||La divisa e la ribelle||Kim Taehyung||🌸

22. Confidenze

"Ho bisogno di una risposta, sole che esca nella tempesta."

Il telefono squillò per la quinta volta nel giro di due minuti, ma ogni volta che rispondevo sentivo solo un assordante silenzio, poi nulla.

Iniziai a sospettare che lui avesse il mio numero, che mi avesse trovata ma era impossibile! Come poteva saperlo? Ero irriconoscibile, nessuno mi avrebbe mai riconosciuta.

Sospirai quindi appoggiandomi stanca su un muro e massaggiandomi la testa con una mano. Erano successe così tante cose in così poco tempo. Taeyong mi aveva appena licenziata dal mio lavoro part-time, dandomi il mio ultimo stipendio. Non riuscii a capire esattamente perché lo avesse fatto, gliel'aveva forse chiesto suo padre? E se fosse stato così comunque, perché? Che avevo fatto? Che avevo fatto per meritare di essere licenziata in questo modo?

"Va tutto male." Sospirai tra me e me, quando una voce mi fece sobbalzare.

"Se va tutto male a te." Rise mettendosi al mio fianco e offrendomi una liquirizia. Mi portai una mano al cuore e mi morsi il labbro inferiore, per poi afferrare la liquirizia a portamela alla bocca.

"Che fai, mi segui?" Gli domandai sedendomi su di un gradino. Lui mi imitò addentando la sua liquirizia, poi appoggiò le braccia protese sulle ginocchia e fece mezzo sorriso.

"Tks, credo di avere cose più importanti a cui pensare, piuttosto che seguire la gente." Disse.
Cercai di non fissarlo troppo, si sarebbe accorto che mi piaceva... insomma, la sua bellezza era disarmante, come poteva essere così bello?

E mentre lo pensavo ecco che mi ero bloccata a guardalo, solo la sua voce mi fece staccare lo sguardo dal suo quando disse: "ho qualcosa sul viso?"

"Nono, stavo solo pensando." Risposi imbarazzata, guardando il terreno sotto i miei piedi e alzando le spalle. Era sempre così strano parlare con lui... non mi era mai capitato che una persona che mi piaceva mi parlasse.

" A cosa esattamente? Tu mi rendi confuso. Dico sul serio... sei così, non lo so... strana? Mi chiedo come mai tu abbia mentito sul tuo nome, e perché ti abbia scelto proprio Dae." Rise spostandosi i capelli da davanti gli occhi e voltandosi verso di me.

Abbassai lo sguardo. Non sapevo se fidarmi di lui... Taehyung era un poliziotto. Avrebbe anche potuto usare il buon senso e portarmi dai miei... eppure sembrava così comprensibile.

"Non c'è un perché..." risposi senza sapere che dire. Che dovevo inventare?

"Non c'è un perché? Hai dato delle false informazioni. Cosa ti ha spinto a farlo? Da cosa ti nascondi?" Domandò.
Sentii uno strano brividi coprirmi la pelle. Cosa avrei dovuto rispondere?

"Io."
"Hai cercato di rubare in quel negozio. Non hai dove dormire, ti sei inventata un'altra identità. O sei una serial killer o scappi da qualcuno." Una risata fuori uscì dalla mia bocca e lui sorrise prendendo un altro pezzo di liquirizia.

"Bè, comunque perché non ti piace il nome che ho scelto? Cosa ha che non va?" Domandai per cercare di cambiare discorso. Taehyung alzò gli occhi sui miei e fece spallucce grattandosi la testa.

" Ti risponderò solo se risponderai alle mie domande, Haeun." Sorrise.

Per un attimo rimasi in silenzio senza dire nulla, poi sospirai stanca.

"La ragazza che è venuta a casa tua quando mi hai offerto riparo... era la tua ex ragazza?" Domandai.
Taehyung alzò le spalle per poi riabbassarle subito.

"Si, no? Chi lo sa." Rispose voltandosi di nuovo verso la strada.

"Non risponderai?" Domandai divertita da quella situazione.
"Tu mi dirai da cosa scappi?" Chiese sorridendo mentre arricciava il naso.

"Non qui." Dissi mangiando un altro po' di liquirizia. Taehyung mi guardò ancora e si portò gli occhiali da sole sulla testa.

"In effetti fa un po' caldo qui fuori. Magari facciamo un giro in auto." Disse alzandosi dal gradino e pulendosi i jeans dalla polvere.
Felice, ma ancora in dubbio, lo imitai.

Taehyung prese dalla tasca dei jeans la chiave della sua macchina e con un gesto veloce fece scattare le sicure, facendomi segno di entrare. Ancora più in imbarazzo entrai dentro e aspettai che facesse lo stesso, poi partì velocemente.

"La mia offerta di rifugio è ancora valida se vuoi. Puoi stare da me fino a quando non saprai dove andare." Disse concentrato sulla strada mentre io lo guardavo. Perché era così gentile con me?

"Non vorrei disturbare." Dissi voltandomi verso la strada a mia volta, impacciata mentre giocavo con le mie mani.

"Vivo da solo, di che ti preoccupi?" Chiese, ma abbassai lo sguardo senza dire nulla. Avrei voluto dire di sì...

"Comunque, non era questo che volevo sapere. Quindi, da cosa scappi?" Chiese di nuovo mentre girava una curva e sorrideva.

"Come mai Dae non ti piace come nome?" Domandai a mia volta facendolo ridere.

Taehyung cambiò la marcia continuando ad essere concentrato sulla strada, poi accelerò di un po' e fece spallucce.

"Ho fatto del male ad una persona che è stata abbastanza importate della mia vita. Prima mi hai chiesto se la ragazza che è entrata in casa quel giorno fosse la mia ex. La risposta è sì. Sai, ho sempre trattato con massima importanza le cose degli altri, qualsiasi cosa; che fosse una giacca, una penna, un libro, ma non sono riuscito a fare lo stesso con il cuore di Dae. Sentire il suo nome mi fa male, perché non sono stato giusto nei suoi confronti. Siamo stati insieme per quattro anni, abbiamo vissuto insieme per due, ma le cose cambiano." Concluse girando per un vicolo e continuando a guidare tranquillo. "Cosa è successo che ha cambiato tutto?" Chiesi curiosa, ma un po' gelosa allo stesso tempo. Non ne avevo nessun diritto, lo sapevo, ma non riuscivo a capire perché provassi quel sentimento.

"La vita cambia. O forse semplicemente non provavo più lo stesso. Dirglielo è stato difficile." Rispose.

Rimasi in silenzio per un po', aveva ragione. La vita cambia.

"Adesso tocca a te, quindi?" Sorrise prima che si fermasse davanti ad un posto isolato e sperduto, mentre il sole illuminava il paesaggio e sorridendo si voltava verso di me.
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Sono tornata!! Mi dispiace averci messo tanto, avevo bisogno di ispirazione. Spero vi piaccia.❤️