-I wish that you would love me.-
Haeun
Iniziò a piovere all'improvviso. Mi era sempre piaciuto quel tempo: quando piove la mia mente finalmente si rilassa. Era una delle poche cose che riusciva a farmi sentire in questo modo, e avevo sempre sognato di poter condividere quei momenti di pioggia con qualcuno da me amato. Non mi piaceva il romanticismo, e né volevo essere considerata "romantica", ma se quando la pioggia scendeva e cadeva sul terreno rilassava la mia mente, di più l'avrebbe fatto se ci fosse stato qualcuno con me sul divano, a condividere libri o bei film.
Guardai l'orologio e sospirai sentendo il cuore aumentare di battiti. Erano le sei di pomeriggio, e presto Taehyung sarebbe stato a casa finalmente! Magari avrebbe preso un lenzuolo leggero, l'avrebbe adagiato sul divano e mi avrebbe chiesto di guardare un bel film, proprio come avevo sempre sognato! E, devo essere sincera, l'idea mi faceva diventare felice e imbarazzata. Io e lui, vicini a guardare la televisione o a raccontare di noi, anche se già l'avevamo fatto, mentre il rumore rilassante della pioggia deliziava le nostre orecchie...
Quel giorno non era tornato per il pranzo, la sera prima mi aveva preparato un po' di roba che poi io avevo messo in microonde. Ovviamente mi ero dispiaciuta, ma ero contento che non avesse perso le sue abitudini per colpa mia. Era solito pranzare insieme ai suoi colleghi, ed io non volevo essere di nessun intralcio.
Mi appoggiai sul divano e guardai il soffitto. Dae era venuto a cercarlo quella mattina, ed io gelosa avevo risposto, anche se sapevo che non avrei dovuto farlo... Insomma, magari a Taehyung dava fastidio il fatto che lei pensasse che stavamo insieme. Non era così, eppure avevo voluto che sapesse che ormai non c'era più niente da fare con lui. Le dissi semplicemente che lui non era in casa, poi mi allontanai senza voler ascoltare cosa aveva da dirgli. Avevo anche deciso che Taehyung non l'avrebbe saputo. Mi imbarazzava solo pensare che mi avrebbe chiesto perché l'avevo fatto...
Il rumore delle chiavi mi fece battere più forte il cuore e mettendomi seduta aspettai che entrasse accogliendolo con un sorriso. Il moro, che mi sembrava abbastanza stanco, cercò di ricambiarlo intanto che io mi alzavo e lo raggiungevo. Avevo cercato di rendermi presentabile, o quanto meno desiderabile. Avevo addosso uno dei top che mi aveva gentilmente regalato e un paio di pantaloncini corti. Ma, lui mi avrebbe mai guardata?
«Com'è andata la giornata?» gli chiesi mentre lui si stirava e si metteva a sedere su una sedia. La sua espressione era malinconica e stanca, ma ciò non gli impedì di sorridermi. Mi aveva guardata anche dalla testa ai piedi, ed io rossa in viso avevo semplicemente distolto lo sguardo. «Un po' pesante al dire il vero.» rispose sospirando, sbottonandosi la camicia e alzandosi per prendere una bottiglia d'acqua dal frigo, per poi versarsela in un bicchiere. L'aria era iniziata a diventare più calda tutto d'un tratto. Taehyung aveva sbottonato alla camicia quattro bottoni e potevo vedere a quella distanza gli addominali lattei bagnati dal sudore per colpa delle temperature di giugno. Sentendo la pelle andarmi in fiamme mi grattai la testa cercando di non guardarlo troppo mentre lui posava il bicchiere e si stirava ancora. «Credo andrò a fare una doccia. Si muore davvero di caldo.» disse poi sbottonandosi la cintura che teneva fermi i pantaloni e passandomi accanto. Una scia di profumo maschile avvolse le mie narici mentre lui si avvicinava alla porta del bagno e la apriva. «Nel frattempo potresti scegliere un film, ti va? Questo tempo mi fa venire voglia di stare sul divano.» sorrise mentre mi dava le spalle. Lo vidi togliersi completamente la camicia prima di chiudere la porta, e quando finalmente non poteva più vedermi mi toccai le guance. Che diamine mi stava succedendo? Sentivo una strana sensazione e la mia pelle scottava. Quel ragazzo mi procurava troppe emozioni.
Cercai di riprendermi dai pensieri poco innocenti che mia stupida mente stava creando e accesi la tv. Ero così contenta che lui fosse così simile a me, ma in quel momento c'era altro per la mia testa! Non avevo mai fatto quei pensieri per nessuno...
Dopo aver scelto il film mi misi a sedere e aspettai che finisse di lavarsi. Lo sentii canticchiare sotto la doccia e un sorriso mi spuntò in viso. Aveva una bella voce. Quando finalmente la porta si aprii mi voltai sorridendo e pronta a dirgli che film avessi scelto, quando lo vidi a petto nudo, con solo una tovaglia arrotolata alla vite e una sul collo. Imbarazzata inizia a tossire, dato che mi ero praticamente strozzata con la mia stessa saliva, e lui confuso e preoccupato si avvicinò un po'. «Tutto okay?» chiese asciugandosi la testa con la tovaglia che aveva al collo. Gocce di acqua correvano contro il suo viso e il suo petto dalla pelle arrossata. Era proprio bello. «S-sì! I-io ho scelto il film e-» dissi. Aish, che imbarazzo! Taehyung sembrò aver capito tutto, infatti lo sentii ridere mentre io cercavo di guardare tutto tranne che lui. «Ehm perfetto. Vado a vestirmi e poi lo guardiamo.» poi sentii i suoi passi allontanarsi.
Sempre più imbarazzata mi buttai sul divano e iniziai a imprecare contro me stessa. Che stupida, gli aveva fatto capire tutto! Come avrei fatto ora a guardarlo in faccia?
«Hai detto di avere diciannove anni, vero?» disse all'improvviso dietro di me. Ancora bollente mi voltai verso di lui e annuii semplicemente. Ora anche lui indossava un paio di pantaloncini neri e una maglia dello stesso colore. I capelli erano asciutti e il suo viso era dolce e bello come sempre. Taehyung sorrise aprendo uno sportello e prendendo due calici, poi fece spallucce e uscì da uno sportello una bottiglia di vino. «Un bicchiere non ti farà di certo male, e poi qui ci siamo solo io e te.» ammiccò versando il liquido rosso nei due bicchieri e posandoli poi sul tavolino di vetro posto davanti al divano. Prese posto vicino a me e sorrise non appena vide il film che avevo intenzione di guardare quella sera. «Mmh, è davvero un bel film.» il suo sorriso era gentile e sincero, mi piaceva tanto la sua compagnia. Senza dire nulla ricambiai semplicemente il sorriso, fissando i calici pieni. «Ovviamente se non ti va non devi mica per forza berlo.» aggiunse afferrando uno dei due e portandoselo in bocca. Immediatamente agitai la testa, prendendo l'altro e bevendone un sorso. Magari mi faceva bene. Taehyung sorrise posando poco dopo il bicchiere ancora pieno sul tavolo, mettendosi più comodo e schiacciando play. «Cosa ti va di mangiare per cena?» chiese mentre il film iniziava ed io avevo praticamente già bevuto tutto il vino. Vidi il moro guardarmi interessato mentre io lo rimettevo vicino al suo, rendendomi di nuovo imbarazzata. «Non saprei» risi evitando di guardarlo mentre lui continuava a fissarmi. Mi girava già la testa, come diamine era possibile? «Prenotiamo una pizza? Non ho voglia di cucinare.» sorrise, lo vidi con la coda dell'occhio. Sorridendo anch'io annuii, poi lui si concentrò sul film ed io mi rilassai un po'. Avrei voluto bere dell'altro vino, ma non ero sicura mi avrebbe lasciato farlo. Mi sentivo troppo in imbarazzo, e magari l'alcol mi avrebbe aiutato. «Stai bene?» chiese lui dopo poco. Mise pausa al film e si voltò a guardarmi curioso di nuovo. E ciò non aveva per niente migliorato la situazione. La mia testa girava ancora. «S-sì certo.» «Mmh» lo sentii avvicinarsi. Mi pulsavano anche le orecchie! «Non so, mi sembri molto imbarazzata.» sorrise, il mio cuore aumentava di battiti. «Be', forse un altro po' di vino sistemerebbe le cose.» dissi, e così facendo mi affrettai a correre verso la bottiglia e berne il contenuto. «Haeun, no! Non sei nemmeno maggiorenne, non avrei dovuto darti neanche quello.» mi raggiunse, cercando di togliermi la bottiglia di mano, ma in vano. Mi prese per i fianchi e cercò in tutti modi di strapparmela via, ma entrambi ci muovemmo troppo e la bottiglia mi cadde di mano, rompendosi per terra mentre io, perdendo l'equilibrio, facendolo perdere di conseguenza anche a lui, mi ritrovai sul pavimento, a due centimetri dalla sua faccia.
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||La divisa e la ribelle||Kim Taehyung||🌸
FanfictionCompleta✔️ Haeun ha sempre vissuto sotto l'ombra di un padre autoritario, capo di una rete criminale che impone regole ferree e una vita di restrizioni. La sua esistenza era un susseguirsi di giornate tutte uguali, scandite da doveri e aspettative c...