ma la donna lo recepì e scoppiò a ridere.
T/z: "Non la sto insultando, sto solo dicendo la verità. Dai, chi è tuo padre? Non te lo sei mai domandata? Era un bastardo, ecco chi era. Un bastardo che si è trombato la sua puttana di turno e l'ha messa incinta. Dalla loro unione malata sei nata te, piccola ragazzina idiota..."
La figlia di Ade stava per scagliarsi contro la zia, ma due mani le si appoggiarono sulle spalle e la trattennero.
L:" T/n, non ascoltarla, lo sta facendo apposta."
Il sussurro di Leo, così vicino da permetterle di sentire il suo fiato sul suo collo, la fece bloccare.
La ragazza fece dei respiri profondi e si calmò, facendo sì che il cerchio di erba morta che si stava allargando attorno ai suoi piedi si bloccasse e che le piccole crepe nel terreno che si stavano formando a causa della sua rabbia si richiudessero.
T/n: "Ridammi i miei orecchini."
Sul viso di T/n non c'era il solito sorriso gentile, che mostrava a chiunque. In quel momento la sua espressione era di ghiaccio, così come i suoi occhi scuri che lasciavano trapelare tutto l'odio represso per la cugina e per la zia.
Quest'ultima, una volta aver osservato per non più di un paio di secondi gli occhi della nipote, fece come le era stato ordinato e si rifugiò dentro casa, trascinando con sé la figlia e sbattendo la porta d'ingresso.
T/n si mise gli orecchini e sorrise soddisfatta mentre l'espressione che aveva in volto pochi attimi prima spariva completamente, ma Leo ormai l'aveva vista e aveva intenzione di indagare.
I due ragazzi presero l'autobus senza problemi e si accomodarono su due sedili vicini, iniziando poi a parlare del più e del meno fino a quando il figlio di Efesto non ce la fece più.
L: "T/n, perché sono così importanti per te quegli orecchini?"
La semidea non si stupì di quella domanda, era da quando si erano allontanati da casa sua che aspettava che il riccio gliela facesse e si era decisa di dire tutta la verità.
T/n: "Perché sono stati l'ultimo regalo di mia madre..."
Leo non commentò, capendo che l'amica non aveva di certo ancora finito.
T/n: "Gli acchiappasogni hanno diversi significati: originariamente i colori e l'intreccio indicavano il mestiere del capofamiglia, infatti venivano appesi fuori dalle tende. Ma la cultura occidentale ne ha cambiato il significato, infatti adesso vengono reputati un amuleto che cattura i sogni cattivi e lascia trapelare solo quelli benigni. In realtà io ho un significato tutto mio che mi ha detto mia madre: l'acchiappasogni cattura le anime dei pensieri negativi e non permette ad essi di contaminare la propria mentalità. In poche parole serve a tenere lontani i brutti pensieri e a vivere più sereni..."
Il semidio la osservò, poi guardò dritto davanti a sé e iniziò a parlare di come sua madre fosse morta a causa di un incendio provocato da lui stesso.
Quando finì di parlare un piccolo sorriso comparve sulle sue labbra e si girò verso la ragazza, che era rimasta ad ascoltarlo in silenzio senza perdersi nemmeno una parola.
L: "Perché sorridi sempre?" sussurrò mentre una lacrima gli rigava il viso.
T/n: "Perché fingi sempre di essere felice e in vena di battute?" ribatté la ragazza asciugando la lacrima dell'amico.
Lui sorrise sul serio e si avvicinò rapido a lei, facendo combaciare le loro labbra in un bacio che di rapido aveva ben poco.
Quando si separarono un sorriso sincero apparve sui volti di entrambi.
Avevano trovato un'anima affine alla propria e non l'avrebbero lasciata andare molto facilmente.

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Sono soddisfatta di questo immagina? Non proprio.
Spero che a voi piaccia? Si, vi prego.
È stato un parto? Cavolo, 10 gemelli in un colpo.
Ho il telefono al 3% e se non mi muovo a metterlo in carica si spegne? Esatt- oh merda ho il telefono al 3% e se non mi muovo a metterlo in carica si spegne!

A parte gli scherzi, seriamente questo immagina non mi convince più di tanto e ho fatto fatica a scriverlo, non avevo idee, però ho deciso di pubblicarlo lo stesso perché, essendo davvero molto critica con me stessa, magari non è poi così brutto e- oh, ma chi voglio prendere in giro?

Spero vi piaccia anche se non è tutto 'sto granché, e mi scuso per quello che è uscito fuori.
(sono comunque 1800 parole, apprezzate ahahah... *piange in un angolino*)

Ora finisco perché davvero il mio telefono è al 3% e se non lo metto in carica mi si spegne sul serio, e conoscendo wattpad mi si eliminerebbe tutto il capitolo che ho scritto con fatica.

Il prossimo sarà su James, poi ci sarà Newt.

COME FORSE AVRETE GIÀ NOTATO, HO CHIUSO LE RICHIESTE. PER ALTRE INFORMAZIONI ANDATE AL CAPITOLO CON SCRITTO "RICHIESTE CHIUSE", LÌ C'È SCRITTO TUTTO. SE AVETE COMUNQUE DEI DUBBI, CHIEDETE TRANQUILLAMENTE, NON FATEVI ALCUN TIPO DI PROBLEMA

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