quarantotto

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*Alec's pov*

Camminiamo a lungo attraverso un bosco dove ogni cosa mi incanta, lasciandomi stupefatto.

Non credo esista luogo al mondo più magico di questo.

"È tutto bellissimo." dice Magnus in un sussurro come se avesse colto la meraviglia nel mio sguardo.

"Si, ma non facciamoci ingannare, i Seelie sono belli esteriormente e terribili interiormente." dico rimproverando mentalmente me stesso per essermi lasciato ammaliare, senza restare in guardia.

"Questo lo so, ma credo che Meliorn non metterebbe mai in pericolo tua sorella." dice accennando un sorriso, poggia la sua mano sul mio viso, lasciando una dolce e lenta carezza.

Lo guardo negli occhi accennando a mia volta un sorriso, è solo grazie a lui se riesco a mantenere il controllo in tutte le situazioni, è la mia ancora e sono davvero fortunato ad averlo con me.

"Da qui dovete proseguire da soli, dovete semplicemente seguire il sentiero." dice la fata sorridendo in segno di congedo.

Lascia un leggero bacio sulla guancia di mia sorella e con un'ultima piccola carezza sulla sua spalla, va via.

"Non siamo lontani." dice Izzy continuando a camminare.

Credo che mia sorella provi dell'affetto verso Meliorn, ma non quanto lui ne provi per lei.

Sono davvero tanti gli uomini che nel corso degli anni sono rimasti ammaliati da lei, che avrebbero dato la vita per Izzy, ma mia sorella ha camminato sopra il cuore di ognuno di loro con i suoi vertiginosi tacchi a spillo.

Non credo che per questo debba essere considerata insensibile, lei, esattamente come me, vuole selezionare la gente di cui si circonda.

Sento una forte fitta alla runa che mi lega a Jace, dalle mie labbra esce un lamento.

"Tutto bene, Alexander?"

"Dobbiamo sbrigarci." dico iniziando a correre per il sentiero, seguito da entrambi.

Gli occhi di Magnus sono felini, con le iridi di un giallo brillante e le pupille verticali, mia sorella ha fatto trasformare il suo bracciale a forma di serpente nella frusta che è realmente ed io ho afferrato saldamente il mio fidato arco, estraendo una freccia e tenendola pronta in caso mi dovesse servire.

Arriviamo in prossimità di un giardino recintato con dei muretti a secco, pieno di fiori di ogni colore e dove centinaia di farfalle volano felici.

"Vi stavo aspettando." dice la voce autoritaria e pungente di una donna.

"Vostra Maestà." dice Magnus facendo un inchino e facendoci segno con lo sguardo di fare come lui.

Decisamente contro voglia, ci inchiniamo al cospetto della regina Seelie, una donna meravigliosa come tutto ciò che la circonda, con lunghi capelli castani ed occhi verde smeraldo.

"Cosa vi spinge fino a qui?" domanda facendoci segno con la mano di ritornare in posizione eretta.

"Penso che lei abbia qualcosa, o per meglio dire, qualcuno, che non le appartiene." dico in tono calmo, ma tagliente.

Adoro le sfide || Malec Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora