77. Fuoco Vivo

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Il mattino successivo arrivò velocemente. I raggi caldi del sole cercavano di passare le pesanti tende tirate a coprire le finestre la sera precedente; fuori gli uccellini volavano liberi tra le siepi del giardino,  cantando felici.

Il sonno iniziò a levarsi e la mia mente a schiarirsi, rimasi ad occhi chiusi per diversi minuti, non volendo davvero svegliarmi. Il leggero lenzuolo azzurro durante la notte era stato spinto verso la fine del letto, lasciandomi le gambe scoperte su cui iniziavo a sentire leggermente freddo. Mi voltai sul lato sinistro, infilando una mano sotto al cuscino e lo portai vicino al petto, come ad abbracciarlo. Un leggero sorriso sulle labbra. Da quando ero arrivata in Italia tutte le mattine finivo per essere svegliata da Evok, il quale sotto ordine di mia nonna, era solito comparire all'improvviso nella camera in cui dormivo per aprire tutte le tende, così che il forte sole estivo mi picchiasse sulle palpebre, impedendomi di continuare a sognare.

Di fianco a me Lily respirava piano, ancora immersa nel mondo dei sogni. Il giorno prima era stata una lotta tra me e Sirius per scegliere le camere, in quanto quest'ultimo voleva assolutamente dividere la mia, in quando per il periodo in cui sarebbero rimasti tutti alla villa avremmo dovuto dormire in due in ogni camera. Non che l'idea di dormire con Sirius mi infastidisse, anzi, l'unico problema è che avrebbe significato lasciare Lily e Potter da soli. Soluzione per cui la giovane dai capelli rossi mi avrebbe maledetto per il resto della nostra vita se l'avessi presa davvero in considerazione. Per questo motivo avevamo finito per dividerci: Io con Lily nella mia camera, mentre in quelle degli ospiti avrebbero dormito Sirius con James, Peter con Remus, Marlene con Alice ed infine Sera con Susan, le quali avrebbero avuto una stanza ciascuna non appena gli altri fossero tornati a Londra.

Mi concentrai per qualche istante, lasciando che l'Imperius prendesse possesso dei miei sensi e li amplificasse. Lentamente feci scorrere la mia mente per i corridoi della casa, fino a raggiungere l'ala opposta in cui dormivano i miei amici. Avvertii che nessuno di loro si era ancora svegliato e che stavano dormendo pacificamente come bambini. Richiamai il mio potere, facendolo assopire nuovamente. Poi lasciai che le mie palpebre si aprissero e quando la mia vista si fu abituata alla penombra della stanza, decisi di alzarmi. Feci scivolare le gambe fuori dal letto, prestando attenzione a non svegliare la ragazza di fianco a me. Misi i piedi nudi sulla pietra fredda del pavimento e un leggero brivido mi attraversò il corpo; mi alzai e mi tirai sulle punte, portando le braccia verso l'alto per stiracchiarmi. Quando i miei muscoli si furono rilassati, riportai le braccia lungo i fianchi e mi sporsi verso il comodino per afferrare la mia bacchetta, poi mi diressi verso il bagno. Prima di chiudere la porta dietro di me, sussurrai un leggero "Accio" e i vestiti che avevo fissato nelle mia mente volarono fuori dall'armadio senza far rumore, dirigendosi veloci verso il bagno.

Feci una doccia veloce, avendo cautamente posto un incantesimo per evitare che il rumore svegliasse Lily. Una volta vestita, legai i lunghi capelli in una treccia che partiva dalla parte alta del capo e continuava fin dietro alla schiena. Mi specchiai velocemente, finalmente le profonde occhiaie che avevano iniziato a formarsi durante il periodo degli esami ad Hogwats, stavano scomparendo. Le mie guance erano leggermente più paffute, probabilmente a causa di tutto il cibo che mia nonna mi aveva costretto a mangiare, in quanto a suo dire troppo magra e mentre minacciava sottovoce di scrivere a Silente sulla questione.

Uscii dal bagno e lanciai appena un'occhiata verso il letto. Lily in mia assenza si era allargata, prendendo con un braccio e una gamba anche la mia parte del letto. Il viso era appoggiato sul cuscino e voltato verso la porta, i capelli rossi le circondavano il capo come un'aureola, l'esile corpo sembrava sparire dentro alla maglietta enorme che indossava come pigiama. Sorrisi a quell'immagine, felice che la mia migliore amica potesse dormire comodamente nonostante non fosse il letto di casa sua. Mi diressi verso la porta della camera ed uscii sul corridoio, percorsi velocemente il primo lato per arrivare a quello che dava sul piano terra. La casa totalmente silenziosa.

Imperius [Sirius Black v.s. Regulus Black/OC] - Wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora