~Leo #3~

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Immagina #15
Personaggio: Leo
Fandom: Percy Jackson
Parole: 1144
Immagina per: GayaLuciani lawealsey e semidea_di_hogwarts

(Possibili spoiler su HoO. Ho modificato la storia per adattarla meglio all'immagina)

L: "Ma se esistono gli americani, esistono anche gli amerigatti?"
T/n: "Dei, Leo! La smetterai mai con queste battute idiote?"
L: "Mmmh... Fammici pensare... No!"
Leo ti fa la linguaccia e tu alzi gli occhi al cielo.
T/n: "Lo sai che ogni volta che fai queste battute un mio fratello nel mondo muore?"
L: "Oh... Scusa. Allora la smetto subito, prima che muoia anche tu..."
Sorridi trionfante, felice del fatto di essere riuscita a zittirlo, ma poi ti blocchi elaborando bene quello che ha detto e arrossisci, provocando una risata da parte sua.
Continuate la vostra passeggiata in silenzio, cosa molto strana per Leo.
Sei arrivata al Campo 5 anni fa, prima ancora della guerra contro Crono, e quando è arrivato Leo non andavate molto d'accordo, anzi, per niente.
Insomma, una studiosa e responsabile figlia di Atena chiacchierare amabilmente con uno stupido figlio di Efesto? Non che tu provassi odio per tutti i figli di Efesto, ma Leo Valdez proprio non ti andava giù.
Sarà perché sin da subito lui ti aveva puntata, facendo battutine che non riuscivi a sopportare, oppure sarà perché "per sbaglio" ti aveva bruciato il tuo libro preferito. Qualunque motivo ci sia stato dietro, all'inizio lo odiavi con tutta te stessa.
Poi, però, siete diventati amici: dopo l'episodio del libro, lui te lo aveva ricomprato per farsi perdonare, così hai imparato a sopportarlo e pian piano vi siete avvicinati, fino a diventare migliori amici.
Non sei mai stata brava a capire i sentimenti, né i tuoi né tantomeno quelli altrui, infatti non capivi proprio il perché del fatto che Leo importunasse te e non qualcun altro. La soluzione è semplice, ma tu non l'hai mai compresa: Leo è innamorato di te.
Lo hai colpito sin da subito con i tuoi occhi svegli e intelligenti e con il tuo carattere solitario.
Hai passato un'infanzia difficile: a scuola venivo esclusa ed emarginata dai tuoi compagni perché hai un'intelligenza superiore alla media e perché vivevi con la tua nonna paterna. Alla sua morte ti ha preso in adozione una giovane coppia gay, e questo è stato un ulteriore motivo di scherno. Hai imparato a fregartene, anche perché i tuoi due papà ti adorano e tu adori loro, non ti sei mai vergognata di avere come genitori adottivi due uomini.
Per colmare l'assenza di un'amica o un amico ti sei circondata di libri, che leggevi e leggi tutt'ora ad una velocità impressionante poiché, a differenza della gran parte dei semidei, tu non sei dislessica.
Poi il tuo professore di musica si era rivelato un satiro e ti aveva portato al Campo, spiegando il tutto ai tuoi genitori adottivi.
Sei stata riconosciuta da Atena, hai scoperto di avere dei fratelli e sei riuscita anche ad avere degli amici, ma nonostante tutto sei sempre rimasta una ragazza solitaria. Non hai raccontato a nessuno la tua storia perché nessuno si è mai preoccupato di chiedertela. Nessuno tranne lui: dopo un po' di tempo nel quale era iniziata la vostra amicizia, Leo ti aveva chiesto della tua infanzia, così avevi deciso di fidarti di lui e gliela avevi raccontata, poi lui ti aveva parlato della sua storia. Allora stava lavorando alla costruzione dell'Argo II e tu non avevi ancora compreso i tuoi sentimenti, che corrispondevano e corrispondono tutt'ora ai suoi.
Ti sei resa conto che quella che provi nei suoi confronti non è una semplice amicizia quando lui è "morto". Il mondo ti era crollato addosso, e nemmeno i tuoi amati libri riuscivano a tenerti a galla nel mare di oscurità in cui stavi lentamente annegando.
Poi Nico Di Angelo aveva annunciato che percepiva che Leo non era morto, e la speranza si era riaccesa dentro di te. Ancor più lentamente di quando affondavi, stavi tornando in superficie, finché un giorno come altri lui era tornato a cavallo di Festus.
Eri riaffiorata dalle tenebre, e gli eri saltata addosso stritolandolo in un abbraccio e insultandolo in greco antico, mentre lui scoppiava a ridere.
Entrambi innamorati, entrambi senza il coraggio di rivelarvi l'uno all'altra.
E ora siete nel bunker 9, a scherzare e chiacchierare fingendo che i sentimenti annidati nei vostri cuori non esistano.
L: "T/n..."
T/n: "Si, Leo?"
L: "Lo sai perché Pegaso non sta mai al centro?"
T/n: "Ti prego, non lo dire..."
L: "Perché è un cavallo a-lato! Ahahah, l'hai capita?"
Stai per sbatterti una mano in faccia quando ti viene un'idea, così ti lasci cadere sul pavimento fingendo di essere morta. Sei sempre stata brava a recitare, e la finta morte è il tuo pezzo forte.
L: "T/n, che fai?"
Non rispondi, rimanendo a terra esamine.
L: "T/n?"
Nella sua voce senti una nota di panico e di angoscia e ti devi trattenere dal sorridere divertita.
L: "Oh miei dei! Avevi ragione, anzi, tu hai sempre ragione! Davvero muore un figlio di Atena ogni volta che faccio battute stupide e prive di senso!"
Leo si mette le mani tra i capelli e inizia a camminare avanti e indietro disperato. Poi si inginocchia di fianco e te, che hai capito benissimo che anche la sua è una farsa, così come la tua morte.
Sei caduta a pancia in su e ora lo fissi con gli occhi socchiusi per non farti vedere. Pian piano avvicina il suo viso al tuo, fino a quando le vostre labbra si incontrano.
Spalanchi gli occhi stupita, ma poi li richiudi e ricambi il bacio.
Quando vi separate state sorridendo entrambi.
L: "Dovresti morire più spesso..."
Gli tiri un pugno non troppo leggero sul braccio.
T/n: "Stupido!"
Ridete, tu sdraiata sul pavimento impolverato del bunker 9, lui seduto di fianco a te.
Si stende anche lui al tuo fianco e tu ti accoccoli più vicino a lui.
T/n: "Cosa siamo ora?"
L: "Una coppia."
La semplicità e l'ovvietà con le quali ha risposto ti hanno lasciata spiazzata, ma poi sorridi e gli lasci un leggero bacio sulle labbra.
T/n: "Di sicuro i miei genitori vorranno conoscerti..."
Leo rabbrividisce e assume un'espressione terrorizzata.
L: "Non ci tengo molto a conoscere Atena... Da quello che ha detto Percy, non è molto amichevole con i ragazzi delle figlie..."
Non puoi fare a meno di scoppiare a ridere per la sua espressione mentre lui ti guarda facendo il finto offeso.
T/n: "Intendevo i miei genitori adottivi!"
Emette un sospiro di sollievo, poi fa un sorriso furbo e inizia a farti il solletico.
La guerra di solletico finisce con un dolce bacio, e passate il resto del pomeriggio a ridere, scherzare e coccolarvi.
Finalmente siete una coppia, e nessuno potrà mai separarvi.

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E sono riuscita a fare anche questo! Spero vi sia piaciuto!

Prossimo immagina: Thomas

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