5. Pezzi rotti

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"Nice to meet you, where you been? I can show you incredible things."

Haeun

Finita.
Era l'unica cosa che riuscivo a pensare in quel momento; ero finita.

Il ragazzo dai capelli color carota e l'altro dai capelli corvini sorrisero al proprietario del locale e lui li condusse verso un tavolo formato da sette posti.
Questo significava che ci sarebbero stati tutti e sette i poliziotti della sera prima!
Anche quel Jin che mi aveva praticamente guardata per tutto il tempo, a causa della preoccupazione nei miei confronti dato il suo lavoro.

Piagnucolai tra me e me mentre continuavo a lavare con insistenza il tavolo, la testa all'ingiù per evitare che uno di loro mi riconoscesse. Ma forse era impossibile... cioè, non mi avevano praticamente vista in faccia! Indossavo la mascherina e il capello, non potevano riconoscermi.

"Signorina Dae, serva quel tavolo per favore." Sorrise il proprietario mentre mi passava accanto e io fingevo un sorriso.

Sì, avevo mentito riguardo il mio nome. Non avrei mai rivelato i miei dati personali a nessuno, mio padre conosceva troppe persone, colui che mi stava cercando poteva essere in quello stesso ristorante, a pochi centimetri da me ed io non potevo rischiare!

Quindi presi un respiro e mi sistemai la coda bassa che avevo fatto ai capelli, avvicinandomi timidamente e con il batticuore ai due che stavano animatamente parlando ai loro posti.

Quando fui abbastanza vicina entrambi alzarono lo sguardo e sorrisero; per un attimo ebbi davvero paura che avessero notato la somiglianza, ma mi stavo solo facendo un sacco di paranoie.

"Oh, sei nuova qui? Non ti ho mai vista lavorare in questo ristorante, ci veniamo sempre." Sorrise il carota ed i suoi occhi quasi scomparvero. Erano davvero belli, questo senza ombra di dubbio... ma erano dei poliziotti, ed io avevo una paura assurda di loro!

"S-sì, ho iniziato stamattina a lavorare qui." Risposi in imbarazzo io, inchinandomi educatamente e sorridendo.

Che poi, pensandoci, non avrebbero potuto riconoscermi nemmeno dai vestiti dato che portavo una divisa nera e bianca, tipica dei camerieri.

"Oh, buona permanenza allora. Sappi che noi qui siamo di casa, quindi ci vedrai ogni giorno a pranzo." Rise il corvino facendomi innervosire di più.

Avrei dovuto vederli tutti i giorni?!

"A-ah capisco. Ehm, aspettate che arrivino gli altri o possiamo ordinare?" Domandai sentendo il cuore battere ancora forte. Proprio in quel ristorante dovevo ottenere il lavoro?

"No, possiamo ordinare. Sappiamo già quello che gli altri prendono." Sorrise forse Jimin, non mi ricordavo se si chiamava così esattamente.

Abbassai subito lo sguardo sul block notes e aspettai che i due parlassero, imprecando mentalmente per la mia sfortuna!

Non potevo essere sempre così sfortunata!

"Allora prendiamo sei menù fissi e... Jungkook, Taehyung-ah voleva qualcosa di caldo per l'influenza?" Domandò al corvino mentre io scrivevo "sei menù fissi" con le mani tremanti e la fronte sudata. Stavo esagerando, tutte quelle paranoie prima o poi mi avrebbero mandato al manicomio!

||La divisa e la ribelle||Kim Taehyung||🌸Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora