20. Sesto senso

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"E ho perso, ma tu eri con me. E adesso suono e mi chiedo perché."

Taehyung

"Diciannove anni. Vogliamo cercare di trovare una traccia che possa portarci a scovare chi è il mandante di tutto ciò o vogliamo ancora credere alla storiella del bel tempo che fa uscire i lupi?" Alzò la voce Hoseok quella mattina, quando tutti ci riunimmo nell'ufficio di Namjoon.

I crimini si erano fermati per il momento, da quando era stato trovato il corpo senza vita di un ragazzo di diciannove anni, ma gli animi all'interno della squadra erano forti. Ognuno aveva idee diverse e molte volte entravamo in contrasto. Hoseok, da quando avevo detto che probabilmente grazie al bel tempo i crimini erano aumentati, continuava a fare battutine e ad alzare la voce. Tutto ciò stava rendendo davvero frustrati tutti.

Jimin sospirò accavallando la gamba mentre Yoongi si grattava la testa, con in mano mille carte. Gli altri stavano semplicemente in silenzio, in attesa di una parola da parte di Yoongi.
Il suo sesto senso aveva quasi sempre azzeccato il bersaglio.

Io me ne stavo seduto lontano da tutti, perso tra i miei pensieri. Avevo lasciato a casa Haeun, e se avessi confidato ad uno di loro che tenevo a casa mia la piccola criminale che ci era scappata due volte, di sicuro, ne avrebbero fatto un dramma!
Così decisi di tenermi per me quel piccolo dettaglio, anche perché non potevo rischiare che Namjoon la portasse in caserma per interrogarla ed eventualmente riportarla da dove veniva... lei mi serviva.

"Hoseok, so benissimo che ciò che sta accadendo è opera di qualcuno... dobbiamo solo capire chi o cosa stanno cercando. Dobbiamo indagare, dobbiamo riuscire a trovare la persona collegata a tutti questi omicidi. Se il biglietto che hanno lasciato non è stato uno scherzo di cattivo gusto, allora dobbiamo scoprire chi si cela dietro tutto questo." Disse Namjoon appoggiando il mento sulla mano mentre Yoongi alzava lo sguardo sul mio. A disagio spostai gli occhi altrove, sentendo comunque il suo sguardo annoiato su di me. Mi grattai con insistenza la gamba mentre il biondo platinato si schiariva la gola.

Tutti gli sguardi si concentrano sul suo mentre io lo guardavo con la coda dell'occhio.

"Prendendo il fatto che non è stata presentata nessuna denuncia riguardo eventuali scomparse le probabilità che stiano cercando qualcuno sono minime." Disse grattandosi la fronte e facendo sbuffare Hoseok, mentre io gli rivolgevo uno sguardo di accusa che lui ignorò.

"Tuttavia" aggiunse Yoongi giocando con la matita, facendo concentrare di nuovo i nostri sguardi sul suo.

"Se questa persona è pericolosa, così come ci sta facendo credere attraverso questi tre omicidi, non ha bisogno della polizia per trovare colei che sta cercando, e quindi sta facendo a modo suo. Probabilmente sta agganciando piccolo criminali per trovare ciò che sta cercando e li uccide se non riescono a prenderla."

Hoseok annuì soddisfatto ed incrociò le braccia al petto, alzando un sopracciglio e guardandomi con fare di chi la sa lunga.

Ignorai il rossiccio che iniziava a darmi i nervi e rivolsi uno sguardo fugace a Yoongi. Per tutta risposta anche lui alzò un sopracciglio, aspettando che parlassi.

"E il ragazzo di diciannove anni? Pensate che anche lui sia stato ingaggiato per trovarla? Anche lui è un piccolo criminale?" Chiesi scettico mentre il biondo faceva spallucce, grattandosi la testa con la matita.

"Be', la possibilità c'è. Oppure... questo presunto mandante ha deciso di iniziare a colpire le persone care a colei che sta cercando per fare in modo che torni a casa."

"Non ha senso." Risposi trattenendo una risata mentre Yoongi mi guardava inclinando la testa.

"Ho anche un'altra ipotesi se vuoi saperla." Disse semplicemente lui sporgendosi più in avanti, guardandomi negli occhi mentre io alzavo un sopracciglio.

"Cioè?" Domandai curioso mentre lui faceva mezzo sorrisetto.

"Hai parlato di una ragazzina che ha tentato di rubare in un negozio alimentare." Il biondo si alzò dalla sedia e iniziò a camminare avanti ed indietro per la piccola stanza.

Hoseok mi guardò curioso mentre gli altri si limitavano solo ad ascoltare e a guardare Yoongi.

"Dove vuoi arrivare, Yoongi?" Domandai incrociando le braccia mentre lui mi faceva segno di stare zitto.

"E successivamente una ragazzina scappa dall'auto di Namjoon, dopo essere stata trovata in un vicolo." Aggiunse fermandosi davanti a me.

"Le probabilità che la persona che sta suscitando queste morti per colpa della sua scomparsa sia lei è alta."

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Haeun

"Speravo di non rivederti." Disse Lee Taeyong quando entrai nel ristorante quella mattina.

Il suo sguardo di ghiaccio si puntò sul mio mentre guardingo si grattava la testa scocciato.

"Ho bisogno di parlare con i tuoi genitori." Fu la mia risposta, scocciata dal suo comportamento. Non capivo perché ce l'avesse tanto con me, ma non avevo il tempo di chiederglielo.

Quella notte non ero tornata dai Lee, sicuramene si erano preoccupati. Stavo prendendo in seria considerazione il fatto di restare a casa di Taehyung e di chiedergli aiuto, ma prima ne volevo parlare con loro che erano stati tanto buoni con me.

"Li hai fatto preoccupare. Esattamente cosa vuoi adesso?" Domandò arrabbiato mentre io alzavo gli occhi ed incrociavo le braccia al petto.

Nello stesso istante, il campanello che informava l'entrata di nuovi clienti vacillò ed io e Taeyong guardammo entrare la squadra di polizia. Taehyung non era presente, ma non appena lo sguardo annoiato del biondo incontrò il mio mi sentii un po' spiazzata.

Inclinò la testa da un lato, poi fece segno agli altri di prendere posto e si avvicinò verso di noi.

Taeyong corse a prendere le ordinazioni dei cinque ragazzi, mentre il biondo si fermò davanti a me facendomi battere il cuore in modo irregolare.

"Posso farti una domanda?" Disse facendomi spalancare gli occhi.

||La divisa e la ribelle||Kim Taehyung||🌸Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora