trentatre

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*Alec's pov*

Magnus mi porta in braccio fino al bagno, lasciandomi delicatamente.

"Vuoi che mi giri?" domanda dolcemente, come una madre farebbe con il figlio malato.

Annuisco arrossendo e solo dopo che Magnus si volta, inizio a spogliarmi.

Tolgo tutti i miei indumenti ed entro nella vasca piena di schiuma che fortunatamente rende impossibile vedere il mio corpo nudo.

"Adesso puoi girarti."

Magnus si volta ed un sorriso spunta sul suo volto, un sorriso che riesce a far trasparire un mix di dolcezza e malizia.

Vorrei baciarlo, vorrei trascinarlo con me in questa vasca, se non fossi troppo stanco e debole.

"Lo sai che non ho realmente bisogno che tu mi insaponi, vero?" domando con una risata dolce.

"Peccato." sussurra lo stregone con un finto broncio.

"Magnus.."

"Alexander?"

"Ti amo."

"Anche io piccolo."

Dopo aver terminato il bagno, tra varie chiacchere e coccole innocenti, essere uscito dalla vasca ed aver infilato un paio di boxer, mi torna in mente ciò che è avvenuto questa mattina all'Istituto e decido così di raccontargli tutto.

"Odio gli shadowhunter!" esclama visibilmente innervosito.

"Ma grazie." dico guardandolo male, ma capendo benissimo le sue ragioni.

"A parte te, ovviamente." sussurra lasciandomi un dolce bacio sulle labbra.

Quando sta per interrompere questo contatto, porto la mia mano dietro la sua nuca, impedendo alle sue labbra di lasciare le mie e lanciandomi con foga in un bacio appassionato, pieno di desiderio.

È come se adesso avessi ricominciato a respirare dopo ore di apnea.

Magnus sorride sulle mie labbra e posa una mano sul mio fianco ancora umido per il bagno, indosso solamente un paio di boxer, ma sono totalmente a mio agio.

La sua lingua chiede il permesso di avventurarsi in un bacio più passionale e la mia bocca glielo concede subito, facendo scontrare le nostre lingue e facendole danzare insieme, assaporando ogni istante di quei momenti, dicendoci tutto ciò che le parole non riescono ad esprimere.

Poso entrambe le mani sul suo sedere e con la poca forza che mi rimane lo sollevo da terra, prendendolo in braccio, Magnus aggancia le sue gambe ai miei fianchi e le sue braccia intorno alla mia nuca.

"Magia, Alexander?" domanda sorridendo, ripetendo la mia frase di poco fa quando la situazione era l'opposto.

"La magia del duro allenamento, scanzafatiche." dico ridendo lasciandolo lentamente, facendolo ritornare con i piedi sul pavimento.

"Andiamo a riposare, fiorellino." dice il mio ragazzo prima di prendermi per mano e portarmi nella sua camera da letto.

Mi siedo sulle morbide e profumate coperte dorate, adoro come ha arredato questa casa, ogni cosa qui sprizza gioia.

"Come faremo con il Conclave?" domando ripensando al discorso di prima.

"Domani mando qualche messaggio di fuoco ad alcuni amici, sono o non sono il Sommo Stregone di Brooklyn?!"

Si stende al mio fianco ed io poso la testa nell'incavo tra la sua testa e la sua spalla, il posto più sicuro, comodo e profumato del mondo.

In pochi minuti ci addormentiamo entrambi, abbracciati ed innamorati.

Adoro le sfide || Malec Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora