venti

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*Alec's pov*

"Mi dispiace averti fatto pensare a queste cose." dico poggiando la mia testa sulla sua spalla.

"Ci penso sempre, Alexander." sussurra cingendomi con il suo braccio.

"Non puoi, come stregone, far rimanere giovane chi ami?"

"Questo va ben oltre i miei poteri fiorellino."

Rimango in silenzio, passando in esame tutti i modi esistenti per sfuggire alla morte.

"Sto per dire una cosa assurda, che non credevo mai di poter nemmeno pensare."

"Dimmi."

"E se mi facessi trasformare in un vampiro?"

Mi sembra pazzesco essere arrivato a pensare una cosa del genere, mi sembra assurdo che sia davvero pronto a rinunciare alla mia natura angelica, a diventare in parte demone, un Nascosto, per amore.

"Scordatelo." dice in tono secco.

Sono sicuro che non voglia che macchi la mia anima per lui, ma io la venderei al Diavolo se solo lo volesse.

"Facciamo una cosa, chiudiamo questo discorso, ma se tra cinque anni saremo ancora insieme, ci torneremo sopra." dico facendo incrociare i nostri sguardi.

"La mia risposta non cambierà."

"So essere testardo."

"Alexander.." sussurra.

"Non farlo Magnus, non pensare che tu non ne valga la pena."

"Veramente, volevo dire che ti amo." dice sorridendo e facendo unire le mie labbra alle sue.

All'improvviso un forte boato rompe il silenzio, proviene dalla cucina.

Afferro il mio arco e mi alzo in piedi di scatto.

Gli occhi di Magnus diventano felini, vorrei saltargli addosso per quanto sono belli, ma mi rendo conto che non è il momento più adatto.

"Cosa diavolo è stato?"

"Non ne ho idea." dice Magnus mentre si incammina verso la fonte del rumore.

"Amore mio." una voce femminile scandisce queste parole.

Magnus si immobilizza.

"Camille."

Faccio qualche altro passo per vedere la donna in questione e un brivido mi percorre la schiena.

"Camille Belcourt." sussurro con disprezzo.

È il capo del clan dei vampiri di New York, o almeno lo era, prima di infrangere gli Accordi, uccidendo e trasformando dei mondani.

"Non mi presenti il tuo nuovo amichetto da una botta e via?" dice camminando verso di noi sui suoi vertiginosi tacchi rossi.

Estraggo una freccia, mettendomi in posizione, pronto a schioccarla ad un suo solo passo falso.

"Fai un'altro passo e sei morta." dico a denti stretti.

"Uno shadowhunter, questo effettivamente mancava alla tua lunga lista." dice con una risata pungente.

"Camille, non sei la benvenuta." ribatte Magnus con tono autoritario.

"Magnus, Magnus, Magnus, amore mio. Questa in fondo era anche casa mia. Abbiamo fatto sesso in ogni angolo, i muri trasudano ancora il mio odore, ricordi?"

Adoro le sfide || Malec Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora