quarantatre

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*Alec's pov*

Dopo svariati minuti, Magnus si alza soddisfatto guardando attentamente i miei capelli.

"Non è fantastico, ragazze?" domanda continuando a fissarmi, facendomi leggermente imbarazzare.

"Si, Magnus, sei stato davvero bravo!" dice Clary battendo il cinque al mio ragazzo.

"Grazie biscottino."

Alzo gli occhi al cielo cercando di comunicare con lo sguardo allo stregone di sciogliere l'incantesimo, in questo momento vorrei essere un Fratello Silente per avere il dono della telepatia.

Sposto lo sguardo su Jace al mio fianco, i suoi occhi sono rossi e giurerei di aver visto una lacrima pronta ad uscire allo scoperto.

I suoi biondi capelli sono sul pavimento, quelli che sono rimasti sulla sua testa sono rasati corti, come quelli dei soldati mondani.

Credo che Clary e Izzy dovranno girare lontano da lui per un po', almeno fino a quando non riavrà il suo amato ciuffo.

Magnus si dirige verso il bagno ed io non posso fare a meno che fissarlo per tutto il tempo, la sua camminata è leggiadra ed ogni suo movimento dannatamente sensuale.

Torna da noi con un grande specchio.

"Chi per primo?" domanda alle ragazze.

"Jace." risponde mia sorella.

Magnus si inginocchia davanti a lui, reggendogli lo specchio per fargli osservare quei pochi capelli che sono rimasti sulla sua testa.

Sento un lamento e sono sicuro che fosse un grido soffocato.

Clary gli accarezza la testa sussurrandogli qualcosa nell'orecchio che non sento, ma che fa rasserenare il mio parabatai.

"Adesso è il tuo turno, fiorellino." dice il mio ragazzo girando lo specchio verso di me.

Rimango per qualche secondo incredulo a fissare la mia immagine riflessa, i capelli sono più ordinati di quanto non fossero mai stati, la cosa che mi lascia titubante sono le ciocche rosa di capelli sul ciuffo, esattamente come quelle di Magnus.

Lo guardo contrariato, chi prenderà sul serio uno shadowhunter con i capelli rosa?

Alzo gli occhi al cielo ed in quel momento sento nuovamente di avere il controllo del mio corpo.

"Siete dei pezzi di merda, lo sapete, vero?" domando alzandomi lentamente dalla scomoda posizione in cui mi sono trovato troppo a lungo.

"Zitto che ti abbiamo fatto un favore." dice Magnus avvicinandosi a me e stringendo le sue braccia intorno ai miei fianchi lasciando un dolce bacio sulle mie labbra.

"Anche questo sarebbe un favore?" domanda Jace con voce un po' più alta del normale indicando la sua testa.

"Quella è la punizione per aver gettato uno dei miei preziosi e antichi libri sul pavimento." dice Magnus con un sorriso beffardo.

Spazio autrice:
Come qualcuna di voi mi ha fatto notare nel capitolo in cui Jace buttava a terra il libro di Magnus con dentro la foto di Camille, i libri non si maltrattano! Ecco le conseguenze😂

Adoro le sfide || Malec Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora