"Don't wanna die, but so much pain, too much crying."
Mi ritrovai di nuovo nella casa grande di Kim Taehyung, il ragazzo che m'ispirava tanta fiducia e sentimenti positivi. Non riuscivo ancora a credere di aver raccontato ad un poliziotto le mie vicende, ma lui era davvero un ragazzo speciale e diverso dagli altri: mi aveva compreso, aveva ascoltato la mia storia e mi aveva offerto il suo aiuto. In me stava davvero crescendo tanto il senso di gratitudine nei suoi confronti, e più lo guardavo più m'innamoravo di lui, del suo modo di essere, della sua bellezza, di tutto. Ma non era tutto perfetto come avrei voluto fosse... Se solo Jeonghan mi avesse dato un segnale, se solo avessi saputo che stava bene, che non gli era successo niente, tutto sarebbe stato meglio. Ma continuavo a tormentarmi, continuavo a chiedermi come stava, cosa stava succedendo in mia assenza. «C'è qualcosa che non va Haeun? » mi domandò Taehyung mentre finiva di sistemare il letto in cui avrei dormito, mettendosi dritto e facendo un sorriso. Riprendendomi dai miei pensieri feci lo stesso, alzando le spalle e guardandomi attorno. «Questa è davvero una bella camera.» feci spallucce di nuovo mentre lui si guardava attorno con le labbra incurvate e la mani sui fianchi. «Sì, questa camera è stata fatta in caso avessi avuto una figlia o un figlio, una volta sposato. Ma non credo ci sarà questo problema adesso, è tua.» sorrise ancora stirandosi mentre io, spostando il peso da un piede all'altro, gelosa come forse non lo ero mai stata di nessuno, o guardavo imbarazzata. « Ti saresti voluto sposare con Dae? » chiesi senza pensare. Il moro inclinò la testa di un lato, poi si rimise dritto e alzò le spalle. « Quando sono venuto a vivere qui insieme a lei, tre anni fa circa, i nostri sogni erano gli stessi: avere una famiglia, una bella casa, essere felici. Credevo che con lei ci avrei passato la vita intera, ma le cose cambiano, le persone cambiano e i sentimenti pure. E anche i sogni.» sorrise ancora e mi passò accanto, poi si voltò verso di me e facendomi cenno di seguirlo con la testa. « Come te la cavi in cucina? Mi dai una mano a preparare la cena?» domandò, così annuendo lo seguii di sotto. Ci sistemammo nella sua cucina bianca e lucida. Taehyung prese dal frigo alcuni ingredienti, e da quelli che aveva preso voleva di sicuro preparare del ramen, posandoli sul piano e facendo un sorriso. « Sai cosa ti dico? Tu vai a fare una doccia, il bagno è di sopra, a destra. Quando finirai troverai la cena pronta.» mi fece un occhiolino mentre tagliava della cipolla su un tagliere, per poi concentrarsi sul suo lavoro. « Ehm okay ma-» dissi imbarazzata. Non avevo molti ricambi, e tra quelli non c'era un pigiama o qualcosa del genere! « Non ti preoccupare, domani prima di andare a lavoro passerò a comprarti qualcosa e te la porterò immediatamente. Per il momento puoi indossare qualcosa di mio, la mia camera due porte prima del bagno, va e prendi ciò che ti serve.» sorrise ancora, ma rimasi ancora ferma. Ero troppo in imbarazzo e non sapevo che fare o che dire. Ero in una casa che non era la mia, comportarmi come se fossi a casa mia per me era difficile. Taehyung si accorse che ero ancora lì accanto a lui e sorridendo, voltandosi verso di me, si asciugò le mani con una tovaglia e mi passò accanto. «Non devi essere imbarazzata.» disse salendo il primo gradino che portava verso di su, mentre io lo seguivo imbarazzata. « Per me è davvero un piacere poterti aiutare, quindi da domani in poi fai come se fossi a casa tua.« continuò guidandomi verso un corridoio, aprendo poi la porta di una delle stanze a destra e accendendo la luce: la sua stanza. Una camera da letto matrimoniale mi apparse davanti, molto grande e con le pareti colore argento. Un letto era stato messo al centro della stanza bellissima, con tutti i mobili colore tortora brillante. Vidi Taehyung abbassarsi e aprire un cassetto dell'armadio e prendere un paio di pantaloncini neri e una maglia gigante dello stesso colore. In imbarazzo lo osservai mettersi in piedi e camminare verso la mia parte, sentendo la pelle diventare sempre più calda. « Purtroppo oggi posso offrirti solo questo. Non ho sorelle...» anche lui d'un tratto era diventato imbarazzato e rosso in viso e senza nemmeno guardarlo presi la roba che aveva in mano e mi allontanai di un passo. «Q-questo è già molto per me. Non ti preoccupare del resto, ho qualche ricambio nello z-zaino e-» ah, che vergogna! Taehyung sorrise grattandosi la testa e annuì con un sorriso sincero in volto. «Magnifico! Ad ogni modo, domani cercherò di procurarti tutto quello di cui hai bisogno.» aggiunse arricciando il naso in un sorrisetto carino, passandomi accanto e uscendo dalla stanza per aprirmi la porta del bagno. Lo seguii sentendomi sempre più un peso, fermandomi sulla soglia della porta mentre lui accendeva la luce della stanza. «Taehyung, davvero non devi fare tutto questo per me.» dissi e lui sorrise facendo un passo indietro. «Ti ho detto che per me è solo un piacere, Haeun. Vado a preparare la cena, fai pure con comodo.» dopo avermi fatto un occhiolino lo vidi scendere di nuovo di sotto e sparire dalla mia vista. Dopo aver sospirato mi chiusi in bagno e aprii l'acqua della sua vasca enorme. La stanza era molto agiata, e bagnoschiuma di tutti i tipi erano stati sistemati un po per tutta la superficie della vasca bianco marmo. Mentre l'acqua la riempiva e la schiuma del bagnoschiuma alla vaniglia che avevo scelto aumentava di volume, mi liberai dai vestiti che indossavo e mi immersi dentro. Chiusi gli occhi cercando di liberare la mente e rilassarmi, ma i pensieri mi uccidevano. Non sapere cosa stava accadendo a casa mia, a Jeonghan, mi stava lentamente uccidendo. Avrei voluto correre da lui, andare a casa sua e vedere se stava bene, ma avevo paura di una possibile trappola. Avevo paura di tornare in quel posto infernale per me. Più pensavo alla faccia e alla reazione di mio padre se mi avesse avuto di nuovo tra le mani e più rabbrividivo. E non c'era cosa che mi facesse più paura, se non quella di non essere libera ancora una volta. Più forte delle bombe avrei voluto gridare.
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||La divisa e la ribelle||Kim Taehyung||🌸
FanfictionCompleta✔️ Haeun ha sempre vissuto sotto l'ombra di un padre autoritario, capo di una rete criminale che impone regole ferree e una vita di restrizioni. La sua esistenza era un susseguirsi di giornate tutte uguali, scandite da doveri e aspettative c...