sette

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*Alec's pov*

"Vino alle nove di mattina?"

"Tu alle nove di mattina fai jogging ed io non posso bere del buon vino?" dice lo stregone alzando un sopracciglio.

Mi strappa un sorriso, è assurdo come abbia sempre la risposta pronta.

"Allora anche tu sai ridere."

"Raramente." dico stando al suo gioco "comunque in generale non bevo tanto." dico guardando il mio bicchere.

Magnus schiocca le dita ed il vino si trasforma in succo di frutta.

"Per il mio bambino." dice ridendo.

Sarà infantile, ma preferisco davvero il succo di frutta al vino.

Lo guardo storto e sorseggio la bevanda.

"Comunque sono totalmente sudato." dico guardando come sono conciato.

Ero uscito per correre, non per incontrarmi con lui.

Lui mi guarda e sorride in modo malizioso, solo a quel punto colgo il doppio senso che lo stregone ha immaginato.

Sento le guancie andarmi a fuoco per l'imbarazzo.

Con un'ulteriore schiocco di dita il mio abbigliamento cambia, adesso indosso un paio di jeans e una camicia nera, sono totalmente asciutto e profumato.

"Se vuoi con un altro schiocco posso direttamente toglierteli." dice sorridendo.

Non mi da il tempo di rispondere che si gira ed esce dalla stanza.

Rimango per qualche secondo immobilizzato nel mio imbarazzo e poi decido di seguirlo.

"È questa la vista di cui parlavi?" dico guardando fuori dalla finestra che affaccia su New York.

Lui annuisce.

Mi avvicino a lui, entrambi guardiamo fuori, uno al fianco dell'altro con le braccia che quasi si sfiorano, in completo silenzio.

"Con un portale potrei portarti ovunque tu voglia." dice quasi sussurrando.

"Sarebbe meraviglioso." dico avvicinandomi un altro po' a lui.

Le nostre braccia adesso si toccano, ma rimaniamo entrambi immobili, uno al fianco dell'altro.

"Dove vuoi andare?"

"Facciamo una cosa?" domando.

Non so nemmeno io da dove sto prendendo tutto questo spirito di iniziativa.

"Cosa, Alexander?"

"Ci vediamo questa sera alle 20 qui a casa tua e mi porti ovunque tu voglia." dico mettendomi di fronte a lui e legando nuovamente i miei occhi ai suoi.

"Alexander Lightwood, mi stai forse proponendo un appuntamento?" domanda sorridendo.

Quando diavolo è bello mentre lo fa, oh Raziel, aiutami.

"Forse." dico ammiccando a mia volta un sorriso.

"Allora mi va bene." dice poggiando una mano sul mio braccio.

Il contatto con lui mi provoca un brivido.

Come può una persona che conosco da così poco tempo riuscire a provocare in me tante emozioni?

"Allora vado, ci vediamo questa sera."

"A stasera."

Adoro le sfide || Malec Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora