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*Magnus' pov*

Da quando siamo usciti da quella specie di palestra per shadowhunter, il ragazzo che mi fa da guida nell'Istituto non mi ha più aperto bocca.

Ha l'aspetto di un duro, ma si vede che è tanto insucuro e si capisce che ancora non ha accettato di essere gay.

Perché è palesemente gay, non mi staccava gli occhi di dosso.

So di essere magnificamente affascinante, ma di solito i ragazzi etero non mi guardano più del necessario e sopratutto non mi guardano come ha fatto lui.

Sembravo io la prima volta che ho visto Presidente Miao.

"Quindi, dimmi un po' Alexander, qual è il tuo ruolo all'Istituto?"

Ho perfettamente capito quanto gli dia fastidio essere chiamato così, ma adoro stuzzicare le persone.

"Lavoro sul campo." risponde sintetico senza voltarsi.

"Davvero affascinante." dico posando volutamente una mano sulla sua spalla.

Adoro le sfide.

Posso sentire la sua pelle fremere sotto il mio tocco.

"Iniziamo dalla mensa." dice sposandosi interrompendo il contatto.

Annuisco e lo seguo per i corridoi di questo luogo gigantesco.

Arriviamo in quella che sembra una mensa scolastica, una grande sala con diversi tavoli.

Non potrei vivere costantemente circondato da tante persone, fare tutto insieme come se fossimo al college, sai che rottura.

"Puoi iniziare a fare le tue cose magiche." dice sedendosi su una delle tante sedie.

Le mie cose magiche?

Ignoro la frase poco cortese ed inizio subito a rafforzare le barriere, accentuando volutamente i miei movimenti per essere più scenografico.

Lui sta guardando ovunque tranne che me, ma ogni tanto riesco a cogliere uno sguardo fugace.

Che bel tipetto che sei Alexander Lightwood.

"Ho finito, possiamo andare." dico adottando il suo tono.

Vuole fare il tosto con me? Gli farò vedere di cosa sono capace io.

Dopo un'oretta circa ho terminato di rafforzare tutto il perimetro dell'Istituto.

Oltre a qualche convenevole, non abbiamo scambiato molte parole.

"Ho finito, sarai tu a darmi il mio compenso?" dico riprendendo il tono ammiccante di prima con un velo di malizia volutamente pensato.

"No, puoi andare nell'ufficio di mio padre, al primo piano." dice il Nephilim che non sembra aver colto la mia frecciatina.

Ma quanto è innocente questo ragazzo?

"Va bene, ci vediamo." dico ammiccando un sorriso e porgendogli la mano.

Lui la stringe senza dire nulla, una stretta forte, la sua mano è ruvida, credo sia dovuto al duro allenamento degli shadowhunter.

Mi sembra tipo da arco.

Congedato Alexander, vado dal padre e chiedo il mio compenso e dopo averlo ricevuto torno al mio loft.

Devo assolutamente trovare il modo di ricontattare il bel moro.

Adoro le sfide || Malec Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora