Adoro le sfide || Malec

undici

*Magnus' pov*

Arrivati nel salotto del mio loft lo accompagno nella mia camera da letto, io dormirò sul divano.

"Stenditi, Alexander."

"Lo sai che sei davvero sexy quando mi chiami così?" dice ridendo.

L'alcol ha totalmente abbattuto tutti i suoi veli dovuti alla timidezza.

"Io sono sempre sexy, Alexander." dico aiutandolo a stendersi e sfilandogli la maglietta.

Mi soffermo qualche secondo ad osservare il suo magnifico corpo.

Dopo essersi steso mi siedo al suo fianco.

"Dormi qui con me, amore?"

Sorrido per l'appellativo affettuoso con cui mi ha chiamato.

"Non mi approfitterò di te mentre sei ubriaco." dico ridendo "dormirò sul divano."

"Potremmo semplicemente dormire." dice guardandomi in un modo che fa trasparire totalmente il contrario.

"Non credo, Alexander."

Mi alzo e dopo avergli sistemato sopra il lenzuolo esco dalla stanza andandomi a stendere sul divano.

"Buonanotte Magnus!" sento gridare dall'altra stanza.

È totalmente ubriaco.

"Buonanotte fiorellino." dico gridando a mia volta.

Questo ragazzo mi sta facendo andare fuori di testa.

Non riesco a smettere di sorridere e ripensare alla splendida serata, allo splendido shadowhunter che in questo momento dorme nel mio letto.

Cullato da tutti queste immagini che scorrono nella mia mente, mi addomento.

*Alec's pov*

Un raggio di sole che entra dalla finestra mi fa svegliare.

Sbadiglio e mi sistemo le coperte dorate sopra.

Coperte dorate?

Dove mi trovo?

Dopo qualche secondo di confusione cerco di mettere ordine nei miei pensieri, anche se il martellante mal di testa non mi aiuta.

Mi alzo e non trovando la mia maglietta e le mie scarpe, esco da questa sconosciuta camera da letto a piedi scalzi e a petto nudo.

Dopo qualche secondo riconosco il posto in cui mi trovo: il loft di Magnus.

Arrivo in cucina e lo vedo seduto al tavolino mentre sorseggia una tazza di caffè e legge il giornale.

Indossa una specie di accappatoio di seta rosso tenuto in vita da una cinturina.

"Finalmente il bello addormentato si è destato, stavo quasi per provare a svegliarti con un bacio." dice ridendo "Caffè?" aggiunge facendo apparire un'altra tazza sul tavolo di legno.

"Si, grazie." dico confuso, sedendomi di fronte a lui.

"Ieri sera, io e te?"

"No! Assolutamente no, Alexander."

Tiro un sospiro di sollievo, non perché non mi sarebbe piaciuto, ma perché avrei almeno voluto ricordarmela la mia prima volta.

"Ho dormito sul divano." aggiunge lo stregone.

"E mi hai lasciato il tuo letto?" domando sentendomi in colpa.

"Mi hai proposto di dormire con te, ma non mi sembrava il caso." dice ridendo e sorseggiando il caffè.

Arrossisco, credo che non berrò mai più alcolici.