-You are so beautiful that I'm scared.-
L'attesa era stata estenuante, più il tempo passava e più la mia ansia aumentava, eppure erano ancora passati appena quindici minuti da quando ero salita in camera mia in attesa che Taehyung finisse di parlare con mio padre e tornasse da me per spiegarmi tutto. Ero sicura che ciò che era successo a Taehyung era più grave di quanto pensassi e questo mi stava preoccupando un po'. Vederlo in quel modo aveva abbattuto le mie barriere e ancora una volta mi ero interessata più ai suoi sentimenti che ai miei. Che stupida che ero! Ma non lo odiavo io? Eppure, ad un solo suo sguardo angosciato tutta la mia rabbia era svanita... non importava più che non si fosse fatto vedere e né sentire per una settimana? Non importava più che mi avesse tradita e aveva offerto il suo aiuto solo per assicurarsi che fossi la figlia del suo capo? Non importava più che i suoi comportamenti fossero sbagliati? Eppure qualsiasi cosa facesse lui, giusta o sbagliata, per me passava in secondo piano se si presentava ridotto in quello stato. Se i suoi occhi erano così spenti io non ce la facevo a prendermela con lui, lo avrei aiutato a qualsiasi costo pur di sollevarlo.
Sospirai guardando le lancette dell'orologio. Mi chiesi di cosa stessero parlando lui e mio padre... era successo qualcosa di grave? Voleva affidargli un altro compito? Tutti i miei pensieri svanirono nello stesso momento in cui il ragazzo che mi faceva battere il cuore varcò la soglia dell'entrata della mia camera camminando lentamente e distratto. I suoi capelli erano un po' più lunghi rispetto l'ultima volta che l'avevo visto ma nonostante ciò era sempre molto bello.
Guardandomi in modo abbastanza indifferente prese la sedia della mia scrivania e l'avvicinò al mio letto, mettendosi a sedere con un'espressione di vero dolore dipinta in volto. Ma che diamine stava accadendo? Avrei tanto voluto saperlo, ma iniziai a gradi, cercando di mantenere la voce calma.
«Di cosa avete parlato tu e mio padre?» gli chiesi mettendomi più comoda. Al suono della mia voce alzò gli occhi su di me e un sospirò gli uscì di bocca. Tutta la sua tristezza stava iniziando a farmi male nonostante quello che doveva sentirsi in quel modo era lui. Che diamine stavo facendo? Per Taehyung stavo calpestando ogni cosa e non ero nemmeno sicura se ne valesse la pena o no.
«Per spiegartelo dovrei prima partire da molto prima.» rispose senza nessuna voglia di farlo puntando gli occhi altrove. Ovviamente mi dava fastidio che non riuscisse nemmeno a guardarmi, ma cercai di non badarci troppo aspettando curiosa che lui iniziasse a parlare. «Circa sei anni fa mio padre è scomparso nel nulla, lasciandomi solo un misero biglietto attaccato al frigorifero di casa.» non mi guardò, con gli occhi lucidi si fissò le scarpe mentre io, già consapevole che mi sarei ferita, lo ascoltavo in silenzio. «Non diceva nulla di dettagliato il suo messaggio, solo che voleva andarsene via per superare la morte di mia madre. Non sto a spiegarti come mi sentii, è parecchio palese che stessi male per avermi lasciato... ad ogni modo, i veri problemi sono iniziati dieci giorni dopo che lasciò casa, quando venne tuo padre a farmi visita. Mi ha spiegato che mio padre era coinvolto in alcuni affari con lui e che aveva un grosso debito che doveva essere pagato da me, solo che ero appena diciottenne e non avevo ancora i soldi per farlo, così mi ha offerto dei lavori che non potevo rifiutarmi di svolgere in attesa che il debito venisse saldato. Capisci?» mi guardò e io con gli occhi spalancati dalle cose che stava dicendo annuii sempre più sconvolta. «Sono stato costretto a vivere una doppia vita; poliziotto brillante in cerca di giustizia e un tirapiedi che doveva svolgere alcune mansioni, che per fortuna non sono mai andati contro la mia etica morale, per dimezzare l'ergastolo a cui tuo padre mi ha condannato. Ti conosco da molto più tempo di quanto tu credi, Haeun, anche se le prime volte non ti ho nemmeno riconosciuta, la lampadina si è accesa una volta che ho letto il tuo nome sullo zaino, ma questo lo sai già. Quello che non sai è che un sacco di volte ho controllato per tuo padre che non ti fermassi a parlare con gente poco raccomandabile dopo la fine delle lezioni.» perplessa lo fissai. Quindi lui mi conosceva già, non è che non mi avesse mai visto!
STAI LEGGENDO
||La divisa e la ribelle||Kim Taehyung||🌸
FanfictionCompleta✔️ Haeun ha sempre vissuto sotto l'ombra di un padre autoritario, capo di una rete criminale che impone regole ferree e una vita di restrizioni. La sua esistenza era un susseguirsi di giornate tutte uguali, scandite da doveri e aspettative c...