*Alec's pov*
Arrivato alla porta della camera di Jace, busso.
"Avanti!"
Abbasso la maniglia ed entro dentro.
"Alec, sei tornato!" dice con un sorrisetto in viso.
Il mio parabatai è davanti allo specchio e si sta sistemando i capelli.
"Dobbiamo parlare, non voglio nasconderti nulla." dico deciso sul da farsi.
"Allora ti sei deciso, fratello."
"Jace." dico fermandomi un attimo a prendere fiato e coraggio.
"Dimmi tutto, Alec." dice lasciando perdere il suo adorato ciuffo biondo e avvicinandosi a me.
"Jace, sono gay." dico tutto d'un fiato.
All'improvviso mi sento molto più leggero, come se mi fossi liberato di un macigno che portavo sulle spalle da tanto tempo.
"L'ho sempre sospettato." dice il mio parabatai ridendo e abbracciandomi "ma ci hai messo un po' per mettere in ordine le idee che offuscavano quei pochi neuroni che ti ritrovi."
Rimango spiazzato, Oh Angelo mio, lo sapeva?
Ma lo sapevano tutti tranne me?
Ricambio l'abbraccio sentendomi più libero che mai.
"Ti è passata la cotta per me?" dice allontanandosi dall'abbraccio e alzando un sopracciglio.
Rimango in silenzio e sento le guance andarmi a fuoco, ma è possibile che non riesca a nascondere nulla?
"Si." dico timidamente.
"Non per niente, ma a me piacciono le tette." dice ridendo.
Gli tiro un pugno sul braccio e alzo gli occhi al cielo.
"A me piace Magnus Bane."
"Lo stregone?" chiede sbarrando gli occhi.
Annuisco.
"Hai dormito da lui stanotte?" domanda con un sorrisetto.
"Si, ma non pensare cose strane, non è successo niente. Siamo solo usciti insieme ed io ho bevuto un po' troppo, dunque mi sono fermato da lui, ma Magnus ha dormito sul divano."
"Che gentiluomo." dice sorridendo "sono felice per te, fratello."
"Grazie, Jace, per me significa tanto. Adesso devo andare." dico dandogli una pacca sulla spalla e andando via.
Mentre cammino per i corridoi umidi dell'Istituto ricevo un messaggio di fuoco.
Lo prendo al volo, è di mia madre:
"Abbiamo trovato una moglie per te, questo matrimonio sarebbe vantaggioso per entrambe le famiglie, a pomeriggio verrò con la splendida Lydia per presentartela."
Mi si gela il sangue nelle vene, proprio adesso che sembrava andare tutto bene.
Afferro immediatamente il telefono dalla tasca dei miei jeans e mando un messaggio a Magnus:
"Ho bisogno di parlarti, ci vediamo tra venti minuti al tuo loft."
"Tutto bene, fiorellino?"
Mi esplode la testa e tutto intorno a me gira vertiginosamente.
"No, affatto. Sto arrivando."
Rimetto il telefono in tasca e corro fuori dall'Istituto.
Per Raziel.
Prendo un grande respiro, ma sento come se l'aria si bloccasse in gola, non arrivando ai polmoni.
Sto per avere un attacco di panico.
Cammino per qualche metro, ma le gambe non mi sorreggono più, chiamo Magnus, ma prima che possa rispondere la vista si annebbia e cado a terra.
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Adoro le sfide || Malec
FanfictionQuando lo schivo shadowhunter Alexander Lightwood incontra, per conto dell'Istituto, lo stravagante stregone Magnus Bane, qualcosa nasce dentro di lui. Tra dubbi, incertezze e tante domande cerca di comprendere il motivo di queste emozioni. TRATTO D...