Harry
L'ho guardata uscire dalla porta dell'ufficio di mio fratello senza riuscire ad aggiungere altro oltre a quello che si sono già detti loro due. Questa cosa che è appena successa qui dentro, mi manda notevolmente in confusione.
«Jordan, si può sapere che stai facendo?» Indico la porta che Chloe ha appena chiuso uscendo di qui. Non ho bisogno di dire altro, so che mio fratello capirà perfettamente ciò che voglio sapere, anche se mi farà sudare le risposte, né sono sicuro.
«Ho appena assunto Chloe Stewart come consulente». Mi sorride mentre torna a sedersi alla sua immensa e bianca scrivania.
«E l'avresti fatto per...?» Mi appoggio con le mani allo schienale della sedia. Non ho voglia di sedermi, mi sento nervoso.
«Perché Linda non tornerà tanto presto e abbiamo bisogno di una valida interprete. Papà mi ha raccontato dell'incontro con Hernandez e mi sono detto perché no?» Il sorriso di mio fratello mi fa chiaramente capire che ci sia molto di più rispetto a quello che ha appena detto.
«Ok... adesso dimmi il vero motivo...» So che Chloe meriterebbe davvero quel posto perché è stata molto brava, ma non capisco perché mio fratello lo stia facendo. Sono sicuro che potrebbe trovare qualcun altro per sostituire Linda.
«Ok... tu sei strano da qualche giorno, in qualche modo è entrata una nuova ragazza nella tua vita, non puoi negarlo, e l'unica di cui sono a conoscenza è quella che è appena uscita dal mio ufficio. Quindi... se la matematica non è un'opinione, uno più uno in questo caso fa Chloe, ed è proprio lei quella ragazza». Alzo gli occhi al cielo scuotendo la testa e rilassando le spalle. Perché diamine Jordan ci azzecca sempre?
«Ma che cazzo di matematica ti hanno insegnato a scuola? Uno più uno fa due e Chloe non è un risultato delle tue operazioni mentali». Vorrei tanto mordermi la lingua, ma ormai è troppo tardi e le mie parole non fanno altro che confermare quello che lui pensa.
«Lo sapevo che era lei!» Sorride di più, soddisfatto di aver capito quello che mi passa per la testa. «Mi piace comunque e non vedo l'ora di poterla conoscere meglio». Io voglio conoscerla meglio, io voglio passare del tempo con lei, io e non lui. Soprattutto non qui in ufficio.
«Fanculo Jordan». Sospiro pesantemente, prima di voltargli le spalle.
«Harry perché fai così?» Mi fermo sui miei passi, poi mi volto verso di lui che adesso è in piedi, con le mani appoggiate alla superficie della scrivania.
Resto a fissarlo, senza sapere bene cosa dire, senza avere in realtà niente da dire. Sto scappando, ne sono consapevole, ma non voglio affrontare questo argomento con lui, né con nessun altro. Mi ha già frantumato il cervello Zach ieri sera, quando si è messo in testa di farmi da psicologo improvvisato.
«Cosa vuoi che faccia Jordan?» Allargo le braccia come per rassegnarmi alla situazione che non sono in grado di gestire.
«Voglio che torni ad essere felice Harry, voglio che la smetti di fare perennemente lo stronzo con tutti, anche con papà, e se per farlo devo farti trovare tra i piedi quella ragazza, lo farò. Perché rivoglio mio fratello e rivoglio la mia famiglia». Il sorriso è sparito dal suo volto. Adesso, nei suoi occhi verdi, uguali ai miei, riesco solo a vedere il rimpianto: rimpianto per le feste di Natale che non passo mai a casa, per i compleanni che non voglio mai festeggiare con loro, per tutto quello che non voglio mai fare se c'è mio padre.
Non lo odio. Non è lui che odio, ma nemmeno riesco ad andarci d'accordo. Forse provo del risentimento nei suoi confronti, o forse sono davvero uno stronzo come dice mio fratello, ma proprio non riesco a trovare un punto d'incontro con lui.
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The beginning
RomanceHarry e Chloe. Lui deluso dalla vita, lei con un immenso dolore nel cuore. Lui pensa solo a divertirsi, lei cerca di ritrovare la speranza. In un susseguirsi continuo di ammissioni e negazioni, rivelazioni e trascorsi burrascosi, Harry e Chloe riusc...