Pensiero 147: L'inizio di una nuova vita

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Era il primo giorno di scuola delle superiori ed ero agitatissima, mi ritrovavo in un'aula nuova con persone mai viste prima. Non conoscevo nessuno, non sapevo se fosse positivo oppure no. Mi guardavo intorno spaesata e a disagio chiedendomi cosa sarebbe successo. 

Andò molto bene già dal primo giorno, però. 

Ero piena di paure, ma al tempo stesso estremamente curiosa di conoscere i professori e i compagni di classe. 

Durante l'intervallo, allora, decisi di mettere da parte i problemi ed interagire con gli altri. 

Per fortuna, non erano l'unica persona timida. In generale, parlavano solo con chi conoscevano già. 

Prima o poi avrei dovuto parlare con qualcuno, allora capii che era meglio farlo subito. Non mi aspettavo di addentrarmi in conversazioni profonde o parlare per tutto il tempo, ma dovevo almeno iniziare a conoscere qualcuno. Anche solo un "Ciao, come stai?" andava bene. 

Beh, dopo aver rotto il ghiaccio con un paio di ragazze, la conversazione era andata più avanti di così, le ho trovate subito molto disponibili e simpatiche. 

Per il momento mi trovavo bene. 

Le ragazze con cui parlai quel giorno, non furono le persone della classe con cui legai di più negli anni successivi, però abbiamo avuto sempre un bel rapporto da compagne di classe. Sì, c'era un bel clima ed ero felice di essere lì. 

Passai la mattinata sempre con una grande dose di disagio e timidezza, ma mi sentivo comunque bene. 

Ritornai a casa soddisfatta chiedendomi cosa sarebbe successo nei giorni seguenti e se avrei trovato delle amiche, anche se le premesse sembravano buone. 

Mamma, curiosa, mi aveva fatto una serie di domande, forse un po' troppo velocemente.

"Calma!" Affermai sconvolta. 

Risposi a tutte le domande, anche se, in effetti, non avevo molto da dire a parte il fatto che quel giorno sembrava un buon inizio. 

Note d'autore: 

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Note d'autore: 

Iniziamo a ripercorrere i ricordi di Sarah dal primo giorno di scuola delle superiori. Sembra andare bene per lei dopo anni di bullismo. O almeno per ora.

Vi ricordate i vostri primi giorni di scuola? 

Ci sentiamo presto! 

Pensieri di una ragazza comune [#Wattys2019]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora