-Sei sicura che non ti mancheremo?- chiese Susan, mentre la stanza intorno a noi si riempiva di fruscii.
-Sicurissima.- risposi, alzando gli occhi al cielo, mentre facevo ruotare la punta della bacchetta in aria.
Era il giorno prima del ritorno a Londra, poco dopo cena, e io, Sera e Susan eravamo nel nostro dormitorio per sistemare i bauli. Le due Serpeverdi avrebbero lasciato il castello da li a poco, attraverso il camino nell'ufficio di Preside. Infatti, onde evitare un incontro con i genitori all'arrivo a King's Cross, Silente si era offerto di farle partire in anticipo. Susan sarebbe apparsa direttamente al campo di allenamento per il Quidditch, dove si sarebbe tenuta la prima sessione ufficiale di allenamento, mentre Sera aveva accettato l'offerta di Matteo di passare le vacanze con lui e la sua famiglia in Italia. Così nei giorni seguenti mi sarei ritrovata di nuovo ad essere da sola nella grande casa di Londra e, nonostante non avessi intenzione di ammetterlo alle due ragazze, una parte di me era triste a quell'idea. Essendo amiche sin dal primo anno era stato semplice dare loro il benvenuto nella mia famiglia e ancora più semplice era stato considerarle come sorelle. Così come durante l'anno sentivo la mancanza di mio fratello maggiore, Adon, ora avrei sentito la loro, anche se per pochi giorni.
-Non combinare guai e non invitare Sirius a casa.- disse Susan, chiudendo il baule, vicino a cui si era inginocchiata poco prima, per poi sedercisi sopra e lanciarmi uno sguardo ambiguo.
-Come se fossi io quella che passerà due settimane con il proprio ragazzo, - ribattei, sbuffando, - devo ricordarvi dove voi due state andando. -
-Non guardare me!- esclamò Susan, incrociando le gambe, - Io sarò troppo presa a morire sul campo da Quidditch per aver tempo per Adrian. L'unica qua che si godrà le vacanze sola soletta con la sua dolce metà è Sera. -
-Gelose?- disse la ragazza, spuntando dal bagno con un asciugamano sui capelli, facendoci la linguaccia.
Susan mosse velocemente la bacchetta e uno dei miei cuscini volò velocemente verso la faccia dell'altra Serpeverde, la quale si tirò indietro appena in tempo per evitarlo.
-Lancia i tuoi cuscini la prossima volta!- esclamai, muovendo la mia bacchetta e facendo tornare l'oggetto sul mio letto.
Susan sbuffò leggermente, mentre Sera si affacciava di nuovo.
-I suoi genitori saranno a casa, - continuò Sera, entrando nella camera e andando verso il suo letto, mentre si tamponava i capelli ancora bagnati con l'asciugamano, - Quindi frenate le vostre menti perverse.-
-Io non ho detto niente.- mi difesi, lanciandomi sul letto per abbracciare il povero cuscino maltrattato, mentre lanciavo occhiate di fuoco verso Susan.
-Stai attenta, Susan.- l'avvertii, mentre la mia espressione aggrottata lasciava spazio ad una preoccupata.
Sera sarebbe stata con Matteo e la sua famiglia, in un luogo in cui i Mangiamorte non l'avrebbero mai trovata lì, ma Susan era facilmente rintracciabile, essendo che la notizia della sua convocazione aveva raggiunto tutta la scuola durante la prima settimana dopo l'inizio dell'anno. Non sarebbe stato difficile scoprire l'indirizzo del campo dove gli allenamenti si sarebbero tenuti e per i maghi oscuri raggiungerla in poco tempo.
Il sorriso sul volto di Susan sparì per qualche istante per poi tornare beffardo come sempre.
-Non preoccuparti, Nike. - cerco di rassicurarmi, tirandosi su dal baule e venendo a sedersi sul mio letto, - Silente mi ha assicurato che uno degli istruttori è un suo vecchio amico e nel caso dovesse accadere qualcosa, mi rimanderebbe qui ad Hogwarts immediatamente.-
Annuii leggermente, sperando con tutta me stessa che la famiglia della ragazza non decidesse di rovinarle la possibilità realizzare il suo più grande sogno. Un leggero silenzio scese tra di noi, interrotto solo dal suono della serratura del baule di Sera che veniva chiusa. Anche lei aveva finito di preparare le valigie. Dopo pochi istanti un piccolo "pop" riempì l'aria e in mezzo alla stanza si smaterializzò Milky.
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Imperius [Sirius Black v.s. Regulus Black/OC] - Wattys2019
FanfictionIn pausa. Tutto cambiò nel momento in cui Nike si rese conto di possedere un potere che nessun'altra strega o mago poteva immaginare. Fu in quell'istante che le sue convinzioni ed idee si sgretolarono, la distinzione tra bene e male non le apparve...