69 - Devi solo continuare a credere in me

395 12 0
                                    

Quando un oggetto fragile cade e si rompe, non c'è modo di rimetterlo insieme. Puoi raccogliere i pezzi e tentare di incollarli, ma la maggior parte delle volte mancherà sempre qualche minuscolo frammento che non tornerà mai più al suo posto.

Io sono stata molto più fortunata.

Il mio cuore era incredibilmente fragile e si era sgretolato. Ero convinta che non avrebbe potuto aggiustarsi mai più, che le ferite erano così profonde e devastanti da non poter essere più rimarginate. Riuscivo a provare solo dolore e sofferenza, e credevo fosse giusto, che il mio organo vitale non sarebbe più stato in grado di provare altro.

Poi è arrivato Harry, che è riuscito a rimettere insieme ogni pezzo, anche le schegge più piccole. Uno dopo l'altro li ha rimessi insieme, e quel cuore in frantumi ha ricominciato a battere allo stesso ritmo del suo. Ha curato ogni ferita, ha guarito ogni cicatrice, ha riordinato i pensieri nella mia testa ed è riuscito ad interrompere quel meccanismo con cui tenevo tutti a distanza e per cui tutto ciò che c'era di positivo nella mia vita, mi sembrava sbagliato.

Adesso, invece, ogni cosa mi sembra giusta.

È giusta la mia mano nella sua mentre lo trascino per le strade di Boston, è giusto il mio sorriso che pare essersi stampato sulle mie labbra, ed è giusta la sua presenza al mio fianco.
Sento quanto sia giusto quando mi bacia, quando mi lascio andare tra le sue braccia o quando facciamo l'amore, ed è giusto il suo modo di attirarmi a sé, proprio come sta facendo ora.

Mi chiude nel suo abbraccio, mi guarda intensamente negli occhi, poi accenna un piccolo sorriso mentre io resto incantata ad osservare ogni sua espressione, la luce che ha negli occhi, così verdi e luminosi, ed una volta di più riesce a far sparire il mondo.

«Che c'è?» riesco a chiedergli in un attimo di lucidità.

La sua presa sulla mia schiena si rafforza un po' di più facendomi sentire indispensabile per lui.

«Niente, volevo solo guardarti negli occhi.» Lo dice con un tale trasporto da farmi credere che tutto sia possibile...

«E cosa vedi?» gli chiedo abbassando la voce mentre mi stringo un po' di più a lui.

«Vorrai dire cosa non vedo... Non vedo più la paura, né l'insicurezza, né il dolore e neanche i sensi di colpa. Vedo te. Vedo quanto sei cresciuta, quanto il male che ti è successo ti abbia portato, alla fine, ad apprezzare di più la vita, persino la sua mancanza...» Stringo il labbro inferiore tra i denti mentre ascolto ogni parola che pronuncia, pensando a come riesca sempre a capirmi, a vedere dentro di me più di quanto io riesca a dirgli. «... quella che sembrava dovesse distruggerti, e invece sei qui a sostenere entrambi...»

Dovrei dire qualcosa? Non ne sono sicura, l'unica cosa che so è che riesco a sentire il tocco delle sue mani anche attraverso il cappotto, riesco a sentire tutto quello che prova solo guardandolo negli occhi. Harry non mi farebbe mai del male, non volontariamente. So che posso fidarmi di lui e lasciargli il tempo di cui ha bisogno.

«Se sono diventata quello che sono, è perché ho te al mio fianco. Non sarei riuscita ad affrontare nemmeno un decimo di tutti i miei demoni se tu non fossi stato presente nella mia vita.» Provo a guardarlo nello stesso modo in cui lui sta guardando me, ma non so se sono in grado di riuscire a farlo.

«Non mi sembrava che avessi messo dello zucchero nel caffè stamattina...» mi dice quando spunta un sorriso furbo sulle sue labbra.

Sono certa che il suo sia un tentativo - ben riuscito tra l'altro - di deviare il discorso su qualcosa di più leggero, ma non mi dispiace che l'abbia fatto, altrimenti ogni mio tentativo di farlo rilassare, andrebbe vanificato.

The beginningDove le storie prendono vita. Scoprilo ora