||La divisa e la ribelle||Kim Taehyung||🌸

55. Una buonanotte dolce

"You are the reason that I'm still hanging on."

Mentirei se dicessi che quella casa non mi era mancata, perché ogni singolo angolo di quelle mura, le pareti brillanti, i mobili chiari, la libreria e il proprietario, naturalmente, erano diventati una tortura nella mia testa da quando li avevo lasciati. Rientrare di nuovo lì dentro e respirare quell'aria pulita e profumata aveva aperto la via a mille ricordi che mi fecero sorridere. Quante volte mi ero fermata a pensare di voler tornare lì dentro? Ne avevo perso anche il conto. Adesso che ero di nuovo insieme a lui in quella casa splendida mi sentii scoppiare di felicità! Che lui volesse o no stare con me mi andava bene, anche se restassimo amici, perché ci tenevo troppo per lasciarlo andare via.

Taehyung chiuse la porta e posò le buste che contenevano del sushi e il mio antidolorifico sul tavolo, fissandomi con sorriso bellissimo mentre io continuavo a guardarmi attorno. Mi sentivo a mio agio con lui ormai, qualsiasi forma d'imbarazzo era diventata appena percepibile. Ovviamente ricordarmi di averlo baciato mi faceva arrossire parecchio, ma quello per me era uno dei più bei ricordi che possedevo, anche se lui non mi amava. Era chiaro che comunque ci tenesse abbastanza a me, perché altrimenti non sarebbe corso in mio aiuto.

«Ti era mancata?» chiese dietro di me con la solita voce bassa. Mi voltai verso di lui e gli riservai uno dei sorrisi più sinceri che avessi mai fatto, contagiando anche lui che facendo un passo in avanti mi guardava con un luccichio negli occhi che mi fece meravigliare. Sapevo benissimo si fosse davvero pentito di quello che avrebbe fatto se non si fosse lasciato incantare dalle mie parole sulla libertà e ne ero sicura dal primo momento in cui, guardandomi negli occhi, mi aveva spiegato che era stato costretto da circostanze più grandi di lui.

«Sì.» feci spallucce e alzai gli occhi sul soffitto volendo piangere di gioia. Forse la mia vita stava iniziando a piacermi. Avevo conosciuto delle persone meravigliose che in me avevano trovato una buona amica su cui fare riferimento, e lo stesso provavo anch'io nei loro confronti anche se i sentimenti per Taehyung erano leggermente più grandi. Anzi, lo erano davvero.

«E io?» domandò, poi fece una risatina sommessa e imbarazzata. Le sue guance si tinsero di una leggera tonalità di rosa e a disagio fece un passo indietro massaggiandosi il collo con gli occhi bassi. Pensai fosse davvero carino quando si comportava in quel modo! Molte volte dava l'impressione di una persona molto sicura di sé e matura, ma tante altra aveva quell'aria da bambino che mi faceva venire voglia di stringerlo forte tra le braccia e baciargli tutto il viso.

«Decisamente.» dissi con coraggio e lui alzò immediatamente lo sguardo sul mio fissandomi come se non credesse alle parole che aveva udito. Eppure non doveva essere strano sentirmi dire quelle cose, non dopo che lo avevo baciato prendendo anche l'iniziativa!

«D-davvero?» chiese bordeaux in faccia e questa cosa mi fece sorridere. Non ero io quella che arrossiva se lui diceva qualcosa di dolce o faceva un gesto inaspettato nei miei confronti? Aish, la situazione si stava evolvendo! Pensai allegramente e scossi la testa guardando di nuovo il tetto con un mezzo sorriso a pendermi dalle labbra.

«Sì Taehyung. Mi sei mancato tantissimo, anche quando hai detto quelle cose poco carine in negozio.» gli feci l'occhiolino fingendomi anche un po' offesa e subito avanzò verso di me preoccupato che fossi ancora arrabbiata, infatti subito dopo iniziò a balbettare e a spiegare con velocità tutto.

«S-scusa, in realtà non so perché mi sono comportato in questo modo! Perdonami davvero Haeun, io sono così in imbarazzo...» abbassò nuovamente gli occhi timido, così io mi avvicinai ancora un altro po' e risi. Taehyung mi guardò ed io unii indice e pollice per lasciargli un piccolo in segno in fronte che lui si toccò con la mano mentre mi fissava sempre più rosso.