50. Delusione e debolezza

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-Sorry, sorry, sorry. I'm really sorry, I couldn't protect you.-

Per un po' di minuti rimasi in silenzio a guardare la faccia di Taehyung un po' sfigurata a causa delle ferite che sembravano ancora fresche. Era stato mio padre a ridurlo in quel modo? Arrabbiata, sia con mio padre e con me stessa per preoccuparmi ancora di lui, spostai la sedia dall'altra parte del tavolo, di fronte Taehyung, che mi fissava senza mai distogliere lo sguardo dal mio. Era inutile negare che la sua presenza mi stesse facendo battere il cuore. Che ci faceva a casa mia lui? Perché mi guardava in quel modo? Arrossii vedendolo posare gli occhi su ogni parte di me, ma come facevo a sentirmi in imbarazzo? Lui non meritava nessun sentimento, negativo o positivo, da parte mia.

In un silenzio ronzante mangiammo tutti quanti insieme la cena e anche se non avevo alzato gli occhi sapevo che Taehyung mi stava ancora osservando e forse non aveva nemmeno toccato cibo. La vita ce l'aveva proprio con me! Prima la persona da me amata mi offre aiuto, poi mi dice che non mi ama, poi scopro che a causa sua mio padre mi ha trovato, poi me lo fa ritrovare anche in casa! Chi mi odiava così tanto? Volevo farci quattro chiacchiere!

Quando il dolce fu servito alzai per la prima volta gli occhi, beccando come avevo già immaginato Taehyung a guardarmi. Sembrava proprio stesse trattenendo le lacrime e abbassando lo sguardo vidi che non aveva mangiato nulla, infatti quando il suo piatto fu portato via ancora pieno, mio padre si voltò verso di lui.

«Come mai non hai mangiato?» gli chiese. Taehyung ebbe bisogno di tempo per riuscire a staccare gli occhi dai miei per poter voltarsi verso mio padre. Confuso sbatté gli occhi, come se non avesse sentito una sola parola, e fece un sorriso amaro prima di abbassare lo sguardo sul piattino che ospitava la torta alle fragole, la preferita di mia madre.

«N-non ho molta fame.» la sua voce tremava un po' ed io lo fissai con tutto l'odio di cui la mia espressione era capace, ma allo stesso tempo stavo così male per lui... cosa gli stava succedendo?

«Chi ti ha ridotto in questo modo?» chiese ancora mio papà e a quelle parole sbarrai gli occhi. Se non era stato lui chi diamine gli aveva fatto tutti quei lividi sulla faccia?

Guardai Taehyung deglutire e stringere nelle mani il tovagliolo. Ero confusa. Chi poteva averlo ridotto in quel modo? Avevo così tante domande da chiedergli ma allo stesso tempo avrei preferito non parlargli mai più. Come avrei fatto a dire una sola parola di fronte i suoi occhi profondi? Sarei crollata, l'avrei perdonato di qualsiasi cosa se solo mi avesse costretta a dargli ascolto. Ero stupida.

«S-sono caduto dalle scale.» disse velocemente, spostando lo sguardo altrove. Era più che ovvio il fatto che mentisse. Ormai lo conoscevo e vedendolo evitare gli sguardi di tutti avevo capito che stesse dicendo una bugia. Quando alzò gli occhi di nuovo sui miei mi beccò a guardarlo ma io non avevo nessuna intenzione di fargli capire che non lo stessi facendo. Doveva sapere che per lui provavo rancore e per accorgersene gli bastava guardarmi negli occhi, e infatti la sua espressione rattristita me ne diede proprio la conferma. Aveva compreso tutto l'odio che provavo nei suoi confronti, ma le gambe mi tremavano se solo mi fermavo a pensare che avrebbe potuto rivolgermi la parola. Bell'odio che provavo!

«Mmh.» anche mio padre doveva essersi accorto della bugia che aveva detto, ma rimase impassibile e riprese a mangiare il dolce. Io continuavo ad osservare Taehyung, la testa inclinata e i piedi che battevano furiosamente sul pavimento. Odiavo l'espressione che aveva sulla faccia. Perché diamine mi guardava in quel modo, come se fosse dispiaciuto di tutto? Non ne aveva nessun diritto. Era tutta colpa sua, aveva tradito la mia fiducia e in più mi aveva anche spezzato il cuore. Non poteva semplicemente andarsene al diavolo una buona volta per tutte?

«Non ho voglia del dolce, posso andare a dormire?» domandai ai miei senza guardarli perché ogni volta che incontravo il loro sguardo il mio ribrezzo aumentava e non volevo che la mia espressione gli facesse capire quello che provavo perché sennò mi avrebbero costretta a restare lì.

||La divisa e la ribelle||Kim Taehyung||🌸Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora