Avete mai pensato a come sarebbe entrare nella mente di una ragazza vittima di bullismo psicologico?
Io lo so bene, perché quella mente era la mia.
Ho mischiato la storia inventata di una ragazza con i miei pensieri reali. Ricalca la mia esperienza...
Le scene si susseguono nella mente, veloci e poi estremamente lente.
Tutti gli sguardi, i giudizi, i gesti. Le parole rimbombano, i suoni galleggiano e sibilano in modo fastidioso.
E' inevitabile.
Ripenso a tutto senza darmi pace perché sono segni che solcano l'anima.
Accumulo oscurità anche se cerco di cacciarla via da me. Non la voglio, non mi piace, non me la merito.
Vorrei far emergere un pensiero che nascondo da un po' di tempo, di solito è in sottofondo, ma ora ho bisogno di tirarlo fuori almeno con me stessa. Deb mi rende opaca nel tentativo di brillare.
Gli altri la vedono questa luce, la mia non la vede nessuno.
Sono convinta che se riuscissi a mostrare la mia luce sarebbe talmente forte e intensa da illuminare tutti. Forse, però, non la vogliono per paura di essere accecati . O semplicemente non la vedono perché sono oscurata. E se non ce l'avessi?
Io la sento, potrebbe inondare il buio e sconfiggerlo per sempre.
Nonostante ciò, a volte la perdo e non so più come ritrovarla.
Cerco di aggrapparmi a qualcosa, ma non trovo nulla e comincio a vagare nella disperata ricerca al buio. Non vedo nulla e ho paura di ciò che potrei incontrare. Maschere malvagie e crudeli, lame pronte a farmi del male, muri che ostacolano il mio cammino bloccandomi e lasciandomi senza via di fuga o perfino il vuoto.
Provo dolore, un interminabile dolore che parte dal cuore e si propaga in tutto il corpo.
Non è fisico, è il dolore provocato dai giudizi e dalle incomprensioni.
Ho due nemici: gli altri e me stessa. Già, neanche in me stessa trovo conforto perché neanche io riesco a vedere la mia luce.
So che c'è, ma a volte gioca a nascondino.
In me trovo solo sofferenza, lacrime e delusione.
Mi chiedo come gli altri possano essere sempre dieci passi davanti a me, mentre io rimango indietro e mi sento una stupida perché non riesco a capire ciò che sta accadendo intorno a me.
Mi sento confusa, come se vivessi in un altro mondo nonostante le persone mi stanno fisicamente accanto. Mi sento lontana anni luci da loro, come in una bolla.
Sono lì, ma non ci sono.
Vorrei diventare piccola fino a scomparire.
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Note d'autore:
Ciao belli, come state?
Il dolore di Sarah è sempre intenso. A volte è penetrante...o forse è solo una mia sensazione visto che, ovviamente, c'è molto del mio dolore passato nelle righe che scrivo. Anche voi avete provato o provate un dolore così intenso nella vostra vita? Se volete parlarmene, ma non qui davanti a tutti, potete scrivermi un messaggio privato.