due

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*Alec's pov*

Dopo essermi svegliato completamente ed aver bevuto una tazzona di caffè, vado in sala addestramento per cercare Izzy.

La trovo, si sta allenando con la sua frusta, sotto lo sguardo attento di diversi shadowhunter che se la stanno mangiando con gli occhi, faranno meglio a sparire.

Mi avvicino al gruppo di Nephilim.

"State sbavando guardando mia sorella?" domando accigliato.

Mi guardano diventando rossi e cercano di giustificarsi con un milione di scuse.

"Volevamo imparare ad usare la frusta." dice uno di loro, mentendo visibilmente.

"Se non volete che la usi su di voi, andate via di qui e tornate al vostro lavoro." dico sprezzante.

Senza dire un'altra parola vanno via, ma non prima di aver guardato un'ultima volta Izzy.

Mi avvicino a mia sorella che interrompe l'allenamento vedendomi arrivare.

"Fratellone, tutto bene?"

"Si, papà ti ha detto a che ora arriva lo stregone?"

"Eccomi qui!" sento una voce alle mie spalle, "gentile il capo dell'Istituto ad avermi permesso di arrivare con un portale, non avrei voluto sporcare di terra queste meravigliose scarpe."

Mi giro e rimango imbambolato da ciò che vedo.

Lo stregone ha davvero molto fascino, gli occhi scuri leggermente a mandorla sono truccati di nero, tra i capelli alzati spiccano alcune ciocche viola.

I glitter sono un po' ovunque, tra viso e capelli.

È leggermente più basso di me, la camicia colorata, ma aderente, lascia immaginare un corpo muscoloso.

"Non mi fissare troppo, potrei consumarmi." dice lo stregone ammiccando un sorriso.

"Io non ti stavo fissando." dico tornando in me e cercando di essere credibile, ma sento le guance andare a fuoco per l'imbarazzo.

Per Raziel, mi sono comportato come quei ragazzi che prima ho tanto criticato, mi sento un adolescente in piena crisi ormonale.

Ma perché la mia crisi ormonale è stata provocata dalla visione di un uomo?

Non capisco.

"Io invece ti stavo fissando, sei davvero splendido!" dice mia sorella avvicinandosi allo stregone.

"Oh grazie, fiorellino."

Sorride e le stringe la mano.

Come poteva un tipo del genere non piacere a quella stravagante di Izzy.

Noto diversi anelli sulle sue dita affusolate, mentre sulle unghie è stato applicato dello smalto nero.

Il suo aspetto è misteriosamente intrigante.

Basta Alec, cazzo.

"Oh mamma, che maleducato che sono, non mi sono nemmeno presentato, vogliate scusarmi, il mio nome e Magnus Bane miei cari." dice l'uomo facendo un mezzo inchino gesticolando scenograficamente e sorridendo.

Da quando è entrato in questa stanza, nell'aria c'è una luce diversa.

"Benvenuto." dico cercando di rimanere distaccato.

"Sapete dove posso trovare Alexander Lightwood?"

Sentire il mio nome pronunciato dalla sua voce mi provoca un brivido.

Cosa diavolo mi sta succedendo? Devo essere ancora scosso per il sogno che ho fatto.

"Sono io." dico con le mani incrociate al petto "però chiamami Alec."

Odio il mio nome di battesimo.

"Perfetto, allora andiamo Alexander." dice sorridendo e passandomi di fianco.

Al suo passaggio un forte profumo maschile mi riempie le narici, è inebriante e molto attraente.

"Alec." dico secco per sottolineare che voglio essere chiamato così.

"Alec non mi piace, quindi ti chiamerò con il tuo nome per intero, ti si addice molto, Alexander." dice sorridendo.

Alzo gli occhi al cielo e lo seguo.

Spazio autrice:
Ciao a tutti! Spero che la storia vi stia piacendo, fatemi sapere cosa ne pensate commentando e lasciando stelline! Buona giornata fiorellini! ✨

Adoro le sfide || Malec Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora