52. Ricominciano le lezioni

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Chi aveva lasciato Hogwarts per le restanti vacanze di Natale ritornò il primo dell'anno e il castello sembrò più rumoroso che mai. Purtroppo, con il nuovo anno, erano arrivate a scuola anche le voci dell'uccisione di due famiglie Babbane i cui figli venivano a scuola con tutti noi. La ragazza e il ragazzo non si fecero vedere per tutta la settimana seguente alla notizia e sui volti dei loro amici si poteva leggere il dolore per le perdite dei due studenti. Quando lessi la notizia sulla Gazzetta non potei far altro che voltarmi verso Regulus, il quale stava facendo colazione in compagnia di Theodore, Severus e Lorenne. Tutti e quattro sembravano calmi e non diedero a vedere di conoscere le vicende dell'ultimo dell'anno, ma qualcosa dentro di me mi diceva che loro c'entravano eccome. Le parole pronunciate da uno dei ragazzi presenti nel circolo che mi aveva attaccato la notte del ballo, non facevano altro che vorticare nella mia mente. Guardai il viso di Regulus e non riuscii quasi a riconoscere la persona a cui avevo voluto bene: i suoi occhi erano freddi e non vi era traccia di alcuna emozione.

Regulus aveva deciso. Era diventato un assassino.

Guardai verso Sera e Susan, le quali sedevano davanti a me al tavolo, sui loro volti lessi le mie stesse paure e i miei stessi presagi. Tutte e tre sapevamo che erano stati loro e nessuna aveva la minima idea di come reagire a quella consapevolezza.

Per fortuna, con il ritorno degli studenti, erano anche ricominciate le lezioni e, grazie ad esse, riuscii a non pensare troppo alla situazione in cui mi trovavo con quello che era stato il mio migliore amico. Quel giorno avevo Erbologia prima di pranzo e successivamente Difesa contro le Arti Oscure e Antiche Rune.

La mattinata passò velocemente, la professoressa Sprite aveva deciso di fare un piccolo test su tutte le piante che erano state trattate nei mesi precedenti e le due ore erano passate senza che nemmeno me ne accorgessi. Quando però iniziò a farsi l'una del pomeriggio, cominciai a vagare per la Sala Comune come un animale in gabbia.

-Nike, - chiamò Susan, sospirando dal divano su cui era seduta.- Vuoi darti una calmata?-

-Cosa ti succede?- chiese Sera, alzando lo sguardo dal libro di Incantesimi che stava leggendo.

Mi voltai verso di loro, un sorriso enorme sulle labbra e gli occhi da pazza. Le due ragazze rimasero a fissarmi sbalordite per qualche secondo, poi in seguito al mio silenzio, iniziarono a preoccuparsi per me e a muoversi a disagio sul divano, non sapendo come comportarsi.

-Tra quindici minuti abbiamo Difesa!- esclamai, attirando l'attenzione di alcuni compagni di Casa, tra cui quella di Theodore che era seduto ad un tavolo poco lontano da noi.

-Lo sappiamo...- disse Sera.

-Ma perchè sei così strana? Nel senso, più del solito...- intervenne Susan.

Sbuffai al suo commento, ma non mi lasciai distrarre.

-Come potrei non esserlo?! - esclamai, iniziando a saltellare sul posto. - Inizieremo a praticare l'incanto Patronus!-

Sera scoppiò a ridere, mentre Susan si colpì in fronte con una mano, un po' troppo forte rispetto quelle che erano le sue intenzioni e quindi lasciandosi scappare un gemito dalle labbra.

-Poi sono io quella strana...- commentai, guardando verso la sua fronte che stava diventando lentamente rossa.

-Che male.- si lamentò la ragazza, facendo ridere ancora di più Sera.

Guardai l'orologio posizionato sopra al camino della Sala Comune e vidi che si era fatto il momento di incamminarci a lezione.

-Forza! È ora di far sbrilluccicare le bacchette.- dissi.

Afferrai la borsa, che avevo in precedenza lanciato sul tavolo presente tra i due divani, e la misi sulla spalla destra per poi marciare verso l'uscita.

Imperius [Sirius Black v.s. Regulus Black/OC] - Wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora