Pensiero 133: Il controllo

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Il cuore sembra sul punto di esplodere, il respiro si blocca a tratti ed io rimango immobile come una statua. 

Le guance sono bagnate, ma tengo le mani saldamente incollate a terra. Pensieri negativi mi invadono la mente come se ci fosse una guerra, ma io vorrei tanto la pace.

 Non farlo, Sarah. Resisti!

Provo a fermare il grande desiderio di asciugarmi le lacrime, devo lasciarle scorrere sul viso e poi sul collo. Non mi piace molto questa sensazione, ma devo far sì che si manifesti, è per il mio bene. Una parte di me mi consiglia di farlo, mi dice di appoggiare i polpastrelli sotto gli occhi, ma io non mi fido. 

So come andrebbe a finire: le unghie avrebbero la meglio, ed io di graffi ne ho veramente abbastanza. 

Noto che riesco a controllarmi e il mio cuore rallenta fin quasi a riprendere la sua pulsazione regolare. 

Ma è un inganno, perché è proprio in questo momento di sollievo che, per istinto, stacco le mani dal pavimento e me le porto alle guance, riesco a fermarmi un attimo prima di toccarle.

Mi vengono in mente le parole delle canzoni che ascolto sempre, la loro melodia e le sensazioni che provo quando canto. Anche la frase del biglietto misterioso viene in mio soccorso e mi soffermo su un pezzetto in particolare: "trova la forza che c'è dentro di te".

Gli abbracci sinceri, il vento tra i capelli, la luce del sole, l'immensità e il profumo del mare, la meravigliosa sensazione di libertà, le stelle che sembrano rispondere al mio sguardo, i fiori così delicati e meravigliosi, i fogli bianchi da riempire.

Prendo un grande respiro e tutto si alleggerisce. 

Lascio che i polpastrelli tocchino le mie guance e le asciughino tranquillamente, li passo anche sul collo bagnato.

Non è colpa mia, non posso punirmi.

Adesso ho il controllo di me stessa, aspetto di poterlo prendere sulla mia vita.

Adesso ho il controllo di me stessa, aspetto di poterlo prendere sulla mia vita

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Note d'autore:

Ciaooo, come state?

Come potete notare, questo è un momento molto importante per Sarah. È riuscita a compire un grande passo, ha resistito, non ha dato il permesso alle sue unghie di graffiarla.

Quindi, vi pongo due domande altrettanto significative:

-Avete mai fatto un passo per voi importante come Sarah? Deve essere un obiettivo personale che avete raggiunto e che vi rende orgogliosi. Può essere anche qualcosa di piccolo (per esempio: volevo mangiare quel biscotto, mi sembrava buonissimo, ma sono riuscita a resistere perché quella settimana avevo mangiato troppi dolci). Se per voi è importante, allora va bene.

-Secondo voi, adesso che Sarah ha superato questo ostacolo, come si sentirà? Provate ad immaginarlo.

E con questo compito difficile, vi lascio. Spero che il Pensiero vi siamo piaciuto. 

Ci sentiamo presto!

Pensieri di una ragazza comune [#Wattys2019]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora