*Alec's pov*
So di non essere totalmente tornato in forze, ma non resterei mai in panchina in una missione di salvataggio del mio parabatai.
Ci ritroviamo nel grande parco immerso dall'oscuritá della notte, solo pochi lampioni sparsi qua e là illuminano il nostro cammino. Le cicale fanno da sottofondo e ogni tanto lo svolazzare d'ali di un gufo ci fa irrigidire.
Camminiamo costeggiando il lago che attraversa Central Park, uno degli igressi per la Corte Seelie si trova là dove la luna riflette sull'acqua.
"Come faremo ad oltrepassare le guardie?" domando squarciando il silenzio.
"Per quello non ci sono problemi." dice mia sorella abbasssando lo sguardo sulla punta dei suoi tacchi.
"Sei stata con un Seelie? Oh tesoruccio, mi sorpendi ogni giorno di più! Dicono che sono davvero fant-"
"Non mi sembra il momento." dico secco interrompendo Magnus prima che possa dire cose che preferirei non sapere.
Magnus ritorna improvvisamente serio stringendo forte la mia mano.
"Come si chiama?" domando a mia sorella, più tardi torneremo sull'argomento, non mi piace che mi nasconda le sue storie.
"Meliorn."
Arrivati nel punto preciso ci blocchiamo, non possiamo entrare senza essere invitati dalla regina.
Izzy estrae dal reggiseno un pezzo di carta e dalla tasca posteriore dei pantaloni una penna, scrive un messaggio di fuoco e lo passa al mio ragazzo che con uno schiocco di dita lo invia al destinatario incenerendolo.
"Sono un rappresentante del Conclave, come tale dovrebbero farmi entrare!" dico esasperato dall'attesa prendendomi i capelli tra le mani.
"L'ego da shadowhunter sta uscendo fuori, Alexander?" domanda Magnus sorridendo per smorzare la tensione accogliendomi tra le sue braccia robuste.
Mi perdo totalmente in quella stretta, annusando avidamente il suo profumo, mi abbasso leggermente in avanti per poter poggiare la testa sul suo petto e permettermi per quei pochi minuti prima del caos di essere fragile e al sicuro.
"Eccomi." esclama una voce a me sconosciuta.
Mi allontano immediatamente dal mio ragazzo sentendo un'enorme vuoto nel petto.
Fisso il ragazzo che è improvvisamente comparso al nostro fianco, ha i capelli lisci e neri lunghi fino alle spalle, i lineamenti del viso sono marcati e le orecchie sono a punta, caratteristica tipica delle fate.
"Meliorn!" esclama mia sorella abbracciandolo affettuosamente.
"Isabelle, da quanto tempo, credevo ti fossi dimenticato di me e di quanto fosse bello stare insieme." dice lasciando un leggero bacio sulle sue guance rosee.
Mi da leggermente fastidio non conoscere questa parte della vita di mia sorella, se questa fata è stata davvero così importante per lei, perché non me ne ha mai parlato?
"Non potrei mai." dice lei dando un bacio all'angolo della bocca dell'uomo lasciando poi quella stretta.
"Ma non siamo qui per questo." dico freddamente.
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Adoro le sfide || Malec
FanfictionQuando lo schivo shadowhunter Alexander Lightwood incontra, per conto dell'Istituto, lo stravagante stregone Magnus Bane, qualcosa nasce dentro di lui. Tra dubbi, incertezze e tante domande cerca di comprendere il motivo di queste emozioni. TRATTO D...