sessantatre

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*Alec's pov*

I leggeri raggi di sole che entrano dalla finestra mi fanno svegliare, apro lentamente gli occhi stroppicciandomeli con forza.

Volto leggermente il viso e mi ritrovo con quello di Magnus a pochi centimetri dal mio, dorme beatamente, i suoi capelli sono disordinatamente sparsi sul cuscino e sulla sua fronte, mentre il suo respiro forte regolarizza il battito del mio cuore.

Tutto quello che è successo ieri sera è stato davvero fantastico e al solo ricordo una miriade di brividi si impossessano del mio corpo.

Siamo ancora nudi e abbracciati come se il tempo ci avesse sottratto al suo divenire per permetterci di vivere questo momento in eterno.

Anche se l'unico dei due sottratto al tempo è Magnus, mi distrugge pensare che la mia vita scorrerà, invecchieró mentre lui al mio fianco resterà eternamente giovane fino al momento in cui passerò oltre.

Per quanto la nostra relazione può essere importante, sarò solamente una parentesi nell'infinito susseguirsi di anni della vita del mio uomo.

Una lacrima mi riga il volto, so che non dovrei rovinare questo momento così dolce con i miei pensieri cupi, ma non riesco a farne a meno, non adesso che siamo quasi sposati.

"Perché piangi?" sussurra dolcemente Magnus con voce impastata dal sonno.

"Buongiorno, Mags." dico sorridendo asciugando velocemente la prova evidente dei miei pensieri poco felici.

"Buongiorno fiorellino, colazione e poi mi dici cosa succede?" domanda alzandosi a sedere, poggiando le spalle alla testiera del letto.

Annuisco cercando di sembrare più sereno possibile e cercando sopratutto di non piangere più.

Magnus schiocca le dita facendo comparire su di un piccolo tavolino, adagiato sul letto in mezzo a noi, due tazze ricolme di caffè, svariati dolci, una coppa piena di frutta fresca di ogni stagione e una rosa bianca.

Il mio ragazzo afferra la rosa, la annusa e me la porge dolcemente.

"Questa è per te, una rosa bianca per il ragazzo più puro che conosca." dice poggiando le sue labbra sulle mie.

Per quanto credessi di avere il controllo della situazione, questa sua frase non fa altro che sommarsi al turbine di emozioni che stanno tormentando il mio cuore rendendomi impossibile trattenere le lacrime.

"La colazione può aspettare, adesso voglio sapere cosa ti tormenta, fiorellino."

Prendo un ampio respiro, rempiendo a fondo i polmoni prima di svuotarli interamente, lo faccio per un paio di volte per potermi calmare al meglio.

"Penso che dovrei farmi trasformare in vampiro." sussurro con un filo di voce.

Adoro le sfide || Malec Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora