72. Una strana conversazione

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-Andiamo, Nike! - insistette Sirius, il tono della sua voce supplichevole.

-Non se ne parla, ne abbiamo già discusso e la mia risposta rimane la stessa.- dissi, sperando di riuscire a porre fine a quella discussione.

Erano trascorse altre due settimane da quando avevamo fatto pace e ogni cosa era tornata al suo posto. Corinne e Peter continuavano a passare le giornate insieme, evitando spesso i rispettivi gruppi di amici, ma l'avvicinarsi della fine dell'anno non faceva pesare troppo la cosa. James e Sirius erano sempre sul campo da Quidditch, così come Susan; Sera e Matteo cercavano di passare più tempo possibile insieme, sapendo che avrebbero dovuto attendere agosto per rivedersi. Infatti, sia Sera che Susan erano riuscite a convincere le rispettive famiglie a lasciarle passare tutto il mese estivo nella mia casa in Italia. Ancora non riuscivo a credere a quel successo dopo quello che era accaduto durante l'inverno, ma le due ragazze erano riuscite ad ottenere il permesso omettendo che la persona da cui sarebbero state ospiti fossi io e questo aveva facilitato le cose. In compenso io passavo il mio tempo tra la Biblioteca, in compagnia delle altre Grifoncine e di Remus, le ultime lezioni dell'anno a cui si erano aggiunte quelle con Silente che diventavano sempre più stancanti con il passare del tempo, e le notti passate con Sirius su quella che ormai consideravamo la "nostra" torre. Ritrovandomi così ad avere sempre più occhiaie e sempre meno ore di sonno alle spalle.

In quel momento mi trovavo con Sirius dopo le ultime due ore di lezione della mattina e insieme ci stavamo dirigendo verso la Sala Grande per il pranzo.

-Non capisco perchè ti rifiuti a prescindere...- mormorò il ragazzo al mio fianco, forse sperando che io non riuscissi a sentirlo.

Mi fermai di scatto e mi voltai verso di lui, lanciandogli un'occhiata di fuoco che cercò di evitare con lo sguardo.

-Te l'ho già spiegato la prima volta che me l'hai chiesto, - dissi, ormai esasperata da quella discussione che continuava da più di una settimana, - è troppo pericoloso.-

A quanto pareva il Malandrino aveva deciso che sarebbe riuscito a convincermi tramite l'esasperazione.

-Prima o poi dovrai provarci!- esclamò lui, usando le parole che era solito ripetere incessantemente.

-Meglio dopo che prima!- ribattei, - Sirius, non voglio rischiare di farti male... non sono sicura, non mi sento pronta. Ti prego, smettila di insistere.-

-Ti stai già allenando con gli Elfi domestici, non cambia molto!- continuò lui, testardo come al solito.

Per un attimo fui sul punto di sorridere e di prenderlo in giro per quelle parole, ma non potevo permettermi di farmi prendere in contropiede. Non quando ne valeva della sua salute.

-Parla più piano.- fu invece quello che risposi, guardandomi attorno e sperando che gli altri studenti che si stavano dirigendo verso la Sala Grande, non ci avessero sentito.

Erano diversi giorni che Sirius se n'era uscito con quella che per lui era un'idea geniale, mentre per me era solo un incubo. Da quando gli avevo spiegato che ultimamente esercitavo l'Imperius su alcuni Elfi domestici e che ormai ero riuscita a svolgere tutti i compiti assegnati da Silente, il ragazzo si era offerto per fare da cavia così da aiutarmi durante le lezioni con il Preside. Non appena mi aveva proposto quell'idea, brividi di freddo e terrore mi avevano ricoperto il corpo. La mia paura di far del male alle persone che amavo era tornata più forte che mai. Se già temevo di finire con l'esercitare il mio potere su di loro per sbaglio, nel caso in cui non fossi riuscita a controllare le mie emozioni, a quella proposta mi ero sentita soffocare. Non volevo nemmeno immaginare cosa sarebbe potuto accadere se solo avessi fatto un piccolo errore, se avessi perso la concentrazione per sbaglio o se fossi andata troppo in profondità nella coscienza di Sirius. In fondo, stavo solo da poco sciogliendo il mio timore di fare del male alle piccole creature magiche che avevano acconsentito ad aiutarmi, le quali avevano una mente formata da meno strati di consapevolezza e di sentimenti rispetto a quella di un umano. Strati di ricordi che non avevo ancora il coraggio di affrontare e di cercare di controllare. 

Imperius [Sirius Black v.s. Regulus Black/OC] - Wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora