trentasette

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*Magnus' pov*

Dopo aver camminato per un po' a passo spedito arriviamo davanti al grande cancello dell'Istituto, mi sistemo la camicia e deciso entro con camminata sicura e la mano intrecciata a quella di Alexander.

Mi sembra sicuro di sé, molti dei suoi dubbi e delle sue paure sembrano scomparse, in lui vedo solo la voglia di lottare per ciò che gli spetta.

Il mio ragazzo apre il portone d'ingresso e ci ritroviamo nel grande atrio dell'Istituto, dopo qualche secondo gli occhi di tutti sono già su di noi, non che me ne lamenti, adoro essere al centro dell'attenzione, ma sono sicuro che Alec ne farebbe decisamente a meno.

"Tranquillo." sussurro.

Lui annuisce e, senza lasciare la mia mano, mi trascina verso una parte di questo edificio che ho visto solo di sfuggita, la sala riunioni.

"Credo che non possa proseguire oltre, fiorellino." dico mettendomi di fronte a lui e posando una mano sulla sua spalla.

"Lotterò con la forza di entrambi." dice lo shadowhunter sfiorando con la mano il ciondolo al suo collo.

Gli lascio un dolce bacio sulle labbra e lo vedo entrare nella grande stanza mentre io rimango fuori impotente.

È il mio piccolo, ma ha una grande forza e soprattutto sá quel che fa, sono sicuro che riotterrà il suo ruolo.

*Alec's pov*

"Ben arrivato, signorino Lightwood." mi accoglie in questo modo la voce fredda di Imogen al mio ingresso della sala.

"La ringrazio, signora Herondale." dico avvicinandomi ad una delle vecchie sedie ed accomodandomi su questa.

Diversi shadowhunters intorno a questo tavolo mi fissano, molti di questi non sono di NewYork, alcuni mi guardano con sospetto, altri con comprensione.

"Credo sappia perché ho richiesto a Lydia di poter parlare con lei." dico cercando di sembrare più professionale possibile.

"Si, sono a conoscenza di ogni dettaglio, niente di tutto ciò che riguarda gli Istituti mi sfugge."

"Benissimo, allora posso passare direttamente al dunque, credo che il Conclave debba rivedere la sua scelta di togliermi dal comando dell'Istituto di NewYork."

"E perché dovrebbe?" domanda Imogen accavallando le gambe.

"Perché questa scelta non può essere basata sulle mie relazioni interpersonali, credo sia sbagliato e discriminatorio." dico in tono sicuro, giocherellando con il ciondolo che mi ha regalato Magnus poco fa.

"Vuole dire a tutti noi quale sarebbe la natura di questa relazione?" domanda spostando lo sguardo su tutti i presenti.

Faccio un grande respiro.

"La mia relazione con il Sommo Stregone di Brooklyn, Magnus Bane."

Adoro le sfide || Malec Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora