18. Regali

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Erano passate due settimane dal nostro arrivo ad Hogwarts e tutti erano sulle spine per l'inizio del club dei Duellanti; il primo incontro si sarebbe tenuto proprio quel pomeriggio. Anche i Malandrini sembravano non pensare ad altro ed infatti non avevano ancora portato a termine il loro scherzo inaugurale, o forse, stavano solo aspettando il momento giusto per prendere di sorpresa sia gli studenti che il corpo docenti.

Quella mattina mi ero svegliata prima delle ragazze, incapace di rimanere calma al solo pensiero di poter finalmente imparare a duellare seriamente. Non che non l'avessi mai fatto prima, tutte le estati, da quando avevo compiuto 11 anni e quindi avevo ricevuto la bacchetta, mia madre riusciva ad ottenere un permesso al Ministero della Magia italiano: per una settimana, durante il periodo che passavamo nella nostra tenuta, avevo la possibilità di fare magie senza violare la legge magica. In queste occasioni i miei genitori mi avevano insegnato a duellare, allenando i miei riflessi e insegnandomi qualche trucchetto utile.

Per lo più era mia madre a spingere affinché imparassi fin da giovane a difendermi, invece mio padre accordava per il semplice motivo che, in questo modo, aveva una scusa per insegnarmi qualche incantesimo di livello più avanzato; orgoglioso della mia capacità di padroneggiarli in poco tempo.

Decisi di alzarmi dal letto e, dopo aver indossato la divisa, mi allungai a prendere la bacchetta. Muovendola verso la borsa, che avevo lasciato a bordo del letto la sera prima, la riempii con i libri di Trasfigurazione e Storia della Magia, materie che avrei avuto in mattinata.

Lasciai la camera in punta di piedi per non svegliare le ragazze e, senza incontrare nessuno, arrivai alla fine dei sotterranei. Salii le scale che mi avrebbero portato al primo piano, iniziando a sentire delle voci provenire dalla Sala Grande. All'improvviso una figura trasparente mi apparve davanti, facendomi sussultare. Il fantasma portava un abito elegante e una parrucca in testa, sangue argenteo ricopriva l'intero corpo fluttuante.

-Buon giorno, Barone- salutai il fantasma della mia Casa.

-Signorina Selwyn, buon giorno a lei.- disse di rimando, guardandomi dall'alto, - La mattina l'ha chiamata presto quest'oggi.-

Gli sorrisi, non era esattamente il più amichevole tra i fantasmi che risiedevano nel castello, ma con gli studenti Serpeverde, non si tirava mai indietro ad un saluto:- Sì, Barone. - gli dissi, avviandomi verso il portone della Sala Grande mentre lui mi fluttuava accanto.

-Questo pomeriggio avrà inizio il nuovo club e, essendo elettrizzata alla sola idea, non riuscivo a riprendere sonno. - terminai di spiegare.

Nel frattempo eravamo entrati nella sala e feci scorrere lo sguardo verso il mio tavolo, notando che nemmeno i ragazzi erano ancora in piedi.

-Ne ho avuta notizia. Spero che farà valere la Casa di Serpeverde. - disse il fantasma.

-Sicuramente, Barone.- risposi.

Il Barone Sanguinario abbassò il capo in segno di saluto e si allontanò verso il tavolo alla sinistra della stanza. Voltai la testa dal lato opposto, dove sedevano i Grifondoro, nella speranza che qualcuna delle mie amiche fosse già sveglia. Circa a metà della tavolata una testa rossa attirò la mia attenzione.

Sapevo di poter contare su di te, Lils.

Mi diressi verso la ragazza, la quale stava piluccando distrattamente dal piatto posto poco lontano mentre, davanti a lei, era aperto un grosso libro da cui stava leggendo. Appena la raggiunsi, cercai di far scivolare la borsa sulla panca senza far rumore e mi sedetti di fronte a lei. Iniziai a versarmi una tazza di tè e dopo allungai la forchetta verso dei pancakes ai mirtilli. Lily non si era ancora accorta della mia presenza, la osservai mentre scriveva qualcosa a margine del libro.

Imperius [Sirius Black v.s. Regulus Black/OC] - Wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora