otto

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*Magnus' pov*

Da quando il Nephilim è andato via dal mio loft non faccio altro che pensare al suo splendido visino.

Mi ha chiesto un appuntamento prima che lo facessi io, mi ha davvero stupito.

Che poi, lui lo chiede ed io devo organizzarre tutto, dove si è mai vista una cosa del genere?

"Ti è piaciuto il futuro fidanzatino di papino?" chiedo a Presidente Miao.

Il mio adorabile micetto mi guarda confuso.

"Si, lo so, è uno shadowhunter ed io uno stregone, lui è mezzo angelo ed io mezzo demone, ma in un certo senso ci completiamo."

Il gatto continua a fissarmi.

"E va bene, forse hai ragione, sto correndo un po' troppo." dico alzando gli occhi al cielo ed andando in camera da letto.

Decido di indossare un paio di pantaloni neri con dei decori viola abbastanza aderenti ed una camicia viola.

Con l'aiuto della mia magia mi trucco al meglio e spruzzo un po' di glitter qua e là.

Guardo il mio orologio da taschino e noto che mancano pochi minuti alle otto.

Fino a questo momento il tempo è volato, adesso ogni secondo sembra durare un'eternità e detto da uno stregone vissuto parecchi secoli fa quasi ridere.

Il campanello suona, con un fascio di luce blu apro la porta.

"Alexander, ben arrivato." dico avvicinandomi a lui.

È vestito esattamente come al solito, con l'unica differenza che la t-shirt nera è stata sostituita da una camicia nera.

"Ciao, Magnus."

"Sei pronto per passare la migliore serata della tua vita?" dico ammiccando un sorriso.

Lui mi sorride e poggia una mano sulla mia spalla.

"Sono pronto."

Oh piccolo Nephilim, finalmente ti sei dato una svegliata.

Sorrido e mi giro, cammino verso la cucina accentuado volontariamente i miei movimenti. Posso sentire i suoi occhi addosso.

Muovo le mani creando un grande cerchio ed un portale si apre davanti a noi.

"Andiamo, ti porto a Parigi."

Lo prendo per mano, lo sento esitare per un attimo, ma poi la stringe forte ed entra insieme a me in quel cerchio di luce che si chiude appena ci passiamo dentro.

Ci rittoviamo ai piedi della Torre Eiffel.

"Potrei decidere di non riportarti a New York e tenerti qui per un po'." dico sorridendo guardando il suo viso che entusiasta scruta il paesaggio.

"Sarebbe magnifico."

"Alexander, non ti facevo così sdolcinato."

Avrà finalmente fatto pace con la propria omosessualità?

"Ho prenotato in uno splendido ristorantino, andiamo!" dico prendendolo nuovamente per mano.

Adoro le sfide || Malec Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora