Ho pianto come al solito, sola nel silenzio della mia stanza. Disperata, stanca e delusa.Con una confusione di sensazioni e di pensieri dentro la mia testa e l'intero corpo.
Adesso, però, è un'altra l'emozione che prevale: la rabbia.
Già, anche la dolce e tranquilla Sarah si arrabbia quando raggiunge il limite.
Ho tantissima pazienza, ma anche io esplodo e non ne posso veramente più.
E' troppo!
La situazione sta diventando sempre più pesante e non so se riuscirò a reggerla ancora per molto.
Cammino avanti e indietro percorrendo i pochi metri che separano la porta dalla finestra e viceversa.
Le sopracciglia nere sono aggrottate, l'espressione seria e le labbra strette.
Voglio urlare, spaccare tutto e fare dei bei discorsetti alla gente che continua a guardarmi dall'alto in basso, mentre io abbasso la testa perché non mi sento degna.
Ma degna di cosa?
Della loro amicizia?
Per favore, a loro non importa nulla di me, sono io che gli do troppo valore semplicemente per il fatto che voglio loro un bene dell'anima. Alle stesse persone che mi fanno stare male.
Eppure io continuo a pensare che sia tutta colpa di Deb, parliamoci chiaro, ha sempre voluto manipolare le persone e si vede che ci sta perfettamente riuscendo. Ma con me no, con me non ci riuscirà mai e ne è consapevole.
Sarà questo il motivo che sta sotto a tutto ciò che sento?
Nonostante lo sospetti, ho paura di sbagliare. Se le mie amiche, o perfino Deb, dovessero solo capire cosa stanno facendo per cambiare? Forse è meglio aspettare, non voglio perderle. Magari mi vogliono bene e sono io che non lo capisco.
Vedi?!
La sottoscritta è confusa e adesso che è arrabbiata lo è ancora di più.
Accendo lo stereo e ascolto un po' di musica. Come sempre è quest'ultima che mi salva.
Parte una canzone molto potente e arrabbiata. Nella mia mente iniziano a scorrere le immagini.
Ci sono io al centro di una stanza completamente fatta di cristallo ricca di mobili e oggetti. Distruggo tutto sfogando ciò che sento, represso e invisibile.
Poi arrivano loro, persone vestite di nero con un cappuccio in testa, nascosti da una maschera inespressiva.
Sono in cerchio e avanzano cercando di intrappolarmi.
Io cerco di combatterli, li caccio via, la mia furia si abbatte su di loro il cui unico scopo è farmi del male.
Si muovono come fantasmi, sono veloci e sfuggenti.
Si avvicinano, il cerchio è ormai formato.
Mi rannicchio per terra, ho perso la mia battaglia.
Mi sovrastano.
Note d'autore:
Ciao, ora vi starete tutti chiedendo una cosa. Perché Francy ha pubblicato questa canzone? Cosa ci fa una canzone del genere (che io adoro troppo) sotto un Pensiero di Sarah?
Semplice, questa è la canzone che Sarah ascolta in questo momento di rabbia. Ascoltandola entra in un mondo in cui lei è libera di sfogarsi senza che nessuno la guardi o le faccia domande. Questo mondo è la sua immaginazione. Non potendo chiaramente reagire distruggendo camera sua, Sarah decide di distruggere una stanza all'interno della sua mente per sfogarsi.
Fatemi sapere. Vi piace la canzone? La conoscevate già? Anche voi qualche volta avete avuto il desiderio di distruggere una stanza perché eravate troppo arrabbiati?
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Pensieri di una ragazza comune [#Wattys2019]
JugendliteraturAvete mai pensato a come sarebbe entrare nella mente di una ragazza vittima di bullismo psicologico? Io lo so bene, perché quella mente era la mia. Ho mischiato la storia inventata di una ragazza con i miei pensieri reali. Ricalca la mia esperienza...