Anche l'alba - Jaydon's POV (La notte precedente - parte 2)

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Betty guardò Jaydon e poi chiuse gli occhi. Si staccò da lui, riversandosi sul proprio lato del letto, lasciandosi cadere, quasi.

Era stato bello fare l'amore, quella notte, ma... c'era stato qualcosa di... diverso.

<<Che cosa c'è, Jay?>> gli chiese, infilandosi le mutandine. Si sollevò sulla schiena e si appoggiò allo schienale del letto. Poi accese una sigaretta.

<<Niente>> rispose lui.

Non era proprio la verità. C'era Millie e c'era ciò che avevano fatto la notte scorsa, sulla spiaggia. Soprattutto, c'era il modo in cui l'avevano fatto. Perché era stato incredibile; talmente forte e bello e intenso da fargli male, da fargli impazzire il cuore.

<<Eri... lontano, Jay. Non qui. Non con me.>>

Lui la guardò e per una frazione di secondo esitò, immobile. Lei gli scivolò addosso dolcemente, appoggiando la testa sul suo petto.
Jaydon poteva sentire il suo respiro, ora divenuto più regolare.

<<Jay?>> disse, sottovoce.
<<Sì?>> domandò lui.
<<A che cosa stai pensando?>>

E come avrebbe potuto dirle la verità, adesso? Come le avrebbe raccontato che stava pensando a Millie, sotto di lui, su quella spiaggia? A Millie che si era mossa piano e poi in fretta, regalandogli tutto, tutta l'emozione che si portava dentro? Millie che gli aveva piantato le unghie nella spalla e Betty che nell'oscurità non aveva visto il segno... perché se lo avesse visto chissà che cosa sarebbe successo, allora. Come avrebbe fatto a spiegarle che avevano fatto l'amore per tutta la notte? E che lei poi si era addormentata su di lui, proprio sul suo petto; proprio dove ora Betty si interrogava su qualcosa che sembrava lontano, impercettibile, freddo. Come avrebbe potuto?

<<Non sto pensando a niente, Betty.>>

E invece vedeva Millie che alla fine aveva tremato, la prima volta, come una foglia. E quel suo piacere incredibile aveva amplificato quello che lui stesso aveva provato. Si era sentito vivo e... pieno, completo, probabilmente, in una maniera assurda, nuova.

<<Ma invece sì, Jay. Soltanto che non vuoi parlarmene.>>

Già, non voleva. Non era mai stato bravo a mentire ed era sicuro che lei, presto o tardi, avrebbe scoperto la verità.

E la verità era che la seconda volta che lui e Millie l'avevano fatto era stata ancora più emozionante e intensa della prima. C'erano stati respiri vicini, così vicini da non potersi più distinguere. E ogni angolo dei loro corpi aveva smesso di essere un mistero per entrambi. Si erano scoperti in una maniera tanto sensuale quanto primordiale, animalesca, quasi. E non si erano fermati per un tempo che a lui era sembrato eterno, infinto e bellissimo. Avevano inseguito ciò che volevano senza limitarsi, senza risparmiarsi. Millie, verso la fine, lo aveva implorato di accelerare ancora, di non fermarsi ma anche di aspettarla. E lui l'aveva fatto. Così si erano incontrati in un posto speciale, da qualche parte oltre la notte, lontani dal resto del mondo. Erano rimasti abbracciati a guardare l'oceano e ad aspettare che i rispettivi respiri tornassero regolari. Non avevano parlato, non avevano detto nulla. Erano restati immobili nel loro abbraccio. L'odore di lei era diventato quello di lui e viceversa.

<<Devo andare, Betty.>>
<<Dove?>>
<<Lo sai, dove.>>
<<Jay, a quest'ora? È tardi.>>

Lui scosse la testa e chiuse gli occhi per un istante.

<<Resta, non andare. Resta qui per stanotte.>>

Jaydon si alzò invece, e allora Betty si allontanò  delicatamente da lui. Si coprì il seno nudo con una mano e lo guardò mentre si infilava i boxer.

<<Dimmi che mi sbaglio, Jay. Dimmi che non sei altrove.>>

E Jaydon avrebbe voluto dirglielo davvero. Sapeva che in fondo Betty non meritava di soffrire. Non lo meritava affatto, nonostante le persone, in genere, non avessero una buona opinione di lei. Lui aveva capito che oltre l'apparenza dura, anche lei nascondeva una grande fragilità, sotto pelle. Pensarci lo faceva sentire triste.

<<Ti sbagli, Betty. Ero qui. Sono qui. Ma adesso devo davvero andare.>>

Si avvicinò a lei, le diede un bacio e poi si voltò. Si infilò i jeans e la maglietta e lasciò la camera da letto, dirigendosi verso l'uscita della grande villa in cui Betty viveva insieme alla famiglia, a Orange Bay.

<<Ti amo, Jay>> gli aveva detto lei prima che lui avesse lasciato la stanza.
<<Ti amo>> le aveva risposto lui.

E nel farlo aveva rivisto Millie. Millie che si era rivestita e che poi aveva dormito per un paio di ore contro il suo torace.
Aveva rivisto anche l'alba. La prima condivisa con lei.

Una storia d'amore d'estateDove le storie prendono vita. Scoprilo ora