Immagina ~Fandom~

~Isaac #1~

Immagina #32
Personaggio: Isaac
Fandom: Teen Wolf
Parole: 1052
Immagina per fraffri_

Timidi sorrisi che nascondono una tristezza immensa, sguardi imbarazzati che celano amore ogni volta che i vostri occhi si incontrano e una gran voglia repressa a stento di stringervi in un abbraccio infinito. Questo ogni volta che tu e lui vi vedete, seppur non abbiate mai parlato tra di voi.
Siete molto simili, ma ancora non lo sapete.
Entrambi sottoposti ad un padre crudele e violento.
Entrambi senza mai esservi ribellati.
Entrambi con il terrore costante della propria casa.
"È possibile innamorarsi di una persona solo guardandola negli occhi?"
Non lo sai. Non ti sei mai innamorata e hai paura di questo nuovo sentimento, anche perché tutte le volte che lo guardi un'altra domanda si fa spazio nella tua testa: "È possibile che lui si possa innamorare di una come me?"
Le tue paure e le tue insicurezze hanno sempre dominato su di te come fa tuo padre, così non hai mai avuto il coraggio di avvicinarti a quel ragazzo speciale, che ti ha fatto innamorare di lui solo tramite i suoi occhi.
Però... C'è sempre un però.
In questo caso, l'enorme "però" che ti ha fatto ricadere nella stanza buia della tua vita è il suo comportamento in questi ultimi tempi: passa molto tempo con Erika, è diventato più arrogante ed è fin troppo sicuro di sé.
Ormai quando lo incroci nei corridoi cerchi di evitare il suo sguardo, non come prima che lo cercavi.
Questo gli fa un male atroce, ma è troppo codardo per parlarti faccia a faccia.
È troppo codardo per rivelarti i sentimenti che prova per te, perfettamente identici ai tuoi.
Di certo tu non aiuti con il tuo comportamento schivo nei suoi confronti, ma non puoi non comportarti così se ogni volta che lo vedi non puoi che constatare che non è più lui, che non è più l'Isaac di cui ti sei innamorata.
Prendi un grosso respiro e salti in sella alla tua bici, iniziando a pedalare lentamente per arrivare il più tardi possibile a casa.
Una lacrima ti riga la guancia sinistra mentre la bici acquista velocità, allontanandosi da scuola in una direzione in cui vanno in pochi.
Oggi hai incrociato il suo sguardo e ci hai letto dentro solo arroganza, così hai distolto immediatamente la tua attenzione da lui e l'hai rivolta al pavimento, trattenendo la lacrima che ora sta scivolando lentamente sul tuo viso pieno di trucco per coprire i lividi e gli occhi neri. Così facendo, però, non hai notato il cambiamento nei suoi occhi non appena lui ha compreso di aver incrociato i tuoi. Così facendo non hai visto la tristezza immensa e la vergogna che l'hanno assalito quando si è accorto di averti mostrato la sua maschera peggiore.
Al pensiero del suo sguardo arrogante la rabbia ti assale e inizi a pedalare con più foga, senza accorgerti del ragazzo che ti segue a distanza per non farsi notare.
Arrivi a casa e ti sfreghi rapidamente il volto, cancellando le ultime tracce della lacrima solitaria, per poi appoggiare la bici al muro dell'abitazione.
Ti dirigi verso l'ingresso tremando. La rabbia è scomparsa, lasciando il posto alla tua amica di sempre: la paura.
Devi tentare due volte prima di riuscire ad afferrare la maniglia della porta a causa del tremolio incontrollato della tua mano, ma quando ci riesci la abbassi entrando.
T/n: "Sono a casa!"
Una presa ferrea ti stritola un braccio tirandoti con forza in avanti e facendoti cadere.
Il tuo mento sbatte con violenza sul duro parquet rovinato dal tempo e miliardi di pallini neri compaiono davanti ai tuoi occhi, lasciandoti stordita.
La porta è spalancata, ma a tuo padre non importa perché vivete in una zona isolata e i pochi vicini che avete preferiscono farsi i fatti loro.
Inizia a tirarti vari calci all'addome facendoti gemere dal dolore.
T/p: "Ora tu mi spieghi cos'è il 7 scritto sul test di fisica!"
T/n: "I-io..."
Un calcio ti arriva dritto in faccia, interrompendoti. Il sangue inizia a sgorgare dal tuo naso sicuramente rotto e la tua vista si fa ancor più appannata.
Distingui la figura di tuo padre caricare un altro calcio, ma una seconda figura di cui non riesci a capirene l'identità lo blocca, scagliandolo dall'altra parte della stanza con forza sovraumana.
Riesci ad udire una sorta di ruggito mentre la seconda figura si mette davanti a te dandoti le spalle, come per proteggerti, poi vedi il contorno indistinto di tuo padre fuggire dalla casa e senti il rombo del motore della sua auto che si accende.
Dopodiché, il nero.

[...]

Apri lentamente le palpebre, ritrovandoti davanti i suoi occhi.
Ti metti seduta di scatto rischiando di dargli una testata e ti guardi intorno, notando di essere sul divano di casa tua.
Stai per fare una raffica di domande, ma i ricordi tornano con prepotenza nella tua mente.
T/n: "Cosa ci fai qui? Come hai trovato casa mia?"
Isaac sembra piuttosto a disagio, infatti evita il tuo sguardo indagatore.
I: "Io... Ecco, ti ho seguita..."
T/n: "E perché l'hai fatto?"
I: "Prima, durante la lezione di storia, hai alzato la mano e ti si è sollevata leggermente la maglia, mostrando questo:"
Con tocco leggero prende un lembo della tua maglia e lo alza, mostrando un livido violaceo sul tuo fianco sinistro.
Arrossisci nel sentire la sua pelle calda a contatto con la tua gelida e con una mano allontani la sua.
Le tue guance tornano del loro colore naturale, così guardi negli occhi il ragazzo davanti a te.
Senza renderti davvero conto di ciò che stai facendo, allunghi una mano fino a posarla delicatamente su una sua guancia, e lui piega la testa da quel lato appoggiandosi al tuo palmo.
T/n: "Perché sei cambiato?" sussurri mentre le lacrime minacciano di uscire dai tuoi occhi puntati nei suoi.
I: "Non sono cambiato, ho solo indossato una maschera... La peggiore che potessi indossare."
Scuoti lievemente la testa e chiudi gli occhi, appoggiando poi la tua fronte sulla sua.
T/n: "Non la indossare più. Mai più, ti prego..."
I: "Te lo prometto, T/n."
Vi stringete in un abbraccio infinito, quello che avete sempre desiderato entrambi.

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Sono piuttosto soddisfatta da questo immagina, spero sia piaciuto anche a voi!

Prossimo immagina: Piper

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