quindici

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*Magnus' pov*

Dopo essere stati un po' sul divano, in silenzio, abbracciati, cercando entrambi di fare ordine nei nostri pensieri e trovare una soluzione a questa merda, mi alzo.

"Parlerò io con Maryse." dico convinto "le spiegherò cosa c'è tra di noi."

"Non servirebbe a nulla, devo essere io a parlarle."

Lo vedo così fragile, vorrei seriamente aiutarlo, vorrei prendere io tutto quel peso che adesso si porta sopra.

"Dimmi cosa posso fare, Alexander." mi avvicino, inginocchiandomi vicino al divano, al fianco delle sue gambe.

Mi posa una mano sulla guancia, guardandomi negli occhi e mi sorride.

Lentamente si sposta in avanti, lasciando un dolce bacio sulla mia guancia che mi fa rabbrividire.

Mi siedo nuovamente al suo fianco.

"Parleremo insieme." dice all'improvviso.

"Va bene, Alexander, sono con te." dico stringendo la sua mano e guardandolo negli occhi.

Lui sorride, un sorriso dolce e sincero.

In questo momento siamo cuore a cuore e capisco che in questa situazione straziante abbiamo entrambi bisogno di un raggio di sole, abbiamo bisogno l'uno dell'altro, completamente.

Mi sporgo lentamente verso di lui, le punte dei nostri nasi si sfiorano dolcemente, lui inizialmente rimane fermo, ma poi porta a termine ciò che avevo inizianto.

Sporgendosi ulteriormente in avanti fa in modo che le nostre labbra si sfiorino delicatamente, poggio una mano sulla sua guancia, accarezzandola, mentre lui fa passare il suo braccio intorno alla mia spalla, avvicinandomi ancora di più a lui, facendomi sentire completamente suo.

Sento il suo respiro affannosso ed il mio cuore andare a mille, sento una sensazione nello stomaco, le famose farfalle e mi chiedo come faccia questo ragazzo a risvegliare in un vecchio stregone come me tutte queste emozioni.

La mia lingua chiede il permesso di approfondire il bacio e lui glielo concede, socchiudendo la bocca e facendo si che le nostre lingue si incontrino, muovendosi insieme, danzando in un bacio che sembra eterno, che sembra sfuggire allo spazio e al tempo.

Posiziono un braccio dietro la sua nuca ed uno intorno al suo fianco.

All'improvviso si ferma, tirando la testa leggermente in dietro e fissandomi negli occhi ormai privi di glamour per tutte le emozioni che mi hanno posseduto.

"Sono davvero splendidi i tuoi occhi, Magnus, dovresti essere te stesso quando sono con te." dice sorridendo.

Queste parole mi colpiscono forte, i miei occhi sono il promemoria della parte demoniaca che è in me, sono il mio più grande punto debole, la mia insicurezza e sapere che lui li apprezzi così tanto mi fa sentire davvero amato.

Vorrei davvero dirglielo, fargli sapere ciò che provo per lui, ma non vorrei che credesse che non prenda tutto seriamente, essendo che ci conosciamo da così poco.

Adoro le sfide || Malec Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora