79. Realtà ed incubo

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Erano trascorse due settimane dell'inizio dell'ultimo anno e avevo già perso il conto di quante volte i professori avessero nominato i M.A.G.O.; sembrava di essere tornati al quinto anno, ma con pressioni doppie.

Il viaggio di andata era trascorso in tranquillità e il confronto che Sera, Susan ed io temevamo, non era avvento. Quando Theodore, Regulus e Lorenne erano entrati nel vagone riservato ai Serpeverde avevano semplicemente lanciato un'occhiata nella nostra direzione, quasi ad assicurarsi che fossimo presenti, per poi attraversare il piccolo corridoio e raggiungere i posti in fondo; solo quando si erano seduti silenziosamente, io e le ragazze avevamo tratto un respiro di sollievo. Quello che più aveva suscitato sorpresa in me era stata la mia reazione al loro arrivo: non sapevo come aspettarmi, forse che il Marcio Nero avesse trasformato in qualche modo il più giovane dei Serpeverde, ma a parte avere profonde occhiaie sotto gli occhi ed essere diventato ancora più alto di quanto ricordassi, Regulus era rimasto lo stesso. Forse mi aspettavo di provare tutte le emozioni che i miei incubi mi facevano rivivere ogni notte, ma nel momento in cui i miei occhi si erano spostati sulla sua figura non avevo provato nulla. Temevo che la mia mente fosse ancora attaccata al ricordo del ragazzo che conoscevo e che stessi soffrendo per quel ricordo, piuttosto che per la persona che ora sedeva alla fine dello scompartimento.

Nei giorni successivi all'arrivo ad Hogwarts lo vidi di rado, non condividendo lezioni con lui a causa della differenza di età; inoltre, grazie al fatto che i corsi seguiti al settimo anno erano solo quelli relativi ai M.A.G.O. che si desiderava sostenere, vedevo poco anche Theodore e Lorenne. In compenso non passava momento libero in cui non fossi con i miei amici. Grazie alle due settimane trascorse insieme, i rapporti tra i membri del gruppo si erano stretti ed ora passavamo ogni pranzo insieme. Corinne e Peter, nonostante durante l'estate si fossero visti poche volte, stavano ancora insieme e sembrava che la ragazza avesse messo da parte i risentimenti nei miei confronti, così che anche lei spesso si univa a noi.

In quelle settimane iniziali tutto era trascorso in tranquillità e le uniche miei preoccupazioni si erano rivelate essere le pile di compiti che i professori avevano già iniziato a dare. Una cosa però avevo imparato nell'ultimo periodo: la pace dura solo brevemente.

Era venerdì sera, poco prima di cena e io stavo andando verso la Sala Comune per appoggiare i libri dopo aver passato le ore precedenti a studiare con Remus e Lily, i quali si erano invece diretti verso la Scalinata Principale poco prima. Stavo attraversando l'ultimo chiostro prima di entrare in uno dei corridoi che portava ai sotterranei, quando udii qualcuno parlare in modo concitato non molto lontano da dove mi trovavo.

-Cosa pensi di fare?- sentii dire da una voce maschile, una sfumatura d'irritazione si mischiava ad un tono sforzatamente neutrale.

Mi fermai per guardarmi intorno. Il chiostro in cui mi trovavo era il più piccolo della scuola, ma al suo centro vi erano due alberi le cui ampie chiome mi impedivano di vedere da una parte all'altra del quadrato. Mi concentrai, cercando di capire da quale lato provenissero le voci.

-Sai benissimo che se non torni, non te la faranno passare liscia. - sentii pronunciare alla voce di poco prima, questa volta riuscii a capire la provenienza e così mi diressi verso il lato opposto a dove mi trovavo.

Avrei potuto facilmente imboccare il corridoio davanti a me e dimenticarmi di quella conversazione, ma qualcosa dentro di me mi diceva di andare a vedere cosa stesse accadendo. Nel migliore delle ipotesi si trattava di due ragazzi che stavano litigando.

-Si può sapere cosa ti è passato per la mente?- continuò la voce, la finta calma di poco prima stava lentamente sfumando.

Ancora una volta nessuno rispose.

-Vuoi davvero metterti contro i nostri genitori? - chiese il ragazzo, -Credevo fossi più intelligente...-

Accelerai i passi e quando passai l'ennesimo angolo, finalmente riuscii a vedere un gruppo di studenti davanti a me. Erano in quattro, tre di fronte a me e una ragazza che mi dava le spalle. Non mi ci volle molto a capire di chi si trattasse. Theodore, Lorenne e Regulus stavano fronteggiando un'altra Serpeverde, la quale aveva il volto leggermente piegato in avanti.

Imperius [Sirius Black v.s. Regulus Black/OC] - Wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora