Pensiero 140: Il dolore continua

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Li sento i loro pugnali. 

Non solo dietro alle spalle, ma in tutto il corpo. 

Lame che perforano la carne e arrivano agli organi interni. 

I miei polmoni ne stanno risentendo. 

Ho la sensazione di non riuscire a respirare, come se quelle pugnalate fossero vere. 

Bisbigli, parole, risatine. E io mi sento morire. 

Sono ancora viva, ma mi sgretolo lentamente. 

Ogni parte di me si decompone diventando polvere. E di me non rimane più niente. 

Sono fatta di lacrime ormai. Quando sono sola. Mentre sono con gli altri, invece, mi stupisco che i miei occhi siano ancora intatti vista la quantità forza che ci metto per non versare neanche un goccio d'acqua. 

Meno piango davanti alle persone meglio è. 

Mi sentirei più a disagio di quanto non lo sia già. Ed è un livello alto, non voglio superarlo. 

Faccio una dura lotta con me stessa per avere pensieri positivi e scacciare quelli negativi, ma non è facile. 

Faccio schifo. Il mondo mi odia. 

Devo pensare a qualcosa di positivo. 

Ehm...non è colpa mia. Non ho mai fatto del male a nessuno. 

Vedi? Combatto con me stessa e con il mondo e questo mi rende confusa. 

Penso cose brutte e cerco di consolarmi. Contemporaneamente. 

Sono debole o forte? Sono confusa, di questo sono sicura. 

Mi dico che le cose non cambieranno, un secondo dopo che riuscirò a superare questa situazione. 

L'inferno, ma io non me lo merito.

Mia madre si avvicina e mi chiede come sto. Mi asciugo le lacrime prima che le veda.

"Insomma" le rispondo. 

Sa che sto ancora soffrendo e mi abbraccia. È dolce con me, ma allo stesso tempo è arrabbiata per la situazione in cui mi trovo. Se le cose cambieranno prenderà sicuramente provvedimenti più seri. E io non so se sono felice o spaventata. Probabilmente entrambe le cose. 

Sto male ancora, ma è come se non fossi costretta a portare questo peso da sola perché ci sono delle persone che mi possono aiutare. Confido in loro. I miei genitori. Più parlano di questo argomento più mi rendo conto che ciò che prima credevo essere normale in realtà è gravissimo.

Il bullismo psicologico è gravissimo. 

Vorrei che tutto si risolvesse e, ora più che mai, vorrei essere circondata da altri compagni di classe. Non questi che reputavo amici e hanno finto di esserlo. 

Note d'autore:

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Note d'autore:

Ciao, come state?

Questo, forse, è uno dei più forti. All'inizio pensavo di mettere un'immagine prima del Pensiero, ma ci ho ripensato.

Le mie parole devono arrivare dritte, crude e dure. Un'immagine avrebbe distolto l'attenzione.

Cosa ne pensate? Qui ci tengo particolarmente alla vostra opinione.

Continuate a stellinare e a commentare, se vi piace la mia storia.

Per alleggerire il tutto, vi mando dei baci alla nutella o alle patatine fritte, come al solito.

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