Thomas #3

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Immagina per @AlePotter_203 
Spero ti  piaccia!

(E' una sorta di speciale Halloween... Attenti, ciò NON significa che faccia paura, anzi, vi consiglio di fare scorta di fazzoletti perché è piuttosto triste... Inoltre non riesco a capire se ha taggato o meno perché sto scrivendo dal computer)

Era diventata ormai una tradizione per voi: ogni 31 ottobre andavate nel vostro posto e ricordavate tutto.
Si, faceva male, e anche parecchio, ma non volevate dimenticare nessuna delle cose accadute fino a quel momento, né le persone
che avevate conosciuto, che vi avevano aiutato.
Da quando era finito tutto, dalla fuga dalla Radura a quella dalla C.A.T.T.I.V.O., tu e Thomas vi eravate avvicinati molto.
Sei stata l'unica a cui ha confessato di aver ucciso quello che avevi scoperto essere tuo fratello, Newt, e ti aveva anche mostrato il bigliettino in lacrime. Non avevi fatto altro che abbracciarlo, ringraziandolo in silenzio: mai avresti voluto che tuo fratello soffrisse o si trasformasse del tutto in uno spaccato.
Quel giorno eravate rimasti a lungo in quella posizione, stringendovi l'un l'altra per consolarvi delle troppe perdite: Thomas non aveva più il suo migliore amico e il suo primo amore, tu avevi perduto per sempre tuo fratello e la tua migliore amica. Gli altri Radurai morti non facevano altro che aggiungersi al profondo dolore che, ogni 31 ottobre, lasciavate uscire, lasciando libere di colare sui vostri volti le lacrime.
Stavate insieme da circa due anni, tu e Thomas. Vi eravate resi conto dei sentimenti che provavate l'uno per l'altra e avevate deciso di provarci.
La vostra relazione non sarebbe potuta andare meglio: c'eravate sempre a sostenere l'altro, eravate pronti a battere tutti, insieme.
Il fatidico giorno arrivò: era il 31 ottobre ed erano passati 3 anni da quando tutto andava per il verso giusto.
Tu e Thomas non vi vedevate da quella mattina, quando vi siete svegliati assieme e, dopo averti salutata con un bacio, lui era dovuto uscire con Minho.
Ma non ti interessava più di tanto: sapevi che, una volta giunta al vostro posto, lo avresti trovato lì.
Infatti, quando arrivasti alla panchina posizionata sotto ad un grande salice piangente, lui era già seduto ad aspettarti.
Vi salutaste con un semplice sguardo profondo, poi tu ti sedesti al suo fianco e appoggiasti la testa sulla sua spalla, mentre lui ti avvolse con un braccio.
Rimaneste in silenzio a lungo, ma fu proprio un tuo singhiozzo che non eri riuscita a soffocare ad interrompere la pace che si era creata.
Al primo, seguirono moltissimi singhiozzi, accompagnati da numerose lacrime che rigarono senza vergogna le tue guance, scivolando su di esse per poi cadere sulla spalla di Thomas, bagnandogli la felpa leggera che stava indossando.
Il ragazzo ti strinse di più a sé e ti baciò dolcemente la fronte.
T: "Fa ancora male anche a me, T/n, non sai quanto..."
Ti rannicchiasti contro al suo petto, stringendo tra le mani un lembo della sua felpa mentre i singhiozzi continuavano a scuoterti il corpo.
T/n: "Fa... così male... Dovrebbero esserci anche loro con noi, Tommy, tutti loro..."
E invece no.
Avevi passato davvero pochissimo tempo con Newt dopo che avevi scoperto che eravate fratelli, e non perché vi evitavate.
Thomas non era mai riuscito a risolvere del tutto con Teresa e lei era morta di una morte peggiore di quella di Newt.
Non ve lo sareste mai perdonato, ma dovevate... Però, perché era così difficile perdonare se stessi? Semplice, perché in fondo entrambi pensavate che fosse giusto soffrire, in fondo eravate convinti che ve lo meritavate.
Ma due persone,o meglio, due anime (e una, che seppur piccola voleva fare la sua parte), non erano per niente d'accordo con voi. E quella sera, dopo tre anni, ve lo avrebbero fatto capire.
Il sole era calato da quasi due ore e tu e Thomas eravate rimasti immobili tutto il tempo in quella posizione. Le lacrime si erano esaurite da sole, perciò vi limitavate solo a stare fermi, avvolti da quell'abbraccio che vi faceva sentire protetti e allo stesso tempo vulnerabili, che vi faceva forza e allo stesso tempo vi faceva venire voglia di piangere ancora e ancora.

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