trentuno

2.8K 130 42
                                    

*Magnus' pov*

"Il Conclave capirà." dice Jace a denti stretti staccando le sue braccia dal corpo del parabatai.

Rimango in silenzio, anche io credevo di volerla togliere di mezzo, ma pur avendo seicento anni ed essendo il figlio del principe di Edom non ce l'ho fatta a guardare quelle iridi così familiari e toglierle la vita, il biondo invece non aspettava altro.

Con Camille ho passato tanti bei momenti, credevo di poter essere felice con lei perché la morte non ci avrebbe mai potuti separare ed invece anche lei adesso si trova oltre questa vita.

Apro un portale e aiutando Alec a stare in piedi ci entriamo, seguiti dal biondino.

Arrivati nel mio loft, il mio ragazzo si posa debolmente sul divano.

"Hai sangue di vampiro in circolo, credo sia meglio tu rimanga qui questa notte fiorellino." dico lasciando un amorevole bacio sulla sua fronte.

"Sono sicuro che all'Istituto sapranno prendersi cura di lui." dice Jace sprezzante.

Ecco di nuovo uscire fuori da quel bel faccino la parte del Cacciatore che odio.

"Jace, rimango qui." dice Alec debolmente.

Non posso fare a meno che esultare mentalmente, anche se non mi sembra la situazione adatta per lasciarsi trasportare da queste inutili rivalità.

"Ci penso io a lui." dico facendo un occhiolino al biondo e accompagnandolo alla porta.

"Esigo di essere informato instantaneamente se ci dovesse essere qualcosa che non va." dice a denti stretti.

A farlo parlare così non sono l'arroganza e i suoi modi di fare poco cortesi, posso leggere la paura nei suoi occhi, anche se cerca di mascherarla.

"Promesso."

Quando Jace ci lascia finalmente soli, mi avvicino al mio ragazzo per dedicarmi completamente a lui.

"Ti va un bel bagno caldo?" domando accarezzando premurosamente i suoi capelli corvini.

Lui annuisce, è scosso ed estremamente debole, per di più avere sangue demoniaco in circolo per un mezzo angelo non deve essere una passeggiata.

Gli sorrido e vado a preparare la vasca da bagno, mettendoci tanti sali profumati e riempiendo, con l'aiuto della mia magia, il bagno di candele per creare un'atmosfera più rilassante.

Torno da lui e gli tendo la mano per aiutarlo ad alzarzi dal divano.

"Madame." esordisco con un improbabile accento francese.

"Monsieur." dice lui accennando un sorriso e afferrando saldamente la mia mano come fosse la sua ancora.

"I suoi bagni sono pronti." dico facendo un inchino molto scenografico.

"Era ora." dice ridendo.

"Brutto stronzetto ingrato!" esclamo ridendo a mia volta e stringendolo tra le mie braccia, sentendomi così finalmente a casa.

Adoro le sfide || Malec Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora