34. Alcol e imbarazzi

1.3K 124 48
                                    

"You're the Earth and I'm just a moon to you. Your little star that light up your heart. You're the Earth and all I see is you."

Fissai per più di dieci minuti Taehyung, sdraiata a terra per colpa dell'alcol che avevo in corpo, e lui a reggersi sulle sue braccia sopra di me, facendo lo stesso.

Non so spiegare se fosse colpa della situazione o dell'alcol, ma le guance mi prendevano fuoco così tanto che mi dava anche fastidio. Non riuscivo nemmeno a guardarlo in faccia, infatti guardavo la sua maglia nera restando immobile sul pavimento. Lui sembrava non avere intenzione di mettersi in piedi: mi guardava ancora, con lo sguardo serio e la faccia a un centimetro dalla mia. "Ho detto di no." aprì bocca dopo minuti che sembrano ore, mettendosi in piedi e porgendomi la mano. Imbarazzata l'afferrai, sentendo ogni parte del mio corpo ardere sotto il suo sguardo curioso. "G-grazie" riuscii a dire, ma la testa mi girava ancora e la voglia di baciarlo ormai mi stava tormentando da minuti. "Devo pulire questo casino." disse allontanandosi per prendere il necessario, mentre io senza dire nulla mi sedetti sul divano di nuovo. Lo guardai mettere a posto il casino che avevo combinato: che situazione! Tutto ciò che era successo era davvero imbarazzante.

Taehyung pulì tutto, poi prese di nuovo posto vicino a me e la pelle tornò a bruciare. "Che ti salta in mente piccola Haeun? Aish, probabilmente è colpa mia." sorrise grattandosi la testa intanto che io evitavo di guardarlo troppo. Era davvero bello. "N-non potrebbe mai essere colpa tua." dissi senza pensare, guardandolo voltarsi velocemente verso di me con gli occhi grandi. "Beh, in realtà sì. Non avrei dovuto offrirti del vino, al massimo del succo di frutta." rise facendomi innervosire. Alzai gli occhi su di lui, finalmente con coraggio. Era grazie all'alcol, ovviamente, se ero riuscita a farlo. Mi guardò con un sorriso, io arrossii di nuovo. "Non sono una bambina di sedici anni! Ho diciannove anni." risposi arrabbiata, incrociando le braccia al petto. Lui rise di nuovo, spostandosi i capelli da davanti gli occhi. "Hai ragione. Non sei una bambina di sedici anni." fece spallucce, facendomi annuire ancora imbarazzata. "Ecco." dissi. "Perché sei una bambina di diciannove anni." fece un occhiolino, facendomi innervosire di nuovo. "Yah, Taehyung!" alzai la voce arrabbiata, alimentando le sue risa. "Aish, questa ha fatto male. Chiamami Taehyung Oppa e non rivolgerti in questo modo con me." fece finta di rimproverarmi, intanto che ancora più arrabbiata gonfiavo le guance. "E comunque, bambina, l'alcol non lo reggi. Guardati un po'! Ne hai bevuto solo un bicchiere e già non capisci più nulla." sorrise stirandosi. "Yah, chiamami di nuovo bambina e-" dissi, ma lui m'interruppe avvicinando bruscamente la faccia alla mia. "E? Mi prendi a colpi di peluche?" prese la mia guancia destra tra le dite, non facendo altro che aumentare la mia ira. "Smettila! Hai solo quattro anni in più di me, che vuoi che siano?" domandai cercando di mantenere il contatto visivo, ma fallendo miseramente e facendolo ridere. "Abbastanza da parlarmi in modo formale e portare rispetto." ammiccò. Se non la smetteva di mettermi in imbarazzo l'avrei appiccicato al muro! "E comunque, non riesci neanche a guardarmi in faccia per più di dieci minuti senza arrossire. Piccola bambinetta." "Yah Taehyung." dissi a denti stretti, cercando di dargli una sberla sulla testa ma lui mi afferrò i polsi, mettendosi in ginocchio sul divano e avvicinandosi pericolosamente a me. "Dovrei forse insegnarti un po' di educazione? Sono Taeyung Oppa." il suo sorriso quadrato mi colpì in pieno mentre si avvicinava sempre di più a me. "M-ma fammi il p-piacere." balbettai. Non sapevo come comportami e in più il vino che avevo bevuto mi aveva dato alla testa sul serio. L'avrei preso e l'avrei baciato sul serio ma ero troppo in imbarazzo e impaurita di una sua possibile cattiva reazione da parte sua per farlo. Eppure quel giorno mi sembrava ancora più amichevole di tutti gli altri...

Taehyung rise avvicinandosi ancora, io stavo prendendo letteralmente a fuoco. "Yah, spostati." misi pressione sulle braccia per cercare di allontanarlo, ma lui fece lo stesso e improvvisamente ci ritrovammo la faccia vicinissima. Eravamo ad un bacio di distanza ed entrambi restammo in silenzio, a fissarci, per un po'. Mi guardò negli occhi deglutendo a forza, sistemato la tra le mie gambe. Il cuore mi batteva all'impazzata, sembrava un tamburo. Un tamburo dal suono fastidioso. Facendomi aumentare di battiti si morse il labbro inferiore, fissandomi ancora quando il suono del campanello ci fece sobbalzare. "Sono arrivate le pizze." sussurrò ancora fermo nella stessa posizione, poi si mise in piedi, correndo alla porta.

Ero senza parole. Letteralmente. Se non avessero suonato al campanello saremmo rimasti in quel modo per altri minuti ancora. E poi? Che avrebbe fatto? Mi avrebbe baciata?

Sentii Taehyung ringraziare il fattorino, così mi misi a sedere e cercai di riprendermi. "Sto morendo di fame." sbadigliò posando i due cartoni sul tavolo, prendendo dal frigo una bottiglia di cola e due bicchieri dallo sportello. "Ei, mangiamo." continuò posando tutto sul tavolo. Cercando di prendere coraggio mi alzai dal divano e lo raggiunsi.

Mangiammo in silenzio. Sentivo ancora l'imbarazzo e l'alcol addosso, così tanto che ridevo senza motivo o fissavo per minuti la sua faccia, per poi voltarmi alla velocità della luce quando lui si accorgeva che lo fissavo, facendolo ridere. Era strana quella situazione.

"Buonanotte allora Haeun." disse quando salimmo al piano di sopra, davanti la porta della "mia" camera. Non riuscendo a tenermi in piedi ancora brilla gli sorrisi come un'idiota, perdendo l'equilibrio. Taehyung infatti mi afferrò un braccio per tenermi ferma, sorridendo quando i nostri sguardi s'incrociarono. "Stai attenta" sussurrò. Fu in quel momento lì che mi liberai dalla sua presa, per afferrargli il braccio e baciarlo bruscamente.

||La divisa e la ribelle||Kim Taehyung||🌸Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora