Il resto della giornata passò senza altri fatti eclatanti.
Finalmente era giunta l'ora di avviarsi verso l'aula del duelli, che si trovava nei sotterranei, due corridoi più avanti rispetto al nostro dormitorio.
Avevo appena finito di cambiarmi nel mio nuovo completo, facendo una piccola aggiunta: sulla destra del bustino un piccolo stemma di Serpeverde luccicava fiero. Decisi di raccogliermi i capelli in due trecce da boxeur, le quali mi scendevano fino al seno. Mi guardai allo specchio e improvvisamente un senso di sicurezza mi pervase, ero pronta a mostrare tutto quello che avevo imparato nei precedenti cinque anni.
Sarò la migliore. Sorrisi compiaciuta al mio riflesso.
-Nike, sbrigati!- sentii chiamare da dietro la porta.
Uscii dal bagno e mi trovai davanti Susan, Sera e Lorenne. Tutte e tre indossavano dei leggins neri e una maglietta dai colori scuri con lo stemma della Casa. Le guardai alzando un sopracciglio, chiedendomi cosa avessero da rimanere lì a fissarmi con un ghigno in volto.
-Voglio anche io un completo così. - si lamentò Lorenne, causando le mie risa.
-Stai stupendamente, Nike. - disse Susan, facendomi l'occhiolino a cui io risposi con un ghigno.
-Reg rimarrà a bocca aperta.- mormorò Sera.
Guardai di traverso Sera e Susan, non appena quest'ultima ebbe tirato all'altra una gomitata poco gentile sul fianco.
Cosa c'entra Regulus?
Ma, prima che potessi dire qualcosa, Lorenne mi mise le mani sulle spalle e mi spinse verso l'uscita dal nostro dormitorio.
Raggiungemmo la Sala Comune che ci apparve deserta; la maggior parte degli studenti era a lezione mentre, chi si era iscritto al Club, probabilmente si era già recato lì. Così ci avviammo verso il tunnel d'uscita che ci portò nel corridoio, svoltammo a destra e proseguimmo fino al secondo corridoio. Sul fondo, notai qualcosa che prima d'allora ero sicura non ci fosse, una grande porta di legno scuro a due ante. Appena fummo abbastanza vicine questa si spalancò per farci entrare.
La stanza che si aprì davanti a noi era romboidale e molto grande. Entrando, ci ritrovammo sul livello più alto delle gradinate che riempivano ogni lato. Sulle pareti erano appesi quattro stendardi, ognuno con lo stemma di una Casa diversa. Le gradinate partivano da un rettangolo centrale, al cui centro era presente un lungo piano rialzato, su cui sarebbero avvenuti i duelli.
La parte della stanza dedicata ai Serpeverde era quella subito alla nostra sinistra; guardai lungo la scalinata per scorgere qualcuno dei ragazzi. Circa alla decima fila dall'alto notai Regulus, il quale muoveva una mano verso di noi. Gli sorrisi e insieme alle ragazze iniziammo a scendere i gradini per raggiungerli.
Vidi il mio migliore amico rigirarsi verso Theodore e Antonin, che sedevano vicino a lui, per dire loro qualcosa e subito dopo i tre ragazzi si voltarono per guardare verso di noi. Lo stesso atteggiamento si ripeté negli altri tre lati della stanza. Mi girai a guardare verso destra, dove vi era la parte riservata ai Grifondoro, alla ricerca delle ragazze e le individuai tra le prime file di posti. Poi percorsi con lo sguardo il resto delle gradinate dei grifoni e, sulla stessa linea occupata da Regulus e gli altri, trovai i Malandrini. O meglio, i Malandrini meno Peter, che a quanto pareva aveva deciso di non iscriversi al Club.
James era seduto nel posto più esterno e stava giocando con il Boccino che aveva dall'anno precedente; di fianco a lui c'era Sirius, i piedi appoggiati sul posto davanti a lui e per ultimo vi era Remus, il quale sedeva chino in avanti con un libro in grembo.
-Eccole.- disse Reguls, appena lo raggiungemmo.
Gli sorrisi e mi sedetti vicino a lui. Lorenne e Susan si posizionarono oltre Theodore, mentre Sera si infilò tra Antonin e Reg, facendo slittare quest'ultimo e di conseguenza anche me.
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Imperius [Sirius Black v.s. Regulus Black/OC] - Wattys2019
FanfictionIn pausa. Tutto cambiò nel momento in cui Nike si rese conto di possedere un potere che nessun'altra strega o mago poteva immaginare. Fu in quell'istante che le sue convinzioni ed idee si sgretolarono, la distinzione tra bene e male non le apparve...