Amo questo mix di suoni che sembrano ricreare una melodia perfetta.
Il suono del silenzio: quello che c'è nella mia testa in questo momento, seduta accanto a lui, sul sedile passeggero della sua auto, mentre è concentrato alla guida, in direzione dell'appartamento che condivido con mia sorella.
Il suono del battito del mio cuore: lento e regolare, senza sussulti improvvisi a causa di ansie o paure, a causa dei sensi di colpa, che lo portano quasi a voler uscire dalla cassa toracica quando i miei pensieri prendono il sopravvento.
Il suono della sua voce: sentirlo parlare, ridere o, come adesso, canticchiare una canzone di Michael Bublè che sta passando alla radio. E, a proposito di Bublè, devo ricordarmi di prendere il suo CD natalizio per mia sorella che ha una vera e propria fissa per lui.
È passato poco più di un mese da quando sono qui a Boston, da quando, quella sera, sono atterrata in questa città. Serata nella quale ho avuto due incontri che hanno stravolto tutto ciò che mi ero proposta. Prima Dylan numero due, con cui non sapevo, e non so tutt'ora, come rapportarmi, e poi Harry, che è diventato ormai una costante per me. Nonostante lo abbia respinto più volte, nonostante abbia tentato di imporre a me stessa la sua assenza, lui è sempre presente e non solo nei miei pensieri.
«Non ti va mai a fuoco il cervello?» La sua battuta sarcastica mi porta a voltarmi verso di lui.
Ha i capelli legati e un sorriso beffardo che non fa altro che confermare quanto riesca ad essere indisponente.
«Tu non corri di certo questo pericolo». Rispondo a tono, perché lui riesce sempre, in un modo o nell'altro, a tirar fuori la mia grinta e la mia voglia di reagire.
«Come tu non corri il pericolo di divertirti». Non ho una risposta per questo e lui lo sa, dato che continua con le sue domande. «Quand'è stata l'ultima volta che ti sei rilassata al punto da riuscire a goderti la giornata?» Il suo sguardo è sempre rivolto in avanti, verso la strada, eppure quando mi dice questo genere di cose, lo sento su di me, anche se non mi sta guardando direttamente. È come se riuscisse ad entrare direttamente nella mia anima dalla porta principale, senza neanche chiedere il permesso.
«Beh, ma ieri sera...»
«Oh, per favore Chloe...», mi interrompe, mentre cerco di accampare qualche scusa, «quello di ieri sera non era divertirsi... quello che hai fatto lo conosco molto bene e si chiama annebbiarsi la mente, ma ti assicuro che non serve a un cazzo». Ha ragione, ha pienamente ragione, ma non ho alcuna intenzione di assecondarlo.
«A proposito di ieri sera...» Riesco ad evitare di rispondere chiedendogli una cosa che mi interessa particolarmente. «C'è qualcosa che dovrei sapere?» Per un attimo ho l'impressione che il suo viso cambi espressione, sembra diventare più serio rispetto a poco fa, come se fosse indeciso se parlare o meno, ma poi, quando si ferma al semaforo, si volta a guardarmi con quel suo solito sorriso beffardo.
«Vuoi sapere se hai fatto qualcosa di sconveniente?» La malizia nel suo tono di voce è palese, ed è ovvio a cosa stia alludendo. «Tipo baciarmi?» Ha la mano sinistra sul volante, la destra sul cambio, è ancora leggermente voltato nella mia direzione e alla fine succede ancora: quella cosa per cui non riesco a smettere di guardarlo, quella stessa cosa per cui i suoi occhi diventano più intensi e profondi, nei quali vorrei perdermi fino a non ritrovarmi più.
Ma il momento viene interrotto dall'improvviso strombazzare di un clacson alle nostre spalle. Il semaforo è diventato verde e noi non ce ne siamo accorti, troppo presi da noi stessi. «Vaffanculo!» Impreca Harry. Talmente presi che non siamo nemmeno riusciti a fare una stupida battuta, ma ora che Harry ha ripreso a guidare e i suoi occhi sono di nuovo puntati in avanti, riesco a ritrovare la lucidità necessaria per tornare a volere una risposta.
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The beginning
RomantikHarry e Chloe. Lui deluso dalla vita, lei con un immenso dolore nel cuore. Lui pensa solo a divertirsi, lei cerca di ritrovare la speranza. In un susseguirsi continuo di ammissioni e negazioni, rivelazioni e trascorsi burrascosi, Harry e Chloe riusc...