E' una giornata soleggiata nonostante sia inverno e faccia freddo.
I giorni in Calabria passano velocemente. Mi sembra di essere arrivata ieri invece è già il 28 dicembre. E' una lotta contro il tempo e, come sempre, sta vincendo lui.
L'unica cosa che posso fare è cercare di pensare il meno possibile (anche se è difficile) e godermi ogni istante.
Nonna mi sta chiamando.
Sono sempre in ritardo, è più forte di me. Mi metto velocemente gli stivaletti neri e sono pronta.
Trovo nonna Anna e mamma con i giubbotti addosso ad aspettarmi vicino alla porta d'ingresso.
-Fai presto!-. Esclama spazientita mamma.
Indosso il giubbotto nero e la sciarpa blu notte abbinata al maglione. Sono pronta.
-Finalmente-. Nonna varca la porta di casa.
Quando siamo usciti tutti la chiude a chiave.
Stamattina andremo a fare la spesa con l'auto che i miei genitori tengono di riserva quando siamo in Calabria. E' di un grigio metallizzato spettacolare. Sembra nuova visto che non la utilizziamo molto spesso, ma in realtà avrà qualche secolo.
Andiamo prima al supermercato. E' un edificio enorme, c'è di tutto qui. Prendiamo un carrello che man mano si riempie.
-Prendi tutto quello che vuoi-. Dice nonna accennando un sorriso.
Un pacco di caramelle alla frutta si aggiungono al carrello. Non ho molte cose da comprare visto che mia nonna sa cucinare troppo bene. Tutti i ristoranti in cui sono andata, anche i migliori, non sono neanche lontanamente paragonabili alla sua cucina.
Un giorno quando avevo all'incirca sette anni le chiesi cosa metteva dentro il cibo per farlo così buono. Lei mi rispose: "Un ingrediente che solo le nonne e le mamme possono mettere".
"E qual è?" Avevo domandato curiosa.
"L'amore, Sarah. L'amore".
Usciamo dal supermercato con tante grandi borse strapiene e pesanti. Le carichiamo in macchina e siamo pronte per la prossima tappa: la pescheria.
E' incredibile quanti tipi di pesce ci siano, ma nonna ha sempre le idee chiare su cosa comprare.
Quando arriva il suo turno, il pescivendolo la saluta calorosamente.
-Weeeh ziaaaaa! Come va la mattinata? Sei andata a fare la spesa?-.
-Si, ma muoviti. Sono in ritardo. Devo preparare il pranzo-. Risponde nonna in modo scherzoso.
-Sempre così acida la signora. Ma che cosa mangia di solito?-. Si rivolge a mia madre.
-Il pesce che compro da te!- Esclama nonna ridendo -Comunque dammi un chilo di fritto misto. Più gamberetti questa volta, Giuseppe. C'è mia nipote a cui piacciono tanto-.
-Ai suoi ordini, zia! Poi?-.
-Una manciata di seppioline...-.
-Così?-. Chiede il pescivendolo. La mano con un guanto bianco stringe alcune seppioline.
-Si, Giuseppe. Vanno bene. E basta così-.
-Già finita la spesa?-.
-Devo prendere tutto il negozio?!-.
-Se lo vuoi, signora, devi sicuramente pagarmi di più-. Adesso l'uomo ride a crepapelle.
-Come sta tuo padre, Giuseppe?-.
-Sta meglio, sta meglio. Gli è passata la febbre alta. Fra un po' tornerà a lavorare-.
-Allora lo rivedrò presto. Alla prossima, Giuseppe-.
Le conversazioni di nonna con i negozianti mi fanno sempre sorridere. Tutto questo calore delle persone anche durante le giornate fredde è bellissimo.
Torniamo a casa.
Mentre nonna frigge il pesce e mamma prepara la pasta, io guardo un po' la televisione.
Dopo aiuto a mettere la tavola. Si sente qualcosa sbattere e una voce profonda ci saluta.
Nonno è tornato. Oggi siamo solo noi cinque. I miei parenti e i miei cugini non mangiano qui. Mi godrò un po' di tempo in più con i miei nonni.
Le ore passano e inizia a diventare sera. Nonna e mamma si siedono sul divano stanche. Questo è il loro momento di relax. Mi viene un'idea brillante.
-Guardiamo le foto?-.
Portiamo gli album fotografici sul tavolo della cucina e cominciamo a sfogliarli. Le prime foto raffigurano i nonni al loro matrimonio quando erano ancora dei ragazzini.
-Ero giovanissima, Sarah. Guarda-.
-Bella come sempre-.
Nonna Anna accetta il complimento e sorride.
-Nelle foto successive sei sempre incinta-. Rido.
-Certo, ho fatto quattro figli!-.
Successivamente mi soffermo su una foto bellissima. Ci sono quattro bambini di età diverse, dietro di loro i genitori sorridenti. Mamma è la più alta. Indossa un vestito che le arriva sotto le ginocchia, era veramente molto magra. Zio Luigi ha il broncio e sembra molto annoiato. Anche dalla sua postura si può notare che in quel momento avrebbe preferito essere altrove. Zio Luca è il più buffo. Indossa una maglietta con grandi righe orizzontali e dei pantaloni corti che gli arrivano poco più su delle ginocchia. Ha una smorfia divertita dipinta sul volto. Infine c'è zia Iris, la più piccola, che ha un vestito simile a quello di mamma. L'unica differenza sembra essere una cintura ricamata di fiorellini attorno alla vita.
Solo adesso noto che sono disposti in ordine di età.
Gli album fotografici della famiglia sono davvero tanti. Si impiegano ore per sfogliarli tutti. La maggior parte riguardano tutta la famiglia, ma ci sono anche quattro album di colori diversi ognuno decorato con il nome di un figlio e un album dedicato ai nipoti tra cui, ovviamente, sono presente anche io.
Il nostro è bianco.
-Perché bianco, nonna?-. Le chiedo incuriosita.
-Il colore della purezza-.
Nonna non lascia mai nulla al caso.
Note d'autore:
Ciao Anime Sensibili, come state?
Questo Pensiero di Sarah è un po' più lungo, ci sono tanti dialoghi.
Cosa ne pensate della scena della nonna con il pescivendolo? A voi piace mangiare il pesce?
Ci sentiamo presto! Un bacio.
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Pensieri di una ragazza comune [#Wattys2019]
JugendliteraturAvete mai pensato a come sarebbe entrare nella mente di una ragazza vittima di bullismo psicologico? Io lo so bene, perché quella mente era la mia. Ho mischiato la storia inventata di una ragazza con i miei pensieri reali. Ricalca la mia esperienza...