"Oh, could you tell me?"
Dopo aver fatto la doccia e indossato i vestiti che gentilmente Taehyung mi aveva prestato aprii la porta del bagno e sospirai. Scalza, con addosso i pantaloncini e la maglia gigante, e i capelli bagnati, mi precipitai di sotto da Taehyung. Gocce di acqua continuavano a scorrermi per il viso e una leggera freschezza mi pervadeva da dentro. Non facevo un bagno così rilassante da un sacco di tempo, e sempre più grata della gentilezza di quel ragazzo, lo raggiunsi in cucina. Lui mi dava le spalle mentre mescolava qualcosa nella pentola e un odore buonissimo stuzzicò le mie narici, facendomi rendere conto di quanta fame avessi! «Posso darti una mano?» domandai facendolo voltare. Il suo sorriso scomparve quando incontrò il mio sguardo e senza dire nulla mi fissò mettendomi in imbarazzo. La maglia gigante non permetteva di mostrare i pantaloncini che indossavo sotto e lui, quasi scottandosi toccando per sbaglio la pentola, si voltò immediatamente e agitò la testa. «Dovresti andare ad asciugarti i capelli, potresti prenderti un raffreddore anche se fa molto caldo. Vai, la cena è quasi pronta.» sorrise e dopo avermi spiegato dove si trovava il phon si concentrò di nuovo sulla cena, ma il suo viso si era leggermente arrossato. Asciugai i miei capelli velocemente, perché volevo davvero stare in sua compagnia, e quasi di corsa scesi le scale, rischiando di cadere e di farmi male! Mi precipitai in cucina, trovando la tavola già sistemata: due piatti di ramen fumanti, due bicchieri di vino e una candela accesa al centro della tavola. Sempre imbarazzata mi guardai attorno, ma lui non c'era. Andai quindi per cercarlo fuori, in veranda, quando la sua voce mi fece sobbalzare. « Finito?» mi voltai di scatto e lui sorrise, posando il telefono sul tavolo e massaggiandosi gli occhi stanco. Premurosa mi avvicinai un po' di più e lui grato fece spallucce sedendosi in una delle sedie del tavolo. «Va tutto bene?» chiesi preoccupata e lui con mezzo sorriso annuì semplicemente sospirando poco dopo. «Dae non riesce ancora ad accettarlo. Mi ha appena chiamato, stava piangendo.» mi raccontò triste. Appoggiò la faccia sulla mano e fissò distratto il piatto che ospitava la nostra cena. «Sei proprio sicuro di non amarla più?» gli domandai curiosa, sperando che la sua risposta fosse un sì. Taehyung alzò gli occhi su di me e massaggiandoseli annuì. «Si ne sono sicurissimo. Adesso mangiamo prima che si raffreddi tutto.» sorrise ancora e m'invitò a sedermi accanto a lui. Timida presi posto nella sedia riservata a me e dopo avergli sorriso afferrai le bacchette e iniziai a mangiare di gusto la mia cena. Avevo così tanta fame che finii prima di lui, e sorridendo mise una mano sulla mia testa rendendomi paonazza. Averlo incontrato era stata una vera e propria fortuna. «Allora, Haeun. Ci sono delle cose che vorrei dirti e che devi rispettare se non vuoi complicare nulla.» disse all'improvviso quando posò le bacchette sul tavolo. Curiosa lo guardai e lui sorrise appoggiando la faccia su entrambe le mani. «Se vuoi che io ti protegga devi promettermi che in mia assenza non uscirai mai di casa. Devi promettermi che non lo farai e che non mi metterai mai nelle condizioni di dovermi preoccupare.» perplessa annuii e lui sorridente inclinò la testa. «Inoltre ti chiedo di fare qualsiasi richiesta tu voglia, senza doverti preoccupare del fatto che a pagare tutto sarò io. Se hai bisogno di qualcosa in particolare ti prego di chiedermelo e lo avrai. Domani comprerò delle cose essenziali per la tua convivenza qui, ma se ci sono delle cose specifiche di cui hai bisogno chiedi pure per favore.» mise una mano sulla mia e pelle della mia faccia iniziò a scottare. Ma come facevo a chiedergli di comprarmi qualcosa? Io non volevo essere un peso nella sua vita. «Taehyung, io apprezzo davvero la tua gentilezza, giuro. Ma non voglio che tu spenda dei soldi per me. Tutto quello che stai facendo è già tanto e ti ringrazio.» gli sorrisi ma lui agitò la testa. «Lo farò con piacere, ma tu devi promettermi di dirmi tutto ciò di cui hai bisogno.» i suoi occhi trasmettevano solo sincerità, niente più. Così annuii, sorridendo, solo per farlo contento. Lui fece lo stesso, poi si alzò dalla tavola e iniziò a mettere ciò che avevamo sporcato nel lavello. « Ti do una mano» dissi prendendo il resto che era rimasto, lui si oppose ma dopo avergli detto che era il minimo per quello che stava facendo per me acconsentì. Così lavammo insieme i piatti e i bicchieri, e dopo aver finito lui sospirò asciugandosi le mani con una tovaglia. L'orologio segnava le dieci e mezza di sera, fuori era buio e calmo e per la prima volta nella mia vita, dopo essere scappata di casa, avrei dormito tranquillamente senza la paura di ritrovarmi a casa mia o morta. «Ti va un film?» chiese stirandosi le braccia, buttandosi sul divano bianco che stava davanti ad un televisore gigante piatto. Timida annuii e presi posto accanto a lui, ma non ci volle molto che caddi nelle braccia di Morfeo.
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||La divisa e la ribelle||Kim Taehyung||🌸
FanfictionCompleta✔️ Haeun ha sempre vissuto sotto l'ombra di un padre autoritario, capo di una rete criminale che impone regole ferree e una vita di restrizioni. La sua esistenza era un susseguirsi di giornate tutte uguali, scandite da doveri e aspettative c...