Jace #2

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Immagina per unsteady_dreamer
Spero ti piaccia!

Stai congelando in quella fredda e bianca strada di New York mentre cerchi di comporre velocemente il numero di tua madre per chiederle di venirti a prendere per riportarti in Istituto.
Fai partire la chiamata senza nemmeno ricontrollare il numero e porti il telefono all'orecchio.
Appena senti che la chiamata è stata accettata inizi a parlare senza dare il tempo alla tua interlocutrice di rispondere.
T/n: "Mamma! Ti prego, puoi venire a prendermi? Fa freddo, nevica, non ho voglia di camminare fino all'Istituto, fa freddo, non ho un ombrello, fa freddo, le mie scarpe non sono adatte a camminare nella neve... L'ho già detto che fa freddo?"
La voce che ridacchia dall'altro capo della linea telefonica però non è quella di tua madre, per niente.
Guardi rapidamente lo schermo e, leggendo il nome che compare sopra al numero da te composto, impallidisci notevolmente.
T/n: "Che figura di merda..."
Porti nuovamente l'apparecchio all'orecchio proprio nel momento in cui Jace inizia a parlare.
J: "Certo tesoro, arrivo subito... Dimmi dove sei, cara..."
Sbuffi irritata dal suo calcare le parole "tesoro" e "cara", poi rispondi.
T/n: "Ho sbagliato... Avvisi mia madre?"
J: "'Scusami oh bellissimo e angelico Jace, ho sbagliato numero... Potresti per cortesia trasmettere il mio messaggio alla mia adorata madre?' Se me lo avessi chiesto così, ci avrei potuto pensare..."
T/n: "Jace!" esclami esasperata.
È mai possibile che debba sempre cercare di farti irritare in qualsiasi modo?
J: "Mi dispiace, cara. Ti tocca un bel viaggetto a piedi... Anche perché tua madre è uscita e ha lasciato qua il telefono."
T/n: "Cosa? Aspetta no, Jace!"
Niente da fare, ha già chiuso la chiamata.
Cacci un piccolo urletto irritato attirando gli sguardi infastiditi delle persone che passeggiano attorno a te e ti avvii a passo pesante verso l'Istituto. Tutto il freddo è scomparso, sostituito dal calore della rabbia.
Non capisci proprio perché si diverta così tanto a farti irritare, non ti sembra di aver mai fatto nulla a parte rispondere alle sue frecciatine... Certo, il tuo sarcasmo può essere pungente tanto quanto il suo, ma non hai mai iniziato tu uno dei vostri numerosi bisticci.
J: "Wow, non credevo mi prendessi sul serio!"
Alzi lo sguardo e lo punti in quello magnetico del ragazzo, che ti osserva con un sorrisetto divertito.
T/n: "Jace! Brutto..."
J: "Woah, stiamo calmi! Non ti scaldare così tanto, che fai sciogliere la neve!"
Sbuffi frustrata e ti passi una mano sulla faccia per calmarti.
J: "E, comunque, sono venuto a prenderti, quindi dovresti almeno ringraziarmi."
Solo ora ti ricordi di un particolare: non hai mai detto durante la telefonata dove ti trovavi.
T/n: "Aspetta, come facevi a sapere dov'ero?"
Gli occhi di Jace si spalancano impercettibilmente e potresti giurare di aver visto le sue guance colorarsi leggermente di rosso.
J: "Ehm... Ho tirato ad indovinare..."
Incroci le braccia sotto al seno e sollevi un sopracciglio, fissandolo in attesa della verità.
Il biondo sbuffa e alza gli occhi al cielo.
J: "E va bene! Lo so perché ho notato spesso che vai in un determinato bar e ho pensato che fossi lì in attesa che qualcuno ti venisse a prendere, quindi mi sono avviato a piedi nel caso in cui, come in effetti è successo, tu avessi iniziato a camminare verso l'Istituto. "
Continui a guardarlo con la stessa espressione, ma questa volta dai anche voce ai tuoi pensieri.
T/n: "Primo: come fai a sapere del bar? Ci vado sempre da sola... Secondo: cosa cambia andare a piedi al freddo all'Istituto o andarci sempre a piedi in due?"
J: "Allora, innanzitutto smettila di guardarmi così, sei fastidiosa. Come faccio a sapere del bar? Potrei averti seguita qualche volta... Mentre be', camminare abbracciati ad una persona penso possa aiutare per il freddo no?"
Arrossisci spalancando gli occhi alle sue parole.
Lui... Ti ha seguita? E perché?
Ma soprattutto: lui vuole camminare abbracciato a te?
Spalanchi la bocca come per dire qualcosa, ma non un suono viene emesso dalle labbra spalancate.
J: "Allora? Vogliamo andare?"
Annuisci ancora confusa e vi avviate fianco a fianco lungo il marciapiede bianco a causa della neve.
Dopo pochi minuti di camminata, passati tutti in silenzio, il freddo torna a farsi sentire più intensamente e inizi a sfregarti le mani sulle braccia in un inutile tentativo di scaldarti.
Senza dire niente e mantenendo lo sguardo fisso in avanti, Jace avvolge le tue spalle con un braccio e ti spinge vicina a lui, condividendo parte del suo calore con te.
Arrossisci ancora, ma non ti togli: stai bene in quella posizione, e non è solo questione di freddo.
Finalmente arrivate all'Istituto, che è completamente vuoto ad eccezione di te e lui.
Stai per andartene in camera tua quando lui ti richiama.
J: "T/n, devo dirti una cosa..."
Ti giri verso di lui, dandogli la tua completa attenzione.
J: "Volevo scusarmi con te per tutte le frecciatine che ti ho lanciato..."
Spalanchi gli occhi sorpresa: Jace che si scusa? Da quando?
J: "Io... Ecco, diciamo che l'ho fatto principalmente per attirare la tua attenzione... Sei sempre persa nel tuo mondo e non fai praticamente mai caso a ciò che succede nella realtà, così ho pensato che infastidirti potesse essere un buon modo per far sì che tu mi notassi. So che è una cosa stupida, da bambini, mi hai subito catturato e sapere di non farti alcun effetto mi faceva male, così ho pensato che anche farmi odiare da te era pari ad avere un ruolo di rilievo nella tua vita... "
T/n: "Jace."
Il ragazzo si blocca e alza lo sguardo, fino a quel momento puntato sul pavimento, incontrando il tuo.
T/n: "Mi interessi anche tu."
Sapevi già che sotto a quella maschera da ragazzino arrogante e superficiale si nasconde un ragazzo maturo e intelligente e, a modo suo, sensibile.
Il sorriso che compare sul suo volto ti rende ancor più convinta di quelle quattro parole che gli hai rivolto.
J: "Allora... Ti va di andare a prendere qualcosa insieme domani?"
Annuisci con un sorriso.

Il giorno dopo non ti stupisci di camminare mano nella mano con Jace mentre andate in quello che hai sempre considerato il tuo bar, ma che da quel pomeriggio sarebbe diventato il vostro bar.

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Scusate per il ritardo, spero che l'immagina vi sia piaciuto e che non vi sia pesata troppo l'attesa.

Il prossimo sarà su Jem

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