*Alec's pov*
Mi sento tremendamente debole, ma stare tra le braccia di Magnus mi fa sentire finalmente a casa.
Sono da sempre abituato a dover proteggere gli altri, i mondani, il mio parabatai, mia sorella, ma adesso sento finalmente di potermi concedere il lusso di poter essere protetto a mia volta.
So che Jace e Izzy darebbero la vita per salvare la mia, ma sono da sempre io quello più prudente del trio, quello che guarda le spalle a tutti.
"Vuoi che venga ad insaponarti?" domanda Magnus con un sorriso beffardo, con quello sguardo pieno di malizia che mi è tanto mancato.
Non ricordo tanto di quello che è successo da quando sono stato rapito da Camille.
Ricordo la botta alla testa, il dolore lancinante, il buio, qualche breve flash di lei che mi legava al letto e mi spogliava e poi ancora tanto dolore, la sensazione del sangue che lasciava le mie vene.
Credevo di morire.
"Magnus, sono debole per quello, non trovi?" dico con una risata, accennando al suo chiaro doppio fine.
Lo stregone sorride e mi incanto davanti a quella visione paradisiaca, è davvero splendido, mi fa stare bene.
"Troppo debole per farti insaponare?" domanda ridendo con un sopracciglio alzato.
"Troppo debole per quello che succederebbe dopo." dico accennando a mia volta un sorriso, ma con le guance che mi vanno a fuoco.
Barcollo leggermente venendo afferrato saldamente dalle sue braccia.
"Mi dispiace Alexander, dovrai contenere i tuoi istinti, perché io non ti lascio da solo nella vasca da bagno rischiando che tu ci possa svenire dentro." dice guardandomi seriamente e capisco che non si sta più divertendo a stuzzicarmi, ma che è seriamente preoccupato per me.
"Va bene." dico lasciando un leggero bacio sulle sue labbra morbide.
Chiudo gli occhi inspirando il suo profumo, la sua pelle ha un odore particolare, di un dolce pungente, che si mischia al profumo dei mille prodotti all'aroma di sandalo che utilizza.
Prima che me ne possa accorgere, Magnus si piega, fa passare una mano sotto le mie gambe ed una sotto la mia spalla e si rialza, facendomi ritrovare in braccio a lui.
Emetto un gridolino soffocato, non mi aspetavo di sentirmi improvvisamente mancare il pavimento sotto i piedi.
"Ma come fai? Sono parecchio più pesante di te!"
Faccio passare un braccio intorno alle sue spalle e con la mano libera gli scompiglio leggermente i capelli che cadono in avanti, non sono sistemati come al solito, deve essere uscito di casa all'improvviso per venire da me.
"Faccio palestra, credi forse che solo tu possa allenarti quotidianamente, mio piccolo shadowhunter?" dice ridendo senza interrompere il contatto visivo.
"Magia, vero?" domando ridendo sapendo bene che l'unico sport che fa è alzare il braccio per portarsi il calice di vino alla bocca.
"Magia fiorellino."
Spazio autrice:
Ciao ragazzi, dopo tutto quello che i nostri fiorellini hanno passato se lo metitavano un capitolo tranquillo e dolcioso e ce lo meritavamo anche noi.Vi piace?❤️
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Adoro le sfide || Malec
FanfictionQuando lo schivo shadowhunter Alexander Lightwood incontra, per conto dell'Istituto, lo stravagante stregone Magnus Bane, qualcosa nasce dentro di lui. Tra dubbi, incertezze e tante domande cerca di comprendere il motivo di queste emozioni. TRATTO D...