30 - Forse può funzionare

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Mi lascio andare all'indietro sul letto e resto a fissare il soffitto.

Quando sono tornata a casa e ho acceso il telefono, ho immediatamente ricevuto la chiamata di Kurt. La sua intenzione era quella di voler conoscere ogni dettaglio della giornata di ieri, ma sono rimasta sul vago, chiedendogli di avere pazienza. Non sono pronta a parlarne, ho prima bisogno di metabolizzare parole e gesti che mi hanno particolarmente destabilizzata. Stranamente non ha insistito più di tanto e, in realtà, è stato strano per tutto il resto della telefonata, come se volesse dire qualcosa, ma si trattenesse dal farlo. Forse sta provando a farmi fare di testa mia, o forse sono solo troppo confusa per ragionare lucidamente e vedo cose che non esistono.

Accendo le lucine appese sopra la mia testa e mi sento già meglio, come se i miei migliori amici fossero qui con me. Non li vedrò fino a Natale, speravo che saremmo stati insieme per il giorno del Ringraziamento, ma Jordan mi ha avvisato che la partenza per Madrid è stata rimandata e potrei non tornare in tempo. Mamma non ne sarà affatto contenta.

Devo tornare al mio lavoro, la traduzione non andrà avanti da sola, quindi mi metto di nuovo alla mia scrivania, impegnandomi come posso per concentrarmi solo sulle parole scritte sui fogli davanti a me e non sulle parole che mi vorticano nella testa da ieri. Quante volte mi ha detto sei bellissima? Più di quante avrei meritato e io non ho fatto altro che restare a guardarlo. Sono davvero stupida.

A fatica, riesco poi ad indirizzare ogni mia energia al libro di poesie che devo tradurre e mi sono resa conto che è arrivata l'ora di pranzo solamente quando il suono che segnala l'arrivo di un messaggio, interrompe i miei pensieri in tedesco.

Era proprio necessario
Il biglietto di ringraziamento?

È Harry. Si riferisce al biglietto che ho scritto in sua vece per Dylan, così da ringraziarlo per la sua costante disponibilità nei suoi confronti. Abbiamo parlato un po' di lui, ieri, non molto a dire la verità, ma mi ha detto quanto Dylan sia sempre pronto ad aiutarlo, nonostante la maggior parte delle volte non riceva lo stesso comportamento da parte di Harry.

Se l'ho fatto 

È perché lo ritenevo necessario

Rispondo a tono, come mi piace fare sempre con lui, ma sono grata del fatto che non sia con me adesso, perché è in grado di distruggere tutto ciò che io costruisco e, in questo momento, sto tentando di ricostruire gli argini che mi permettono di tenermi insieme, quelli che lui ha travolto stamattina con quell'ultimo bacio, dal quale fatico ancora a riprendermi.

Ci vediamo per pranzo?

Un altro messaggio, al quale non posso che rispondere in un unico modo.

Devo finire il lavoro

Non è proprio così, ma ho bisogno di qualche ora per disintossicarmi dal potere che ha su di me.

Cena?
Andiamo dovrai pur mangiare!

Vorrei davvero dirgli di sì, ma vorrei anche potergli dire che, nonostante il mio cuore vada a mille quando si tratta di lui, c'è ancora un piccolo strato di ghiaccio che riesce a riformarsi quando è lontano, e che mi impedisce di lasciare scorrere libere le emozioni. Vorrei riuscire a confessargli tutte le mie paure e vorrei essere in grado di ricambiare quello che fa per me, ma non ci riesco. Non oggi che la sua presenza è ancora così forte nella mia testa.

Un'altra volta Harry 

Ora devo proprio andare

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