Salutarlo è stato straziante.
Sapere di essere del tutto impotente in questa situazione mi sta facendo uscire di testa.
Dopo la telefonata di Jordan, il volto di Harry si è trasformato in una maschera inespressiva. Non ha voluto fare colazione - a parte una tazza di zucchero con un po' di caffè - e ha smesso quasi completamente di parlare, fatta eccezione per qualche mono sillabo che usciva dalle sue labbra in occasione di alcune mie domande, ma erano risposte totalmente a caso, come quelle che mi ha dato in macchina mentre mi accompagnava a casa.
***
«Harry?» Vorrei davvero fare qualcosa per lui, per farlo sentire meglio, ma non so proprio cosa.
«Mh?» Risponde come se fosse un automa.
«Non sei costretto a vederla se non sei pronto a farlo.» Abbiamo affrontato il discorso dell'abbandono di sua madre una sola volta, e il dolore che traspariva dalle sue parole, non credo di poterlo dimenticare mai più.
«Mh mh...» Non so se ha davvero capito quello che gli ho detto, o se semplicemente non ha voglia di parlarne.
«Possiamo farlo insieme se può farti sentire meglio, sai che farei qualunque cosa per te.» Farei davvero qualsiasi cosa per lui, specialmente per vederlo tornare a sorridere come ieri sera.
«Ok...» Resto sorpresa della sua risposta, perché è uscita dalla sua bocca troppo velocemente.
«Davvero vorresti che venissi con te?» Devo assicurarmi che mi stia davvero dando retta, ma ho l'impressione che sia perso tra i suoi pensieri.
«No...» La sua negazione non è affatto decisa, né tantomeno convinta. Mi sembra solamente un risponditore automatico casuale, ma ho la domanda giusta per capirlo.
«Sono stata a letto con Jordan.»
«Ok...» Il suo sguardo è vuoto, continuamente proiettato in avanti, non sono nemmeno sicura che stia guardando la strada.
«Più di una volta.» Siamo ormai quasi arrivati e lui sembra essere atterrato su un altro pianeta.
«Ok...» Questa è la conferma che Harry non è qui con me in questa macchina. C'è solamente il suo corpo, la sua mente è da tutt'altra parte.
Mi rassegno e mi appoggio al sedile. Non parlerà con me, non adesso che è così preso dal suo tormento.
Harry ferma la macchina, e io sono felice del fatto che almeno si renda conto di dove sta andando. Il pensiero che si possa mettere in pericolo mi terrorizza.
«Ehi...» Richiamo la sua attenzione dopo che ha parcheggiato a lato della strada, e quando si volta nella mia direzione vedo nei suoi occhi, ora scuri, tutto il dolore che questo ritorno ha riportato nella sua vita.
«Passo a prenderti stasera appena esco dall'ufficio.» Nelle sue parole è chiaro il messaggio implicito di tenermi a distanza. Non so se sia il caso di lasciarlo da solo, io ho sempre avuto bisogno di lui, ma forse devo lasciargli provare ad uscirne da solo.
«Harry non sei costretto a fare niente, neanche ad andare a lavorare...»
«Ho detto che passo a prenderti stasera. Niente rovinerà i nostri progetti.» Il suo tono di voce è quasi brusco, ma non protesto e annuisco tentando di sorridere.
«D'accordo, a stasera allora, ma ricordati... Puoi chiamarmi quando vuoi...» Per un attimo sembra perdersi, poi, d'improvviso, le sue mani arrivano sul mio viso, le sue labbra sulle mie per un bacio urgente, al quale mi abbandono totalmente lasciando che si prenda tutto il conforto di cui ha bisogno.
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The beginning
RomanceHarry e Chloe. Lui deluso dalla vita, lei con un immenso dolore nel cuore. Lui pensa solo a divertirsi, lei cerca di ritrovare la speranza. In un susseguirsi continuo di ammissioni e negazioni, rivelazioni e trascorsi burrascosi, Harry e Chloe riusc...